A Milano, per un tricolore tra pesi massimi
di Primiano Michele Schiavone
Il nuovo campione italiano dei pesi massimi Lorenzo Zanon veniva impegnato nella prima difesa del titolo contro il maturo Dante Canè, 35enne bolognese che aveva conquistato tre volte la cintura tricolore. Il 24enne lombardo aveva vinto il titolo nazionale, lasciato vacante proprio dall’emiliano per la sfida al campionato europeo, superando in maggio a Milano l’altro veterano della categoria, il trevigiano Bepi Ros. Nonostante l’importante successo conseguito nella sfida tricolore, contestata apertamente dallo sconfitto, il giovane campione, professionista dal 1uglio del 1973, nella difesa del titolo con l’irriducibile Canè, sulla breccia dal dicembre del 1964, dimostrava di non essere ancora pronto per gli scontri sostenuti a tutta prova. Infatti Zanon, 14-1-1, era costretto a capitolare nell’ottava ripresa, permettendo a Canè, 38-12-5, di diventare per la quarta volta titolare italiano dei pesi massimi.
Tornava sul ring milanese il 22enne superwelter australiano di origine italiana Rocky Mattioli, reduce dalla sconfitta ai punti riportata il mese precedente a Melbourne, Australia, contro il qualificato americano Harold Weston. L’abruzzese di nascita aveva combattuto due volte nel capoluogo lombardo ottenendo due successi. Al rientro Mattioli, 38-4-1, si trovava di fronte il 32enne danese Joergen Hansen, 39-8-0, già sfidante europeo welter e mondiale Wbc superleggeri, e vinceva per fuori combattimento tecnico nella settima tornata.
Tra i superpiuma il 26enne lombardo Renzo Battistelli, 18-20-5, pareggiava sulle 6 riprese con il 27enne laziale Carlo Frassinetti, 8-11-3.
Nella stessa divisione di peso il 22enne lombardo di origine siciliana Aristide Pizzo, 6-1-0, s’imponeva in sei tempi nei confronti dello smaliziato Abu Arrow, 7-77-7, 30enne della Costa d’Avorio residente in Italia.
Il 23enne peso piuma siciliano Salvatore Melluzzo, 3-0-0, conosceva il primo successo per la via rapida piegando nella seconda sessione il 27enne umbro Alvaro Checchè, 0-5-0.
Primiano Michele Schiavone
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