A Cagliari, per la terza conquista europea
di Primiano Michele Schiavone
Lo stadio Amsicora di Cagliari, spesso teatro di riunioni pugilistiche all’aperto, ospitava il 28 ottobre del 1962 un grande evento condotto dal tentativo da parte del locale Piero Rollo di vincere per la terza volta il titolo continentale dei pesi gallo. Il 35enne cagliaritano si apprestava a sfidare il 30enne francese di origine algerina Alphonse Halimi, al quale aveva dovuto lasciarlo quattro mesi prima a Tel Aviv, in Israele, dopo una battaglia durata 15 riprese. Il franco-algerino, professionista dal settembre del 1955, prima della conquista della cintura europea poteva vantare il possesso di due corone mondiali: una guadagnata a spese del toscano Mario D’Agata nell’aprile del 1957 a Parigi, l’altra – riconosciuta dall’Ebu – ottenuta sul nordirlandese Freddie Gilroy a Londra nell’ottobre del 1960. Il cagliaritano, impegnato a torso nudo dall’aprile del 1950, con un lungo periodo di inattività concluso due anni dopo, vinceva il titolo nazionale nell’aprile del 1955. Nell’ottobre di tre anni dopo, difendendo per la seconda volta la fascia tricolore si appropriava della cintura europea togliendola all’aretino Mario D’Agata. Dopo due difese lasciava il primato a Londra nelle mani nordirlandese Freddie Gilroy. Nell’agosto del 1960 si riappropriava del titolo italiano e nell’anno seguente sfidava senza successo in Brasile il campione mondiale Eder Jofre e in Sardegna il titolare europeo Jean Pierre Cossemyns. Nell’aprile del 1962 in Belgio spodestava Cossemyns e tornava sul trono continentale. Gli toccava perderlo, alla prima difesa, con quel transalpino di provenienza nordafricana sul quale voleva riprendersi la rivincita, per scrivere una terza volta il suo nome nell’albo d’oro dei campioni del vecchio continente. La straordinaria forma mostrata dal guardia destra cagliaritano nel corso delle 15 riprese, combattute contro la boxe ancora spumeggiante del transalpino, lasciava intendere quanto la sua appassionata aspirazione fosse fondata. Il suo dominio sul campione d’oltralpe dava la certezza che la cintura europea, quella sera, doveva restare a Cagliari. Rollo, metà pugliese per parte di padre e per il resto sardo grazie ai natali materni, faceva buon uso del suo vasto repertorio di colpi, precisi e combinati, con azioni rapide accompagnate dalla velocità di gambe e da riserve polmonari inesauribili. All’avversario rimaneva pochissimo spazio per far valere le sue ottime qualità, quasi sempre soverchiate dalle instancabili azioni di rimonta. Al termine della lunga cavalcata il verdetto a favore di Rollo, 60-10-6, diventava una sacrosanta attribuzione, condivisa dall’acclamante folla di sostenitori. Lo sconfitto Halimi, 39-6-0, aveva tentato di portare il combattimento sui binari a lui consoni, ma la strepitosa strategia messa in atto dall’italiano aveva oltrepassato ogni sua misura di contrattacco. Il cagliaritano per la terza volta poteva dirsi campione d’Europa dei pesi gallo.
Il 33enne superwelter cagliaritano Giampaolo Melis, 59-19-2, riscuoteva l’ultimo successo della sua lunga carriera vincendo sulla distanza delle 10 riprese contro il francese Robert Martinez, 3-4-0-1 NC, dal record incompleto ma dalle indiscusse qualità combattive, visti i successi riportati nei confronti degli italiani Bruno Santini, Giuseppe Gentiletti e Giancarlo Garbelli, affrontati tutti sui quadrati della penisola.
Sulla distanza delle 8 riprese si esibiva l’invitto medio sardo Mario Oggiano, 7-0-1, che sì imponeva a Charles Luce, 2-10-1, francese di Guadalupa già avversario in Italia di Bruno Fortilli e Alberto Covi.
Otteneva l’ultimo trionfo il leggero locale Francesco Maxia, 8-3-2, contro il cerignolano di nascita Salvatore Colella, 6-18-3, dopo sei impegnative sessioni.
L’altro cagliaritano in programma, il 22enne peso piuma Eugenio Tocco, 6-1-0, prevaleva sul 28enne lughese Augusto Moia, 3-2-0, al termine dei sei tempi.
Primiano Michele Schiavone
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