A Bologna, per una sfida storica
di Primiano Michele Schiavone
Nel maggio del 1961 il potentino Rocco Mazzola diventava il quarto italiano, dopo Pilotta, Merlo e Musina, ad aver conquistato il titolo italiano dei pesi massimi dopo aver detenuto il titolo dei pesi mediomassimi. Il 2 ottobre dello stesso anno a Bologna metteva in gioco la sua seconda cintura tricolore contro il 33enne locale Franco Cavicchi, titolare nazionale dei pesi massimi nel 1954 e vincitore della corona europea di quella categoria nell’anno seguente. Il bolognese aveva debuttato al professionismo nell’ottobre del 1952 dopo aver trionfato agli assoluti di Trieste, sempre nella massima divisione di peso. Il lucano, vittorioso agli assoluti di Grosseto nel 1954 nei mediomassimi, aveva iniziato la boxe a torso nudo nel dicembre del 1955 e aveva raggiunto il trono italiano dei pesi mediomassimi nello stesso mese di due anni dopo a Milano, spodestando il romano Alessandro D’Ottavio contro il quale aveva perduto sette mesi prima a Roma nel primo tentativo, e nei cui confronti lo aveva mantenuto a Saint Vincent nel giugno del 1958, prima di cederlo al toscano Domenico Baccheschi sul ring di Civitavecchia nel settembre successivo. Nel 1959, ancora tra i mediomassimi, disputava senza successo il campionato europeo in Germania contro il tedesco Erich Schoppner e il titolo italiano contro il bresciano Santo Amonti nella capitale. Nel maggio del 1961, come detto, sedeva sulla scranno italiano dei pesi massimi rimuovendo a Padova il locale Federico Friso. Nella difesa combattuta nel capoluogo emiliano Mazzola, 26-10-3, a diciotto giorni dal suo 28mo compleanno, conservava la fascia tricolore con verdetto ai punti deciso dopo 12 riprese, lasciando a Cavicchi, 65-12-4, la porta aperta per una nuova occasione.
Muoveva i primi passi come professionista il 23enne superwelter Nino Benvenuti, 11-0-0, che si sbarazzava nel terzo tempo del welter francese Retmia Mahrez dal record approssimativo.
Si esibiva per l’ottava volta su un quadrato italiano il 25enne medio argentino Juan Carlos Duran, 19-2-1, e superava ai punti sulle 8 riprese il coetaneo fidentino Gianni Lommi, 16-7-4, che tre mesi prima aveva pareggiato con Bruno Fortilli per il titolo nazionale dei pesi medi.
Il 24enne welter predappiese di nascita Alfredo Parmeggiani, 10-0-0, sconfiggeva ai punti dopo 6 sessioni il 25enne pesarese Guglielmo Bacchiani, 17-7-2.
Sulla stessa distanza si affermava il 21enne superwelter salernitano Ciro Cipriano, 2-0-0, a spese del 22enne parmense Franco Ferraguti, 0-4-0.
Primiano Michele Schiavone
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