Morto a 63 anni
Il pugilato argentino piange la morte di Juan Domingo Roldan
di Primiano Michele Schiavone
Giovedì 19 novembre 2020 – Martillo Roldan, ultimo idolo del Luna Park di Bueno Aires, protagonista di indimenticabili riunioni di pugilato, tre volte sfidante mondiale dei pesi medi, è morto a causa di coronavirus nell’ospedale Bernardo Iturraspe di San Francisco, provincia di Córdoba, in Argentina.
È venuto a mancare ieri, 18 novembre, vittima del covid-19, che gli ha compromeso seriamente il fisico obeso, già contaminato dal diabete e l’ipertenzizone. Ultimamente pesava 120 chili, molti di più rispetto ai kg 72.500 che faceva registrare al tempo in cui combatteva come pugile.
Nato a Freyre, in provincia di Cordoba, Argentina, il 6 marzo del 1957, ha debuttato al professionismo nel dicembre del 1978. È sceso per l’ultima volta dal ring nel novembre del 1988, dopo aver compilato un palmares di 75 combattimenti, con 67 trionfi (47 prima del limite), 5 sconfitte, 2 risultati di parità e 1 verdetto di no-contest. Da dilettante aveva disputato 90 incontri: 82-4-4.
Ha combattuto sempre nella categoria dei pesi medi e si è caratterizzato per la potenza dei suoi pugni, tanto da avere l’appellativo di "martello". È stato campione della provincia di Cordoba, argentino e sudamericano.
Le tre sfide mondiali le ha sostenute tutte a Las Vegas, perdendo sempre anzitempo: nel 1984 contro Marvin Hagler, al quale aveva imposto un atterramento; nel 1987 di fronte a Tommy Herns; nel 1988 per mani di Michael Nunn.
In un altri periodi Roldan sarebbe diventato campione del mondo.
Primiano Michele Schiavone
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