Nuova sfida tra Bundu e Petrucci
Per conoscere meglio la storia di [Leonard Bundu] consiglio il libro “In tensione. La storia di Leonadr Bundu”, scritto dalla giovane giornalista e scrittrice “fiorentina di adozione” Michela Lanza: “La storia del pugile dal doppio passaporto. Leonard Bundu, madre fiorentina e padre sierraleonese, è nato in Sierra Leone dove ha vissuto i suoi primi sedici anni di vita insieme alla sua famiglia e alla sua banda di amici. La natura del suo Paese ha fatto da cornice a scorribande giovanili dove spiccano l'Aqua Club, un luogo di ritrovo incantato immerso nel verde simbolo del relax e del divertimento, e una Panda bianca. Dopo la scomparsa del padre e anni difficili in cui ha toccato con mano la realtà della guerra civile, è tornato nella città natìa della madre. È nel capoluogo toscano che ha iniziato la nobile arte. Una palestra da frequentare alla ricerca di nuove amicizie e un destino segnato, quello dello sportivo, del pugile, del campione. Inizialmente restio a salire sul ring, Bundu ha seguito l'istinto del suo maestro che ha creduto in lui, non sbagliando. Il dilettantismo, la nazionale col c.t. Patrizio Oliva e poi il professionismo. È una strada lunga e faticosa quella percorsa da Leonard per diventare il campione dell'Unione Europea dei pesi Welter. Una strada percorsa con gioia, tensione, forza e umiltà. La stessa che lo rende una persona semplice, sensibile, oltre ad un padre affettuoso verso i suoi due figli. Poi il rapporto con la sua Firenze, con i Verdi del Calcio Storico Fiorentino, con la quotidianità familiare. Pugile, padre, compagno, cuoco, ma soprattutto sportivo con un obiettivo: salire sul tetto massimo dell'Europa”. (Romano Editore).
Alla mia domanda se è tutto a posto in vista di questo grande match “Leo” Bundu mi ha risposto: “Si, sono pronto, mi sono preparato al meglio. L'avversario è molto, molto forte, entrambi imbattuti, sarà un grande match”.
D: By-passando questo incontro, il tuo futuro ?
R: “Questo incontro è il bivio più importante per la mia carriera pugilistica. In caso di vittoria valuterò nuove proposte, in caso di sconfitta c'è da valutare anche l'ipotesi di lasciare la boxe. Vediamo. Di sicuro offrirò, offriremo un grande spettacolo il prossimo 4 novembre”.
Daniele Petrucci romano di San Basilio dove è nato il 14 novembre 1980 (31 anni). Imbattuto da professionista pure lui: 30 incontri, 28 vittorie (di cui 10 per Ko) e due pareggi. Carriera professionistica iniziata il 20 luglio 2004 a Roma con una vittoria ai punti su sei riprese contro Ferenc Olah (Ungheria, classe 1983). Curiosi i numeri delle classifiche, Daniele Petrucci precede sempre Bundu di una posizione in graduatoria: 1° in Italia, 8° in Europa dove il dominio dell'inglese Kell Brook è imponente e 24° nel Mondo, graduatoria dominata dallo statunitense Floyd Mayweather Jr e dal filippino Manny Pacquiao. Una manciata di punti li dividono.
Combattimento quindi alla pari, tra due pugili che si conoscono da sempre: e molto bene in quando [Daniele Petrucci] è stato anche “sparring partner” di Leonard Bundu, ovvero, in passato con la maglia azzurra da dilettanti, si sono allenati insieme sul ring in vista degli impegni con la nazionale. Per Petrucci, Bundu è stato un esempio da imitare sul ring. Stessa altezza (m. 1.69), Leo Bundu più veloce di Daniele Petrucci, alias “Bucetto”. Ma forse il pugno di “Bucetto” è più pesante di quello di “Leo” (una mia personale considerazione avendoli visti più volte combattere). Anche se “Leo” in quanto a forza, mista a notevole rapidità, non scherza. Due atleti nell'insieme simili che fanno dello stile e della tecnica le loro armi vincenti e che arrivano a questo appuntamento all'apice della loro carriera sportiva, come dicevamo entrambi imbattuti. Un match che darà lustro all'intero movimento pugilistico italiano e non solo.
Posso passare come “cronista di parte” (con Leonard Bundu siamo entrambi fiorentini ed altre affinità ed interessi), ma io ho visto combattere “Leo” tantissime volte e devo sottolineare che il 13 marzo 2009 a Firenze ero a bordo ring nell'incontro vinto contro Frank Haroche Horta, valido per l'European Union Welterweight Title, come del resto il 19 marzo 2010 sempre a Firenze nell'incontro vinto con Carlos Adan Jerez per il WBA Inter-Continental Welterweight Title sempre a bordo ring e devo dire che lo stile e le capacità di “Leo” appassionano: ho visto due delle più belle pagine sportive in ambito boxe.
Ammiro incondizionatamente Daniele Petrucci. Ne apprezzo il suo stile. L'ho visto combattere (forse in uno dei suoi migliori combattimenti in carriera), l'8 marzo 2008 a Roma al “Tendastrisce” quando dopo trenta secondi dall'inizio della terza ripresa ha “spento la luce” a Craig Watson da Manchester, detto "The Hammer", il martello. Fino a quel momento, l'inglese, era imbattuto. Incontro valido per l'European Union Welterweight Title, vacante.
Vinca il migliore, entrambi rappresentano la parte migliore dello sport italiano.
Il prestigio della serata sarà completato da un sottoclou di primissimo livello che vedrà tra i protagonisti: l’altro allievo del maestro Alessandro Boncinelli all’Accademia Pugilistica Fiorentina, il fiorentino [Rodrigo Bracco], campione italiano in carica dei pesi gallo, che affronterà [Gianpietro Marceddu], già campione mondiale di thai boxe; l'imbattuto emergente peso superwelter aretino [Orlando Fiordigiglio]; e il talentuoso peso medio bolognese [Simone Rotolo], già sfidante al titolo europeo e prossimo a dare di nuovo l'assalto alla corona continentale della sua categoria.
di Ezio Alessio Gensini
Fonte: www.dazebaonews.it/sport/boxe/item/6300-boxe-nuova-sfida-tra-leonard-bundu-e-daniele-petrucci
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