Boxe, la lady con i guantoni
è Nunzia Patti di Marcianise
CASERTA - È stata la prima donna, a 15 anni, a calcare il ring della mitica palestra Excelsior Boxe. A casa sua il pugilato è la passione di famiglia, lo sport che padre, fratello, zio e cugino hanno praticato.
Nunzia Patti, all’anagrafe Annunziata, venti anni da Marcianise, domenica, per la seconda volta consecutiva, si è laureata campionessa italiana di pugilato categoria 64 chilogrammi. Sul ring del palazzetto dello sport di Barge, in provincia di Cuneo, Patti ha dominato nella finale contro la piemontese Laura Passatore dell’Asd Boxe Chieri ed è stata premiata come migliore atleta del torneo. La pugile dell’Excelsior Energia Viva by Egl ha vinto con il punteggio di 17-10 un incontro in cui ha avuto sempre l’iniziativa nonostante le lunghe leve dell’avversaria.
L’atleta marcianisana si è fatta notare anche sabato nella semifinale combattuta contro la romana Monica Gentili, che vanta una lunga esperienza nella categoria, vincendo con il punteggio di 17-8. La Patti e la salernitana Marzia Davide nei 60 chilogrammi hanno tenuto alto il nome della Campania e sono state le uniche atlete del Sud a vincere il titolo nelle otto finali.
Tanti gli applausi del folto pubblico e gli apprezzamenti dei tecnici presenti all’evento per la pugile marcianisana al termine della finale tanto da guadagnarsi oltre il titolo italiano anche quello di miglior pugile dei campionati. L’occasione è stata anche un importante test in vista di Londra 2012 e degli Europei femminili in programma ad ottobre in Olanda. Ieri sera la campionessa italiana è stata festeggiata nella storica palestra di via Toselli dagli amici e parenti e ha ricevuto gli auguri del presidente Alessandro Tartaglione, del vice Mimmo Raucci, dei maestri Antonio Santoliquido ed Enzo Brillantino degli altri atleti e da tutto lo staff tecnico e dirigenziale.
«Dedico questa vittoria al mio papà» ha commentato l’atleta dell’Excelsior, che ha risposto anche ai numerosissimi messaggi di auguri che le sono arrivati tramite sms e soprattutto sulla sua bacheca di facebook. Per Nunzia, un diploma di liceo scientifico in tasca, un fidanzato che ha dovuto accettare suo malgrado l’attività sportiva praticata, il pugilato è la vita. È stata quella che ha convinto il maestro Brillantino che la «noble art» è uno sport anche per donne, aprendo così la palestra ai guantoni rosa che, in pochi anni, hanno portato la storica società marcianisana sul tetto d’Italia.
Il suo obiettivo sono le Olimpiadi ma la partecipazione a quelle dell’anno prossimo a Londra sembra ancora prematura per la poca esperienza in campo internazionale ma anche perché ci sono atlete, come l’altra campana Marzia Davide, che stanno concentrando la preparazione in vista del torneo olimpico. Nunzia, entrata nel giro della nazionale a pieno titolo, dovrebbe, poi, scendere di peso, poiché il Cio ha ammesso per la prima volta solo tre categorie di pugilato femminile (51, 60 e 75 chilogrammi).
Il più contento per la seconda conquista del titolo italiano appare il padre di Nunzia, Antonio, consigliere dell’Excelsior e uno dei più preziosi collaboratori di Brillantino. «È una vittoria che premia la determinazione, l’impegno e i sacrifici di Nunzia. Per tutta la famiglia - dice - è una soddisfazione immensa alla quale, sono sicuro, ne seguiranno ancora».
Franco Agrippa - www.ilmattino.it/articolo.php
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