A Milano, per una rivincita rovente
di Primiano Michele Schiavone
Il capoluogo lombardo la sera del 19 ottobre 1962 diventava sede della riunione di pugilato imperniata sul campionato italiano dei pesi medi, organizzato sotto forma di rivincita. La sfida titolata si presentava incandescente per via della soluzione ricavata sei mesi prima durante il confronto tra il ligure Bruno Fortilli e l’emiliano Remo Carati. Nell’aprile del 1962 a Bologna il genovese aveva dovuto lasciare la cintura tricolore allo sfidante locale a causa di ferite che avevano imposto lo stop al combattimento nella sesta ripresa. Lo sconfitto reclamava la responsabilità del suo avversario che, a suo dire, gli aveva procurato le ferite non con i pugni ma con l’uso irregolare della testa. Fortilli, professionista dall’aprile del 1957, dopo una degna carriera dilettantistica culminata nella vittoria agli assoluti dell’anno precedente a Parma, nella categoria dei pesi medi, aveva conquistato il titolo nazionale professionisti nel giugno del 1960 a spese del laziale Franco Scisciani. Lo aveva poi mantenuto con il toscano Renato Bianchini, pareggiando, con il marchigiano Geppino Gentiletti, vincendo, e con l’emiliano Gianni Lommi, per risultato nullo. Nella citata difesa con l’altro emiliano Remo Carati aveva dovuto cederlo a causa di ferite. Il 30enne Carati, in attività a torso nudo dall’agosto del 1955, aveva combattuto una prima volta per il campionato italiano dei pesi medi, perdendo ai punti contro il civitavecchiese Franco Sciciani, allora campione in carica. Tornava a competere per il primato nazionale nell’aprile del 1962, come ricordato prima, e lo faceva suo ai danni di Fortilli. Lo metteva in gioco una volta contro l’aostano Paolo Cottino e lo manteneva in cinque tempi a causa delle ferite riportate dal suo sfidante. Nel combattimento di Milano il campione Carati metteva tutto il suo impeto per contrastare il pugilato del 29enne Fortilli. Infatti, già nella prima frazione subiva un richiamo ufficiale per uso improprio della testa che aveva causato una ferita al genovese. Nella seconda ripresa una nuova ferita ai danni di Fortilli, procurata sempre dall’uso della testa di Carati, induceva l’arbitro a interrompere il combattimento, emettere un secondo richiamo ufficiale a carico del bolognese e squalificarlo. Fortilli, 20-6-3, si riprendeva il ‘maltolto’ ma decideva di lasciare il pugilato. Con quella sconfitta Carati, 28-15-7, chiudeva definitivamente ogni possibilità di combattere nuovamente per il campionato italiano.
Il 24enne imbattuto pisano Piero Del Papa, 15-0-2, affinava le armi in vista della sfida per il vacante titolo nazionale dei pesi mediomassimi, e lo faceva con il francese Gilles Dieude, 3-5-0, sul quale s’imponeva nella sesta tornata a causa di una ferita.
Per la categoria dei pesi welter il 22enne fiorentino Luciano Piazza, 7-1-0, sgominava nel sesto tempo il 29enne Charley Douglas, 26-26-5, statunitense residente in Italia da diversi anni, alla sua ultima apparizione sul ring.
Nella stessa divisione di peso il veneziano Franco Simion, 6-2-1, vinceva contro il marchigiano Enzo Rozzi, 12-3-3, dopo sei riprese.
Ancora nei welter l’emiliano Adriano Baschieri, 1-0-0, debuttava al professionismo con successo quando il veneto Gianmaria Chiavegato, 1-1-0, veniva fermato dall’arbitro nella sesta sessione a causa di una ferita.
Primiano Michele Schiavone
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