A Cagliari, per una rivincita italiana
di Primiano Michele Schiavone
Nel capoluogo sardo il 30 ottobre del 1960 si consumava la seconda prova che il campione italiano dei pesi mosca, il 27enne algherese Salvatore Burruni, concedeva al 26enne civitavecchiese di residenza Salvatore Manca. I due pugili si era affrontati una prima volta nel maggio dell’anno precedente a Milano, dove il sardo aveva prevalso con verdetto ai punti sul laziale. Burruni era alla prima difesa della cintura tricolore, conquistata quando era vacante nella sua cittadina del sassarese nel settembre del 1958, superando ai punti Giacomo Spano, milanese d’adozione nato a Marsiglia, in Francia. Il campione, dopo il successo contro Manca aveva mantenuto il titolo ancora contro Spano e poi con il veneto Angelo Rampin. La sfida di Cagliari si concludeva come quella combattuta nel capoluogo milanese, con il successo ai punti di Burruni, 24-3-1, dopo 12 tempi. Per lo sconfitto Manca, 12-6-4, si chiudeva definitivamente la parentesi tricolore.
Il 33enne cagliaritano Piero Rollo tornava a combattere dopo la terza difesa dl titolo italiano dei pesi gallo e affrontava il 27enne scozzese Billy Rafferty, già sfidante d’Europa, Commonwealth e British della categoria. L’ex campione europeo Rollo, 53-6-5, si affermava ai punti al termine dei 10 tempi. Per il valido britannico Rafferty, 23-5-1, rimaneva l’applauso del pubblico cagliaritano per la coraggiosa prova fornita.
Il peso welter Fortunato Manca, 43-1-3, chiudeva la stagione con il successo riportato sul valido 23enne brasiliano Fernando Barreto, 31-4-0, costretto allo stop nell’ottava frazione a causa di una ferita. Prima di allora il sudamericano era rimasto sconfitto solo dai campioni mondiali Don Jordan e Virgil Akins, e poi dall’abile Ted Wright, molto noto in Italia. Il rappresentante di Monserrato, Cagliari, 26 anni in dicembre, aveva pareggiato cinque mesi prima con lo spezzino Bruno Visintin, nel tentativo di portargli via il titolo nazionale dei pesi welter.
Il programma si apriva con il felice debutto di due giovani pugili che si affermavano sulla distanza delle sei riprese.
Tra i pesi leggeri il 21enne cagliaritano Antonio Medda, 1-0-0, prevaleva su Antongiovanni Lovari, 2-8-0.
Nei pesi piuma il 23enne acquese Francesco Musso, 1-0-0, s’imponeva al 31enne romano Sergio Della Porta, 3-5-3, tornato sul ring dopo una lunga inattività. Il piemontese veniva da una brillante carriera dilettantistica culminata con la conquista della medaglia d’oro alle olimpiadi romane di quell’anno.
Primiano Michele Schiavone
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