A Pavia, per la seconda aspirazione di uno sfidante locale
di Primiano Michele Schiavone
Il 3 ottobre del 1969 il pavese Giovanni Biancardi tornava a combattere di fronte ai suoi concittadini, per la seconda volta in un confronto valevole per il titolo italiano dei pesi mediomassimi, dopo il fallito tentativo consumato dolorosamente un anno prima al cospetto dell’allora titolare Vittorio Saraudi. Il locale, guardia destra dotato di discreta potenza, aveva lasciato la maglietta dilettantistica dopo aver vinto il campionato nazionale nel 1962 a Modena, nella categoria dei pesi medi. Nel giugno di quell’anno debuttava a torso nudo e infilava un ragguardevole numero di risultati positivi che lo proiettavano in ambito nazionale con la qualifica di sfidante alla cintura tricolore. Dopo la vana occasione di cingere quella fascia nell’ottobre del 1968, Biancardi aspettava la circostanza che il titolo divenisse vacante per cimentarsi nuovamente in quella competizione. Tale opportunità si ripresentava avendo come oppositore il 32enne veneziano Guerrino Scattolin, suo avversario tre anni prima a Pavia in una semifinale al titolo italiano vinta con verdetto ai punti in 10 riprese. Il cosfidante veneto, professionista dal novembre del 1960, benché sconfitto una prima volta dal pavese, vantava grandi doti di combattente che non davano come scontato l’esito della nuova partita da giocare. Aveva per due volte tentato di scalzare dal ruolo nazionale il toscano Piero Del Papa, diventato poi campione d’Europa. Nella sfida valevole per il vacante titolo italiano dei pesi mediomassimi il 30enne Biancardi, 29-1-0, si avvantaggiava ancora una volta nei confronti di Scattolin, 20-11-3, e, al termine delle 12 riprese, veniva dichiarato vincitore e nuovo campione nazionale.
Il welter ghanese Eddie Blay, 17-1-0, a un mese dal suo 32mo compleanno aggiungeva un’altra affermazione prima del limite a spese del 29enne cremasco Carlo Sambusiti, 11-16-1, con un fuori combattimento tecnico dichiarato dall’arbitro nella quinta frazione.
Il 28enne leggero calabrese d’adozione pavese Giuseppe Amante, 15-22-5-1 NC, sconfiggeva ai punti in otto tempi il 30enne laziale Salvatore Gennatiempo, 13-33-11.
Il 22enne piuma nigeriano con licenza italiana Paul Ikumapayi, 4-5-2, faceva suo il verdetto ai punti dopo 6 riprese combattute con il 30enne lombardo Umberto Maggi, 7-15-7. I due pugili si erano affrontati già due volte con risultati opposti: una vittoria dell’italiano per squalifica e una dell’africano con decisione ai punti.
Primiano Michele Schiavone
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