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UN GIORNO COME OGGI, IL 24 NOVEMBRE 1979

24/11/2020 - 08:47:47

 

 

In Ascoli Piceno, per un titolo nazionale

di Primiano Michele Schiavone

Un campionato italiano dei pesi massimi è stato sempre una attrazione particolare per gli appassionati di pugilato, anche se in formato domestico, vale a dire per la fascia tricolore. Nel 1979 sullo scenario nazionale si affacciò la figura del campano Giovanni De Luca, occupando il posto di titolare dopo aver sconfitto, per il titolo vacante, il lombardo Rinaldo Pelizzari, vendicando una sconfitta all’inizio di carriera, con il quale sostenne vittoriosamente anche la prima difesa. Per la seconda difesa, organizzata il 24 novembre di quell’anno ad Ascoli Piceno, nelle Marche, il 25enne campione si trovò di fronte l’anconetano di origine brasiliana Vasco Faustino, 34enne conosciuto inizialmente come Faustinho, cognome brasiliano, che aveva già affrontato e sconfitto in due occasioni: nell’aprile del 1978 a Milano e un anno dopo nella sua cittadina campana di San Sebastiano al Vesuvio. Le qualità tecniche mostrate dal campione, professionista dal luglio del 1976, non furono supportate dalla potenza che nella massima divisione necessita per prendere il largo. Fu così che De Luca non poté varcare i confini locali per puntare a impegni di caratura internazionale. Come dilettante si era distinto nel 1974, vincendo a Rimini i campionati italiani tra i pesi massimi. Il brasiliano di nascita non ebbe la possibilità di ‘crescere‘ nel pugilato a torso nudo. Dopo due soli incontri tra il 1966 e il 1967, e dopo un anno sabbatico, debuttò nel vecchio continente nel giugno del 1969, a Helsinki, in Finlandia, incrociando i guantoni con il prima serie internazionale Ray Patterson, fratello del campione mondiale Floyd, trasferitosi in Svezia cinque anni prima. Stabilitosi in Ancona, il guardia destra brasiliano continuò ad accettare incontri contro avversari sempre più esperti, facendosi le ossa, come si dice, esperimentando sulla sua pelle quanto si doveva apprendere per oltrepassare i difficili impegni proposti mese dopo mese. Fu così che, tra le varie sconfitte, seppe dare dispiaceri ad alcuni dei tanti blasonati avversari, insieme ai risultati di parità che scaturirono nei diversi confronti. Sul suo record si leggono i nomi di tutti i pesi massimi italiani che calcarono i quadrati dal 1969 al 1981, anno in cui decise di appendere i guantoni al chiodo. Nel frattempo aveva effettuato diciotto trasferte all’estero. In definitiva combatté sempre da straniero, in Italia come brasiliano, di colore, all’estero come brasiliano con licenza italiana. Nel 1975, ancora cittadino brasiliano, disputò il titolo nazionale perdendo a causa di una ferita che lo frenò contro Luis Faustino Pires. Acquisita la nazionalità italiana, come detto, si presentò per la terza volta al cospetto di Giovanni De Luca, provando a destituirlo. La sfida durò tutto il tempo stabilito per i campionati italiani, ossia 12 riprese, al termine delle quali De Luca, 14-1-1, fu proclamato vincitore. Il mai domo Faustino, 18-39-6, mise alla frusta il campione dandogli filo da torcere per tutta la durata del combattimento, onorando appieno titolo la sua qualità di 'desafiante' per dirla alla brasiliana.

Primiano Michele Schiavone