A Latina, per una vacante fascia tricolore
di Primiano Michele Schiavone
Il 21 dicembre del 1966, a Latina, un nome nuovo venne iscritto nell’albo del campionato italiano dei pesi gallo. Si trattò del brindisino Franco Zurlo, un imbattuto e promettente pugile che aveva debuttato a torso nudo nel gennaio dell’anno prima, dopo aver chiuso una illustre parentesi dilettantistica, con tre vittorie agli assoluti degli anni 1962, 1963 e 1964, una medaglia d’oro ai campionati mondiali militari e un’altra del pregiato metallo giallo ai giochi del Mediterraneo. Quella sera il titolo nazionale dei pesi gallo era vacante e conteso dall’ex titolare Tommaso Galli, 25enne romano, professionista dal marzo del 1963, che aveva rinunciato alla fascia tricolore per il campionato europeo della categoria, vinto nell’agosto del 1965, mantenuto due volte, e perduto a Barcellona contro lo spagnolo Mimoun Ben Ali. L‘imbattuto 26enne Zurlo, 13-0-0, stupì tutti contro il più esperto Galli, 24-2-2, guadagnandosi il verdetto ai punti al termine delle 12 riprese. In seguito il pugliese salirà sul trono europeo della categoria mentre il laziale conquisterà ancora due cinture Ebu, nei pesi piuma e l’inaugurale divisione dei pesi superpiuma.
Il 23enne superleggero grossetano Italo Duranti, 9-0-0, vinse il confronto con il coetaneo massafrese Giuseppe De Robertis, 2-4-1, con decisione ai punti maturata dopo 6 riprese.
Sulla stessa distanza, tra i pesi piuma, il 27enne livornese Amleto Restano, 5-4-1, s’impose sul 26enne piemontese di origine sarda Umberto Simbola, 6-4-3, con verdetto ai punti.
Primiano Michele Schiavone
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