Campione con i guantoni e attore simpatico
Morto a soli 61 anni
di Primiano Michele Schiavone
Mercoledì 10 gennaio 2024 – È di ieri la notizia della dipartita dell’ex campione di boxe Yawe Davis, nato nella capitale ugandese il 27 settembre del 1962 e giunto in Italia sul finire del 1981, quando iniziò la carriera professionistica, svolta sempre come mediomassimo. Impostato in guardia destra, dimostrò di avere qualità pugilistiche non comuni, benché giovanissimo, contro affermati avversari quali il campano Gannaro Mauriello, costretto al pareggio, lo zairese Lutshadi Mudimbi, con il quale pareggerà e vincerà due anni dopo, e il francese Rufino Angulo, futuro campione nazione e due volte sfidante mondiale, entrambi vincitori ai punti. Davis ebbe modo di esprimere la sua pericolosità, ancora in Francia, contro Yombo Araka e Sylvain Aramba, ma dimostrò anche una sensibilità ai colpi nell’avvio di match dinanzi al già affrontato Aramba, cedendo in meno di una ripresa. Dopo due confortevoli prestazioni tenne testa per otto tempi allo slavo Slobodan Kacar, vincitore della medaglia d’oro alle olimpiadi di Mosca del 1980 e futuro campione mondiale Ibf. Sul ring di Parigi inflisse poi l’unica sconfitta al transalpino Taoufik Belbouli, divenuto in seguito campione mondiale Wba dei pesi massimi-leggeri. Quindi, ancora una volta, rivelò una fragilità nella tenuta ai colpi dinanzi all’ex campione britannico e futuro duplice titolare Ebu Tom Collins, originario delle Antille olandesi. Incamerò poi una serie lusinghiera di successi che lo portarono a sfidare l’australiano Guy Waters per la cintura Commonwealth. A Sydney, in Australia, fece ottima impressione per tutte le 12 riprese sostenute, prima di essere dichiarato sconfitto ai punti. In seguito Waters sarà valente protagonista di due sfide iridate Wbc e Wba. Tornò al successo ai punti contro l’argentino Jorge Juan Salgado, più volte campione nazionale e sudamericano, e prima del limite nei confronti dei britannici Derek Myers ed il quotato Carl Thompson, a lungo affermato campione europeo dei massimi-leggeri. L’accrescimento dei valori mostrati fino a quel punto lo portarono a misurarsi a Berlino con il tedesco Henry Maske, futura stella mondiale Ibf, finendo sconfitto al termine delle 10 riprese, e con lo statunitense Frank Tate, ex campione mondiale Ibf dei pesi medi, in Italia, perdendo sulla distanza dei 12 tempi. Successive vittorie e l’arrivo della cittadinanza italiana lo portarono a concorrere per il vacante campionato Ebu. La prima volta a campione d’Italia la sfida con il britannico Crawford Ashley si concluse con il verdetto di parità; la seconda occasione la sciupò a Cassino dinanzi all’olandese Eddy Smilders, finendo battuto nel nono round. Con la nazionalità italiana pensò bene di ripartine dal titolo tricolore, cosa che gli riuscì a spese di Giovanni Nardiello. Disputò ancora due campionati italiani respingendo le pretese di Mario Tonus e Massimiliano Saiani. Passò poi alla vacante cintura Wbc Internazionale che fece sua contro il francese Pascal Warusfel che la difese con successo nei confronti dell’ungherese Tamas Elekes e l’algerino Mohamed Buenguasmia. Ritornò ad accarezzare l’idea di conquistare il vecchio continente, la cui immagine si concretizzò con il vacante titolo Ebu conteso felicemente al britannico Neil Simpson. Questi, al ritorno in Patria, imputò la clamorosa sconfitta ad una difettosa bilancia che lo aveva costretto a perdere peso più del dovuto per rientrare nel limite della categoria. Il risultato favorevole lo portò a disputare una eliminatoria al mondiale Wbc con l’inglese Clinton Woods sul ring di Sheffield, il cui verdetto ai punti andò al campione locale che, quattro anni dopo, cingerà la cintura mondiale Ibf. Davis tornerà ad occuparsi del suo patrimonio europeo superando il francese Kamel Amrane con verdetto ai punti, prima di cederlo in due riprese al tedesco Thomas Ulrich. A quarant’anni suonati pensò bene di chiudere la lunga traiettoria tracciata con fulgide prestazioni. Dopo 21 anni dal primo suono di gong aveva sostenuto 59 confronti, con 45 trionfi, 11 sconfitte e 3 risultati di parità.
Archiviata la prolungata attività combattiva, Davis visse l’esperienza di attore in due riusciti film italiani: Uno scugnizzo a New York con Nino D'Angelo e La leggenda di Al, John e Jack con Aldo, Giovanni e Giacomo.
Primiano Michele Schiavone
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