Scomparso a 66 anni
Fu campione d'Italia pro in due categorie
di Primiano Michele Schiavone
Martedì 26 gennaio 2021 – Il nuovo anno ha fornito la sua prima vittima del mondo della boxe italiana. Due giorni or sono è venuto a mancare dopo una lunga malattia il romagnolo di origine genevose Alfredo Mulas. La morte lo ha colto mentre era ricoverato a Longiano, in provincia di Forlì-Cesena. Aveva compiuto 66 anni il 13 settembre dell’anno passato. Come pugile si era distinto già da dilettante, vincendo tra i pesi mosca il titolo di campione nazionale, nell’edizione del 1975, tenuta a Cagliari, dove aveva sconfitto Artuto Menciassi, Pietro Mareddu e Paolo Castrovilli. Lasciata la canottiera si affacciò al professionismo la sera dell’11 marzo del 1977 a Milano, con un fuori combattimento tecnico nella quinta ripresa a spese del piemontese Luigi Paravati. Sullo stesso ring, nel marzo dell’anno seguente, dopo tredici esiti positivi, conobbe il primo insuccesso per mani del francese Laurent Grimbert, futuro detentore nazionale della cintura dei gallo e piuma. Il guardia destra italiano si rifece sul transalpino due mesi dopo, sempre nel capoluogo lombardo, vincendo per squalifica dell’avversario nel nono tempo. Poi in luglio, a Roma, impegnò per quindici riprese l’allora campione europeo dei pesi gallo, l’abile brindisino Franco Zurlo, riportando il verdetto di parità che lasciò al pugliese la cintura Ebu. In ottobre a Ravenna affrontò per il vacante titolo italiano dei pesi gallo l’ex detentore Luigi Tessarin e lo superò ai punti dopo 12 sessioni. Lasciata quella divisione di peso, nel dicembre del 1979 a Lugo, sua città adottiva, tolse il titolo di campione nazionale dei pesi piuma al piemontese di origine pugliese Potito Di Muro, fermato nella nona ripresa a causa di una ferita. Lasciò la cintura tre mesi dopo, nello stesso scenario, al toscano di provenienza lucana Marco Gallo, che lo superò nella terza ripresa. Mulas non tornò più sul ring e lasciò l’attività con il record di 20 incontri: 17-2-1. Per “Ali” Mulas si concluse così la sua significativa presenza tra le corde. Chiusa la carriera pugilistica continuò a vivere in Romagna, trovando lavoro come operario. Negli ultimi anni si era stabilito a San Mauro a Mare, frazione di San Mauro Pascoli, in provincia di Forlì-Cesena. Da alcuni mesi le sue precarie condizioni di salute lo hanno indotto a fare ricorso a strutture sanitarie, l’ultima delle quali lo ha visto esalare l’estremo respiro.
Primiano Michele Schiavone
|