A Pesaro, all'insegna dei pugliesi
di Primiano Michele Schiavone
Il pugilato pesarese espanse gli interessi nell’ambito professionistico italiano con la presenza di alcuni pugili pugliesi che decisero di mettere radici nella città marchigiana. Il secondo di essi che arrivò a tagliare il traguardo tricolore fu Ciro Patronelli, dopo il tarantino Giuseppe Linzalone, affermatosi due anni prima. Ciro, fratello maggiore di Armando, lasciata la maglietta dopo il secondo posto raggiunto agli assoluti di Modena nel marzo del 1962 tra i pesi superwelter, debuttò a torso nudo a Pesaro il mese seguente. Un’accentuata attività lo portò a combattere per il titolo italiano dei pesi welter, nel maggio del 1965 a Frosinone, contro l’allora campione Domenico Tiberia. Per il brindisino la decisione di abbandonare la categoria naturale fu deleteria, con il rendimento sul ring ridotto ai minimi termini. Infatti, la sua sfida si concluse nella terza ripresa. Tornato al successo ristoratore nella sua città di nascita tre mesi dopo, il 6 novembre del 1965 a Pesaro, tornò a competere per il campionato italiano, ma nella sua naturale divisione di peso al limite dei superwelter, sfidando il campione in carica Luciano Piazza. Il 26enne fiorentino, pure lui reduce da un confronto tricolore con Tiberia, finito ai punti, possedeva il titolo dal ferragosto di quell’anno, dopo aver detronizzato in due tempi il bresciano Giampaolo Gabanetti. Il toscano, professionista dal novembre del 1961, era stato campione italiano dilettanti l’anno prima tra i superleggeri. Il combattimento titolato di Pesaro durò tutto il tempo programmato e, al suo termine, la vittoria venne assegnata al 25enne Patronelli, 20-4-6. Lo sconfitto Piazza, 19-5-2, lasciò il ring quella sera senza più risalirci.
Il 23enne leggero leccese Bruno Melissano disputò il suo secondo incontro sulle 8 riprese da quando aveva abbandonato la canottiera. Il pugliese aveva ‘scoperto’ Pesaro nel 1963, quando aveva vinto il campionato italiano dilettanti nei pesi leggeri. L’anno successivo si trasferì nella città marchigiana per svolgervi una adeguata carriera professionistica, debuttando nel gennaio del 1965. L’invitto Melissano, 9-0-0, fece esperienza contro il 31enne genovese Mario Oberti, 16-10-1, ottenendo il verdetto ai punti.
Lo scontro nei superleggeri tra il 25enne locale di origine grossetana Savio Gennari, 9-7-2, e il 24enne fermano Luigi Rosa, 5-0-2, si concludeva a favore del secondo con verdetto ai punti in sei tempi.
Il terzo pugliese a calcare quel ring fu il 22enne tarantino Bruno De Pace, debuttante a torso nudo, che aveva scelto Pesaro per il nuovo percorso professionale. Il superleggero De Pace, 1-0-0, si sbarazzò del 27enne veronese Gabriele Mambrin, 1-2-0, costringendolo all’abbandono nella seconda sessione.
Primiano Michele Schiavone
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