A Brescia, per seguire il loro leone
di Primiano Michele Schiavone
L'aspirazione del guardia destra bresciano Piero Tomasoni, per due volte sfidante al titolo europeo dei pesi massimi, a una nuova occasione continentale, doveva passare al vaglio del 25enne tedesco Juergen Blin, campione nazionale in carica e con le medesime ambizioni dell’italiano. L’ente europeo aveva deciso per una eliminatoria tra i due e il combattimento era stato fissato per il 29 settembre del 1968. Quella sera a Brescia lo spettacolo durava poco a causa della squalifica inferta a Blin, 15-6-5, nella seconda ripresa. Il 32enne Tomasoni, 33-6-5, si ritrovava contento perché passava il turno che lo proiettava verso la terza sfida al titolo Ebu, ma nel contempo esprimeva amarezza per l’esito del confronto che veniva meno allo spettacolo preannunciato alla vigilia. Le due precedenti sfide continentali di Tomasoni si erano consumate a Francoforte, in Germania, nel 1965 e nel 1967, perdendo in entrambe le occasioni ai punti dopo 15 riprese contro il tedesco Karl Mildenberger, detronizzato undici giorni prima dall’inglese Henry Cooper per squalifica nell’ottavo round.
L’altro mancino bresciano, il 28enne peso welter Giuliano Nervino, 28-7-0, tornava al successo con un fuori combattimento tecnico al sesto tempo contro il milanese Angelo Quirci, 8-4-1. Questi, 27 anni a novembre, aveva ceduto allo stesso avversario tre mesi prima per ferita nella medesima ripresa.
Il peso medio Renato Maria Romano, altro bresciano di Bedizzole, trionfava per la seconda volta contro l’udinese Mario Bacchetti, 4-25-6, quando l’arbitro fermava il confronto nella quinta sessione. Romano, 24 anni in novembre, aveva sconfitto una prima volta Bacchetti, 31 anni a dicembre, l’anno prima sulla distanza delle sei riprese.
L’ultimo pugile locale in programma, il 25enne peso gallo Ambrogio Mariani, 12-5-0, vinceva pure lui prima del limite, nella sesta sessione, di fronte al 24enne canzese Luciano Pina, 7-5-2.
Primiano Michele Schiavone
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