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IBO: CONSIDERAZIONI DI MONTELLA
17/08/2011 - 11.31.05
I B O
INTERNATIONAL BOXING ORGANIZATION
Commissioner - Europe
Benedetto Montella
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N O T I Z I E D A L L A I. B. O.
CONSIDERAZIONI DEL COMMISSARIO EUROPEO
BENEDETTO MONTELLA
“CORSI E RICORSI”
La vita è piena di corsi e ricorsi che puntualmente compaiono.
La IBO sta vivendo esattamente la stessa situazione che la FPI aveva messo in essere nei confronti della IBf quundo, oltre un ventennio orsono, la sigla statunitense approdò in Italia.
L’attività della International Boxing Fedaration fu in principio tollerata dall’allora presidente della FPI avv. Gianni Grisolia, e quella sua decisione ci permise di programmare alcuni titoli IBF, senza però ottenerne mai l'ufficializzazione.
La prima difesa del titolo mondiale di Gianfranco Rosi, conquistato ad Atlantic City sconfiggendo l’imbattuto campione Daryl Van Horn, con L'australiano Troy Waters e disputata a St. Vincent fu considerata dalla FPI solo un match sulle 12 riprese, applicando un'ipocrita deroga emessa “ad hoc”.
L’organizzatore sig. Renzo Spagnoli fu squalificato dalla FPI!
le aspre polemiche che ne seguirono, apparse su tutta la stampa specializzata, furono considerate dalla FPI motivo sufficiente
per bandire definitivamente l'attività della IBF in Italia e solo alcuni anni dopo, con la presidenza del sig. Franco Falcinelli, la sigla potè fare rientro in Italia.
In circa 20 anni di attività la IBF ha sanzionato nel ns Paese oltre 100 titoli minori coinvolgendo più di 50 atleti, la totalità dei procuratori e tutti gli organizzatori della FPI.
Non sono mancate le opportunità per alcuni nostri pugili migliori di combattere per un campionato mondiale IBF:
Cappai, Rosi (7), Piccirillo (2), Zoff (2), Belcastro (3), Beya, S.Branco, A. Nardiello, Ben Jeddou e Zulu.
Inoltre abbiamo promosso ben 10 titoli mondiali tra pugili stranieri.
L’attività de1la IBO, di cui sono I'attuale Commissario Europeo, anch’essa in principio “tollerata” dalla FPI, ci ha consentito solo per il breve lasso dl tempo di due mesi, di disputare alcuni
titoli minori; (Ballisai, Erittu, Cosseddu e Bottai).
Poi, la nostra attività ci è stata vietata adducendo pretestuose motivazioni.
Oggi la IBO può vantare ben quattro Campioni del Mondo europei.
Oltre al massimo Wladimir Klitschko (Ucraina) che ha difeso ad Amburgo il 2 Luglio u.s. per la decima volta il suo titolo IBO, il rnedio Jr Zaurbek Baysangurov (Russia), il medio Advtandil Khurtsidze (Georgia) ed il gallo Vic Darchinyan (Arnrenia) mentre un altro pugile teedesco Azad Azizov tenterà di conquistare la cintura IBO iI 5 Novembre p. v. a Cottbus (Germania).
E’ la prima volta dalla sua nascita che la International Boxing Organization, la cui attività si era svolta sino a ieri quasi totalmente nei Paesi anglosassoni dove godiamo di grande considerazione, laurea quattro pugili europei campioni IBO.
E forse, a breve, un quinto!
Il sottoscritto sta lavorando per consentire ad altri valorosi pugili del Vecchio Continente di scalare le ns. classifiche e raggiungere così il loro massimo traguardo.
Disputare un titolo assoluto della IBO.
In particolare i ns campioni I/C dei cruiserweight Mateusz Masternak (Polonia), il supermedio Piotr Wilcewski (Polonia) campione Internazionale IBO e campione d'Europa EBU ed i giovani imbattuti campioni Youth dei supermedi Gevorg Khatchikian (Olanda), cruiserweight Isa Akberbaev (Kazakistan) ed il medio Jr Alexander Spirko (Ucraina) sono già sulla rampa di lancio.
Questi atleti se continueranno con la volontà, I'abilita tecnica e l’impegno, che sino ad oggi hanno espresso su1 ring, vedranno premiati i loro sacrifici ed avranno Ia possibilità di combattere per un titolo della nostra federazione.
Purtroppo, al momento, sono esclusi da questa nuova politica europeistica della IBO molti atleti italiani che, per il veto di svolgere la ns attività in Italia impostoci dalla FPI unitamente al mancato riconoscimento della IBO da parte della Lega Pro Box, non possono essere da noi tenuti nella dovuta considerazione per eventuali dispute anche all'estero di ns titoli.
La FPI penalizza quindi le loro carriere professionistiche!
Sono fiducioso che in futuro e senza attendere una sentenza del TAR del Lazio, al quale abbiamo presentato ricorso e della quale siamo in attesa, (o1tre alla querela alla rivista Boxe-Ring per diffamazione a mezzo stampa), la situazione possa evolversi positivamente e che la Federazione Pugilistica Italiana e 1a Lega Pro Box facciano un passo indietro a prescindere dall'esito delle sentenze del TAR del Lazio e del Tribunale Civile di Roma.
Ciò è già avvenuto per la IBF e con risultati per entrambe le federazioni!
Roma, 16 Agosto 2011
F.to Benedetto Montella
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