A Roma, per una riunione internazionale senza titoli
di Primiano Michele Schiavone
La riunione capitolina dell’8 ottobre 1963, improntata su sette combattimenti, vedeva la presenza di due sardi nel ruolo di coprotagonisti per il match clou. Si dividevano tale partecipazione, sulla distanza delle 10 riprese, il 30enne mosca Salvatore Burruni, campione continentale in carica, e il welter Fortunato Manca, 29 anni in dicembre. Entrambi concludevano la fatica nel corso della sesta ripresa. L’algherese Burruni, 54-3-1, vinceva contro il modesto britannico Mick Hussey, 7-7-0, mentre il cagliaritano Manca, 60-4-3, superava lo spagnolo Jose Navarro Paredes, 21-13-3, due volte sfidante al titolo nazionale dei pesi welter.
Nella stessa divisione di peso il 27enne welter romano Giacomo Putti, 28-2-2, chiudeva amaramente la carriera a torso nudo quando veniva fermato dall’arbitro nella sesta frazione dinanzi al brasiliano Jaconias Amorim, 18-11-7, al debutto sul ring italiano. Patti aveva iniziato il professionismo nel novembre del 1955, anno in cui aveva vinto la fascia tricolore dei dilettanti a Napoli.
Ancora nei welter il 25enne ceccanese Domenico Tiberia, 25-2-2, batteva ai punti sulle otto riprese il procidano di nascita Luigi Furio, 27-13-1, a due mesi dal 30mo compleanno.
Il 30enne livornese Franco Brondi, 24-3-0, tornava a combattere dopo il fallito tentativo di conquistare il titolo italiano dei pesi leggeri contro Mario Vecchiatto, e sconfiggeva ai punti dopo otto tempi il brasiliano Antonio Fernandes de Jesus, 15-7-11.
Il 26enne piuma piombinese Giancarlo Casti, 15-2-4, trionfava nella quarta ripresa quando il brasiliano Jose Caetano dos Santos, 3-5-3, veniva fermato a causa di una ferita.
Il peso medio Francesco Torrisi, 2-2-1, s’imponeva al 28enne toscano Gianfranco Bartaloni, 7-16-6, con verdetto ai punti deciso al termine delle sei riprese. Torrisi, 26 anni in dicembre, viveva a Roma proveniente da Catania.
Primiano Michele Schiavone
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