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UN GIORNO COME OGGI, IL 6 DICEMBRE 1986

06/12/2020 - 14:15:35

 

 

A Lamezia Terme, per una bellicosa rivincita

di Primiano Michele Schiavone

Il 6 dicembre del 1986 si concluse a Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, il dualismo pugilistico iniziato due mesi prima a Cefalù, in provincia di Palermo, tra il torinese di origine sarda Maurizio Lupino e il pavese d’estrazione calabra Vincenzo Belcastro. In Sicilia Lupino era stato privato del titolo di campione d’Italia dei pesi gallo al termine delle 12 riprese. Il determinato nuorese, professionista dal marzo del 1981, aveva perduto il primato dopo tre vittoriose sfide tricolori, una con Paolo Castrovilli e due con Antonio Picardi, e non aveva digerito la sconfitta che gli aveva portato via il titolo nazionale. Il 25enne Belcastro, attivo a torso nudo dal dicembre del 1984, non era intenzionato a perdere l’alloro italiano in meno di due mesi, dicendosi pronto a respingere con fermezza le velleità dell’avversario. Il confronto tra il 28enne Lupino, in veste di sfidante, e il suo oppositore, nei panni di detentore, si presentò aspro fin dai primi scambi di colpi. Nella settima ripresa una profonda ferita riportata da Belcastro fu ritenuta dall’arbitro causata da una testata di Lupino. All’esame del medico il taglio fu ritenuto pregiudizievole per il prosieguo del combattimento, per cui il terzo uomo, dopo il richiamo ufficiale, decise di squalificare Lupino, 10-12-3-1 NC, che, insieme ai suoi secondi, protestò animatamente. Belcastro, 9-2-1, rimase così campione italiano dei pesi gallo, pronto a nuove sfide.

Il 29enne napoletano Alfredo Raininger, già campione italiano ed europeo dei pesi superpiuma, diventato anche titolare nazionale dei pesi leggeri, tornò sul ring dopo la sconfitta ai punti riportata in Danimarca dal locale Gert Bo Jakobsen, nel tentativo di togliergli la cintura Ebu dei pesi leggeri. Per l’evenienza Raininger, 35-5-0, si scontrò con l’africano Mwilambwe Tshikala, 2-6-3, zairese con licenza italiana, e vinse ai punti dopo 8 tempi.

Il 22enne superpiuma siciliano Fabrizio Santagati, 5-1-0, riportò la prima sconfitta, ai punti in 6 riprese, dinanzi al 24enne dominicano Freddy Cruz, 3-4-2, in Italia da gennaio, quando debuttò al professionismo.

Ottenne, invece, la prima vittoria il 21enne superpiuma bergamasco Paziente Adobati, che aveva debuttato tra i professionisti contro il dominicano Cruz, ottenendo il risultato di parità. Adobati, 1-0-1, superò dopo 6 tempi il 24enne leggero reatino Marco Cordeschi, 1-3-0.

Primiano Michele Schiavone