A Roma, per una sfida al titolo italiano
di Primiano Michele Schiavone
Il romano di origine campana Nicola Cirelli, professionista dal gennaio del 1978, in venti mesi si guadagnava la qualifica di sfidante al titolo italiano dei pesi medi. Il 12 ottobre del 1979, a Roma, il 23enne Cirelli si trovava al cospetto del campione in carica, il guardia destra lombardo di provenienza puglise Matteo Salvemini. Questi, a due mesi dal 26mo compleanno, aveva iniziato la carriera a torso nudo l’anno prima allo sfidante, nel febbraio del 1977, e in diciannove mesi aveva conquistato il vacante titolo italiano contro il cremonese Trento Facciocchi, squalificato nella settima ripresa a Milano. Aveva poi difeso il primato nazionale nel maggio del 1978 a Rieti, superando ai punti l’invitto romano Franco Felicioni. La sfida romana si presentava molto stimolante. Entrambi i pugili avevano il record immacolato, anche se il campione poteva vantare sei combattimenti in più dello sfidante. Il confronto confermava le attese della vigilia e l’agonismo dei due pugili accresceva l’interesse degli spettatori ripresa dopo ripresa. La svolta nell’undicesimo e penultimo tempo, con un meno affaticato Salvemini, 18-0-0, che s’imponeva al bravo Cirelli, 11-1-0, per fuori combattimento tecnico.
L’eliminatoria al titolo italiano dei pesi mediomassimi si concludeva a favore del 27enne faentino Cristiano Cavina, 17-10-3-1 NC, che nella decima e ultima sessione sconfiggeva il 28enne imbattuto roccapriorese Lino Lemma, 12-1-1, a causa di una ferita.
Tornava sul ring dopo aver perduto la cintura mondiale Wbc superwelter il 26enne milanese abruzzese di nascita Rocky Mattioli, 43-5-2, che piegava nella quinta frazione l’americano Leon McCullum, 8-16-1.
Un confronto tra stranieri vedeva di fronte il camerunense con licenza tedesca Louis Pergaud e l’invitto lussemburghese Fred Serres. Al limite dei pesi mediomassimi il 29enne mancino Pergaud, 16-1-0, travolgeva il 27enne Serres, 8-1-0, nel corso del secondo tempo.
L’imbattuto 23enne peso medio sondriese Giorgio Giana, 9-1-0, si faceva soprendere nella seconda ripresa dal 24enne ghanese Ray Opoku, 3-5-0, e perdeva per la prima volta da professionista. Il guardia destra lombardo era stato da dilettante campione italiano nella categoria superwelter nel 1975 a Cagliari.
Debuttava con successo a torno nudo il 22enne superleggero romano Bruno Gubala, 1-0-0, che prevaleva sulla distanza delle 4 riprese nei confronti del 29enne sassarese Giovanni Mannu, 3-13-2.
Primiano Michele Schiavone
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