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IL RICORDO DI MASSIMO CONSOLATI

12/07/2022 - 19:10:51

 

Vinse il campionato italiano superleggeri nel 1966

Morto a 85 anni compiuti

di Primiano Michele Schiavone

Martedì 12 luglio 2022Sono passate esattamente due settimane da quando l’ex campione italiano professionisti dei pesi superleggeri [Massimo Consolati] ha chiuso definitivamente gli occhi. È stato il 28 giugno scorso che nella sua nativa Ancona è venuto a mancare dopo lunga malattia. Aveva 85 anni compiuti. Aveva iniziato a praticare il pugilato nel 1955 ed aveva debuttato sul ring come novizio nel dicembre dello stesso anno. Dopo cinque anni di esperienze con la canottiera decideva il passaggio al professionismo. Aveva sommato 46 confronti, riportando 35 successi, 6 sconfitte, 4 verdetti di parità e 1 risultato di no contest. Il 23 dicembre del 1960 debuttava come professionista nella sua Ancona con una vittoria ai punti sulle sei riprese. Il 25 luglio di quattro anni dopo disputava il suo primo campionato affrontando a Senigallia il milanese Sandro Lopopolo, impegnato nella seconda difesa del titolo dei pesi superleggeri conquistato otto mesi prima. Al termine delle 12 riprese Consolati doveva riconoscere la superiorità del lombardo, medaglia d’argento ai giochi olimpici di Roma e futuro campione del mondo. L’anconetano tornava alla competizione nazionale il 10 agosto del 1966, sempre a Senigallia, dove affrontava, titolo vacante in palio, il genovese d’adozione Bruno Arcari, professionista con soli 11 combattimenti alle spalle ma con una vasta esperienza dilettantistica, che lo aveva visto trionfare due volte ai campionati italiani, vincere la medaglia di bronzo agli europei, due medaglie d’oro ai mondiali militari e una ai giochi del Mediterraneo, oltre a tanti incontri internazionali. Cinque anni di differenza tra i due con il marchigiano più attivo rispetto al suo antagonista che aveva dalla sua parte la guardia mancina come elemento di difficoltà. Il combattimento si concludeva anzitempo nella decima ripresa quando il ligure veniva fermato per una ferita ad un’arcata sopracciliare e Consolati proclamato nuovo campione d’Italia dei pesi superleggeri. L’anconetano diventava il suo secondo e ultimo vincitore. Il 18 settembre seguente il marchigiano rischiava volontariamente il titolo a Verona dinanzi al locale Giulio Graziani, contro il quale aveva riportato un insuccesso all’inizio dell’anno precedente nella stessa città scaligera, vincendo al termine delle 12 riprese. Poi, il 7 dicembre a Genova, concludeva il suo regno tricolore dinanzi ad Arcari, dopo essere stato squalificato nel corso della settima tornata. In seguito il genovese di origine laziale diventerà campione d’Europa e del Mondo della categoria, senza perdere più un incontro. Consolati continuava a rimanere tra i migliori superleggeri italiani e il 29 gennaio del 1969 sfidava nella sua città l’allora campione italiano in carica Romano Fanali, livornese alla prima difesa del titolo, suo vincitore a Livorno due anni prima. Il marchigiano svolgeva al meglio il ruolo del conquistatore ma al termine dei 12 tempi la giuria si pronunciava per un verdetto di parità che lasciava al toscano la cintura nazionale. Consolati non avrà altre occasioni di competere per il massimo alloro italiano, ma continuerà ancora per alcuni anni a far parlare di sé nei diversi confronti in Italia e all’estero, anche contro pesi welter di valore internazionale. Nella sua carriera a torso nudo impegnava con onore avversari stranieri quali gli spagnoli Juan Albornoz (campione nazionale ed europeo), Antonio Torres (titolare nazionale welter e superwelter), Pedro Carrasco (campione d’Europa e del mondo), Miguel Velazquez (titolare nazionale, europeo e mondiale), il brasiliano Joao Henrique (quattro volte sfidante mondiale), i francesi Roger Menetrey (campione nazionale ed europeo, sfidante mondiale), Marcel Cerdan Jr, Rene Roque (titolare transalpino e continentale, sfidante mondiale), Jacques van Mellaerts (più volte campione nazionale) e Albert Menduni, lo svizzero Walter Blaser (campione della Confederazione e sfidante europeo), il finlandese Erkki Meronen e l’austriaco Johann Orsolics (titolare continentale superleggeri e welter, tre volte sfidante europeo superwelter). Tra gli altri nomi italiani di primo piano affrontati da Consolati ricordiamo Elio Niero, Annibale Omodei, Marcello Santucci, Enzo Rozzi, Luciano Piazza, Piero Brandi, Nedo Stampi, Bruno Orsi, Serafino Lucherini, Efrem Donati, Pietro Vargellini, Giampiero Salami, Enrico Barlatti, Pietro Cerù, Domenico Tiberia, Giovanni Zampieri e Romualdo D’Alò. Consolati chiudeva il sipario il 4 settembre del 1973 dopo l’incontro numero 87. Aveva rimediato 50 trionfi a fronte di 31 sconfitte, 5 risultati di parità e 1 verdetto di no contest.

Primiano Michele Schiavone