A Fuscaldo, con un campione tra la propria gente
di Primiano Michele Schiavone
Il pavese d’adozione Vincenzo Belcastro fece ritorno nel sua comune di nascita Fuscalo, in provincia di Cosenza, in qualità di campione Ebu dei pesi gallo il 2 novembre del 1988, per affrontare il 24enne inglese Billy Hardy, nella difesa del suo titolo. Il 27enne fuscaldese, professionista dal dicembre del 1984, prima di allora aveva combattuto una sola volta nella sua terra d’origine, la Calabria, mantenendo il titolo italiano dei pesi gallo a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, nel dicembre del 1986, con Maurizio Lupino, contro il quale aveva conquistato la cintura due mesi prima. Il 13 aprile di quel 1988 fu incoronato campione d’Europa a Busalla, in provincia di Genova, vincendo con un sorprendente fuori combattimento nella terza ripresa sul francese Fabrice Benichou. Mantenne lo scettro con lo spagnolo Lorenzo Martinez Pacheco e il 21 agosto a Capo d’Orlando, in provincia di Messina, tentò di appropriarsi della cintura iridata Ibf dei pesi supergallo ma il guardia destra venezuelano Jose Sanabria, alla prima difesa, lo superò ai punti in 12 tempi. Così Belcastro ritorno a occuparsi del suo ‘bottino’ continentale e affrontò, come detto, Billy Hardy, titolare British in carica. L’inglese, che praticava boxing a torso nudo dal novembre del 1983, aveva combattuto una volta in Italia, nell’estate del 1985 a Scandicci, vicino Firenze, perdendo nella quarta sessione dinanzi all’ex campione europeo Valerio Nati. Dopo di allora aveva solo trionfato, costruendosi una buona reputazione in patria. Il match calabrese fu molto tirato e il verdetto licenziato dopo 12 riprese fu pronunciato a favore di Belcastro, 15-4-2, a maggioranza, con due cartellini a suo favore (120-118 e 118-115) e uno di parità (116-116). Allo sconfitto Hardy, 19-4-0, rimase la facoltà di far conoscere all’Ebu le sue ragioni per chiedere una pronta rivincita.
Il popolarissimo 29enne welter Nino La Rocca, 70-4-0, nella sua seconda stagione di trionfi che lo conducevano a una nuova occasione europea, impiegò sei riprese per avere ragione del 26enne inglese Ken Foreman, 30-12-0, dopo avergli imposto altri due conteggi nella frazione precedente.
Per la categoria dei pesi piuma il 26enne dominicano con licenza italiana Freddy Cruz, 14-4-4, superò sulla distanza delle otto riprese il 22enne gallese Nigel Haddock, 10-5-1.
Sulla stessa lunghezza, tra i pesi medi, il 24enne cisternese Roberto Chiarucci, 7-2-0, prevalse sul 25enne senigalliese di origine romagnola Flaviano Polinori, 8-2-0.
Nella medesima divisione di peso il 22enne foggiano Stefano Pompilio, 4-0-0, concluse con successo le sei riprese combattute con il 27enne francese Pascal Stroh, 3-7-0.
Primiano Michele Schiavone
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