Morto a causa della pandemia, aveva 65 anni
di Primiano Michele Schiavone
Il 2 novembre scorso la cittadina campana di Capua, in provincia di Caserta, ha dovuto registrare il terzo decesso a causa del coronavirus. Vittima l’ex pugile professionista Alfonso Carrillo, titolare della rinomata pizzeria O’ Vicariello. Nato in quel comune il 13 settembre del 1955, iniziò la carriera professionistica poco più che ventunenne, nel febbraio del 1977, e la concluse nel giugno del 1982, dopo aver sostenuto 34 combattimenti, nei quali gareggiò da peso leggero e superleggero. Ebbe come avversari i migliori connazionali attivi in quegli anni, con alternanza di risultati. Avrebbe meritato di combattere almeno una volta per un campionato italiano, visti i nomi contenuti nel suo record. Oggi sarebbe stato non solo degno della qualifica a competere per un titolo nazionale, ma sarebbe sicuramente diventato titolare. Nove dei suoi avversari sono stati campioni italiani: Lucio Cusma, anche vincitore del titolo Ebu, con il quale pareggiò e perse; Ugo Poli, Carlo Frassinetti, Sergio Emili e Giuseppe Russi, da lui sconfitti; Vincenzo Quero e il più pesante Daniele Zappaterra, ai quali cedette ai punti. Carrillo fu avversario anche di Joe (Giuseppe) Gibilisco, campione Ebu, perdendo per decisione. Tra gli sfidanti nazionali si trovano Giuseppe Corbo, suo vincitore al debutto, Franco Siddu, con il quale pareggiò, e Giovanni Carrino, con cui riportò un pari e un insuccesso. Come detto, lasciò l’attività dopo il 34mo confronto, con 17 trionfi, 13 sconfitte e 4 risultati nulli.
Primiano Michele Schiavone
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