Ex campione d'Europa dei pesi medi
di Primiano Michele Schiavone
Giovedì 30 novembre 2023 – Due giorni orsono si è spento all’età di 75 anni l’ex pugile lombardo Germano Valsecchi, beniamino degli assidui frequentatori del Palalido negli anni ’70 dello scorso secolo. Milanese di origine bergamasca, si fece notare dal pubblico meneghino fin da suo esordio al professionismo, avvenuto nel febbraio del 1970 da superwelter, con una convincente prestazione a spese del sardo Cosimo Oggiano. Continuò a mietere vittorie fino al maggio del 1972, quando scrisse la sua vittoria numero 17, con 12 soluzioni prima del limite. Nel novembre seguente conobbe la prima sconfitta per mani dell’esperto LuisVinales, portoricano cresciuto a New York, che l’obbligò al tappeto per il conto totale nella quinta ripresa. Valsecchi era passato dalle sfide con avversari di stampo continentale ad un confronto improntato al pugilato statunitense, ricco di furbizie e mestiere, a volte usate per sopravvivere, altre per imporsi contro ogni previsione. Il difetto di tenere la testa troppo alta gli costò la prima bruciante sconfitta. Fino a quel momento Vinales aveva incrociato i guantoni con Angel Espada, Ralph Palladin, Tony Licata, Bobby Cassidi, Willie Monroe, Carlo Duran, Bobby Watts, Miguel De Oliveira e Bennie Briscoe, per citare solo alcuni. Valsecchi riprese la marcia vincente e per due anni consolidò l’esperienza necessaria per riscattare la sconfitta, imponendosi a Luis Vinales dopo 8 riprese. Battuto in quattro tempi il dominicano Luis Galvan, iniziò per Valsecchi una stagione amara contrassegnata da due insuccessi contro il marocchino-spagnolo Mimoun Mohatar, già avversario degli italiani Luciano Borraccia e Domenico Di Jorio e successivo oppositore di Eddie Blay e Rocky Mattioli; uno stop per ferita dinanzi a Damiano Lassandro; un pari con il francese Gerard Nosley e una sconfitta sulle 4 riprese contro il comasco Giuseppe Borghi, impegnato in un torneo. Il 1976 fu l’anno della sua consacrazione: dopo quattro affermazioni, nell’ottobre di quell’anno, si trovò di fronte all’imbattuto laziale Angelo Jacopucci, che metteva in gioco la sua cintura di campione europeo dei pesi medi. Valsecchi seppe cogliere quella opportunità con la giusta determinazione fino ad ottenere il verdetto dopo 15 riprese. Mise a frutto la cintura continentale il mese dopo la sua conquista con una splendida trasferta in Danimarca, dove s’impose al campione locale Poul Knudsen, freddato nella settima ripresa. Tornato in Italia con la cintura Ebu fu chiamato a difenderla contro l’inglese Alan Minter. Nel febbraio del 1977 il pubblico milanese che lo vide trionfare contro "l’angelo biondo" di Tarquinia, assistette al suo tracollo dinanzi alla potenza del britannico, affermatosi nel quinto round. Dopo una salutare pausa Valsecchi tornò a calcare il quadrato in due occasioni, sul finire dello stesso anno, rimediando un no-contest con il romano Roberto Benacquista ed una vittoria per ferita sul cremonese Trento Facciocchi. Lasciò quindi l’attività dopo 41 trionfi, 4 insuccessi ed un verdetto di no-contest, per un totale di 49 confronti. Da quel momento si dedicò al lavoro di bancario ottenuto grazie al diploma di ragioneria conseguito prima di diventare famoso come pugile.
Primiano Michele Schiavone
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