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IL RICORDO DI PIERO TOMASONI

19/10/2022 - 16:25:45

 

Campione d'Italia e tre volte sfidante d'Europa

Deceduto a 86 anni compiuti

di Primiano Michele Schiavone

Mercoledì 19 ottobre 2022Nel pomeriggio di ieri è giunta la notizia del trapasso di [Piero Tomasoni], ex campione di pugilato che negli anni ’60 del secolo scorso fece scrivere fiumi d’inchiostro per le straordinarie prestazioni rese tra le corde, elementi che condussero ad attribuirgli l’appellativo "il martello di Manerbio". Nato nel giugno del 1936 a Manerbio, appunto, in provincia di Brescia, si affacciò al professionismo nel febbraio del 1961, dopo aver raggiunto l’anno precedente il secondo posto ai campionati italiani tenuti a Torino, cedendo nella finale dei pesi medi al locale Giovanni Pautasso. Nel dicembre del 1962 si confrontò con il toscano Piero Del Papa per il vacante titolo italiano dei pesi mediomassimi, finendo sconfitto al termine delle 12 riprese sostenute sul ring di Roma. Passato nella massima divisione di peso nel gennaio del 1964 vinse la semifinale al titolo nazionale superando il lombardo Benito Penna dopo 10 tempi combattuti a Milano. Nel maggio seguente a Brescia contese la cintura italiana al bresciano Sante Amonti, già leader nazionale dei mediomassimi, finendo battuto ai punti dopo 12 riprese. Nonostante la mancanza dello scettro italiano nel maggio del 1965 sfidò a Francoforte, nell’allora Germania ovest, il tedesco Karl Mildenberger, campione continentale in carica, nel tentativo di rovesciare la guida continentale. Il guardia destra italiano, seppure sconfitto al termine delle 15 tornate, impegnò fino in fondo il rappresentante locale. Quell’anno Tomasoni tornò sul ring in novembre, a Milano, dove strappò il titolo italiano a Sante Amonti con una sconvolgente soluzione colta nella nona ripresa. Mantenne la fascia tricolore nella seguente stagione contro Giorgio Masteghin e si affermò a Londra nei confronti dell’inglese Jack Bodell. Nel febbraio del 1967 Tomasoni si portò nuovamente a Francoforte per contendere ancora la corona europea a Karl Mildenberger, reduce dalla sfida a Muhammad Ali (Cassius Clay) per il campionato del mondo. Anche il secondo tentativo s’infranse sul verdetto sancito al termine delle 15 riprese. In seguito si consolò con il titolo italiano che difese con successo contro il bolognese Dante Canè. Nel 1968 Tomasoni si guadagnò una terza chance continentale vincendo la semifinale con il tedesco Jurgen Blin. La terza occasione europea se la giocò a Roma nel marzo del 1969 contro l’eccellente Sir Henry Cooper: dopo aver costretto l’inglese ad un atterramento non riuscì a superare indenne la quinta ripresa, perdendo amaramente. In giugno perse il primato italiano dinanzi all’emiliano Dante Canè, con il quale chiuse la carriera in dicembre, dopo aver sofferto una ferita. A quel punto Tomasoni si ritrovò con il record di 47 incontri, contenente 33 vittorie, 9 insuccessi e 5 risultati di parità.
Pietro Anselmi ha collocato Tomasoni al decimo posto dei migliori pesi massimi italiani, nell’esclusiva classificazione pubblicata da sportenote l’1 ottobre scorso.

Primiano Michele Schiavone