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DA CHAVEZ JR vs MANFREDO JR A GRANT vs BOTHA

21/11/2011 - 13.04.54

 

 

 

CHAVEZ Jr TRAVOLGE MANFREDO Jr

La settimana passata è stata archiviata con la vittoria di [Julio Cesar Chavez Jr], il “figlio della leggenda”, come alcuni amano definire il figlio del grande [Julio Cesar Chavez], pluricampione mondiale, sul ring della Reliant Arena di Houston in Texas.
Nella notte di sabato 19 novembre Chavez Jr ha difeso per la prima volta la sua cintura WBC dei pesi medi contro [Peter Manfredo Jr], etichettato col nomignolo di “Pride of Providence”, ossia l’orgoglio di Providence, sua città e capitale del piccolo Stato americano di Rhode Islands.

chavez jr

La freschezza atletica del 25enne messicano ha dettato le regole del confronto, alle quali il 30enne Manfredo Jr non è riuscito ad adeguarsi.
Le modalità messe in campo hanno esaltato la prestazione del campione che è stato al comando dalle prime battute.
La velocità di Chavez Jr ha messo in difficoltà il pur bravo sfidante al punto che l’arbitro Laurence Cole ha dovuto fermare il match ad 1:52 della quinta ripresa, quando lo statunitense è apparso troppo esposto ai colpi dell’indomito campione.
Manfredo Jr, 37-7-0 (20), è rimasto in piedi senza dare segni di cedimento nonostante l’incalzare pericoloso del suo avversario.
Chavez Jr, 44-0-1-1 NC (31), nella rituale conferenza stampa seguita al combattimento ha dichiarato di non temere alcun avversario e che vuole affrontare chiunque, con evidenti accenni all’argentino Sergio Martinez ed al connazionale “Canelo” [Sal Alvarez].
 
Altri campioni mondiali dei pesi medi sono: [Sergio Martinez] (WBC Diamante), [Felix Sturm] (WBA Super Champ), [Gennady Golovkin] (WBA regolare), [Hassan N. N’Jikam] (WBA interim), [Daniel Geale] (IBF) e [Dimitry Pirog] (WBO).
 
 
L’ex campione IBF dei pesi welter, il ghanese [Joshua Clottey], ha fatto ritorno sul ring con un trionfale successo a spese del 33enne texano [Calvin Green], 21-7-1 (13).
Il 34enne Clottey, sconfitto ai punti nei due precedenti combattimenti da [Miguel Angel Cotto] e [Manny Pacquiao], entrambi per il titolo WBO delle 147 libbre, si è imposto per knockout tecnico ad 1:56 del secondo round su intervento dell’arbitro Gary Simons.
Il 34enne Clottey, 36-4-0-1 NC (21), confida nel promoter Bob Arum per giocarsi ancora una volta la carta mondiale.
 
 
Un po’ più a sud, nel Gimnasio German Evers di Mazatlan, nello Stato messicano di Sinaloa, un altro messicano ha vestito la cintura WBA interim dei pesi minimosca.
Il 22enne [Jose Rodriguez] ha conquistato il vacante titolo mondiale, anche se versione “interim”, superando il thailandese [Nethra Sasiprapa] con decisione unanime decisa al termine delle 12 riprese dirette dall’arbitro Russell Mora. Qusti i cartellini: 114-111, 114-112 e 113-111.
 
 
 
In alcuni frangenti del match il comportamento dei due pugili è andato oltre le regole. L’accorto referee non si è lasciato sfuggire le occasioni per sanzionare le scorrettezze prodotte. Ha richiamato Sasiprapa nella prima ripresa per colpi bassi, comminandogli il richiamo ufficiale. Ha fatto lo stesso per Rodriguez nel sesto tempo. Si è ripetuto per il thailandese nella settima tornata.
Dopo questa vittoria anche Mazatlan può vantare un campione iridato.
“Torito” Rodriguez ha lasciato il quadrato da imbattuto con 28 vittorie (10 prima del limite).
Il 29enne Sasiprapa, che già nel 2007 aveva tentato la conquista del titolo WBA dei pesi minimosca rimanendo inchiodato nell’ottavo round dall’argentino [Juan Carlos Reveco], ha scritto la sua sconfitta numero 2 a fronte di 27 successi (13 prima del limite).
 
 
Ancora nello Stato messicano di Sinaloa, a Los Mochis, culla di [Fernando Montiel], tre volte campione del mondo, si è disputato il match per il vacante cinturone WBC Silver dei pesi supergallo che ha visto il trionfo del “Vikingo” [Victor Terrazas].

 
 
Terrazas, 28enne di Jalisco, dello Stato messicano di Gauadajara, si è preso il privilegio di sconfiggere il locale “Kochulito” Montiel con decisione unanime al termine di 12 assalti.
Terrazas, nello stadio Centenario di Los Mochis ha osato addirittura mettere al tappeto il glorioso avversario. Con un destro preciso ha impresso la sua superiorità sul più quotato opponente.
La continua pressione mostrata da Terrezas lo ha posto in avanguardia rispetto a Montiel. Al termine del confronto il verdetto è stato unanime con 115-112, 115-113 e 114-113.
Terrazas, 32-2-1 (18), ha raccolto il settimo successo da quando è stato fermato in nove riprese dall’inglese [Rendall Munroe] nella semifinale WBC dell’anno scorso.
Prima di questo grande risultato aveva tolto dal suo cammino il venezuelano [Nehomar Cermeno], ex campione WBA interim dei pesi gallo.
Il 32enne Montiel, 46-4-2 (36), dovrà ridisegnarsi un nuovo futuro a livello internazionale.
 
 
Molto più lontano, nel continente Africano, la World Boxing Federation ha affermato la propria presenza nel planetario pugilistico con cinque campionati del mondo, spaziando dalla più pesante in assoluto a quella dei pesi gallo.
Nel Monte Casino di Johannesburg nello Stato sudafricano di Gauteng, l’assegnazione delle vacanti cinture ha riservato una sgradita sorpresa ai sudafricani per il risultato scritto nella massima divisione di peso.
Infatti [Frans Botha], il 43enne sudafricano soprannominato “The White Buffalo”, è finito knockout sotto le pesanti bordate del 39enne statunitense “Big” [Mike Grant]. A 2:23 della dodicesima ripresa l’arbitro Ingo Barrabas ha decretato l’out contro l’abbattuto “bufalo bianco”. Un dirompente diretto desto dello statunitense ha determinato il crollo fatale del sudafricano, deciso a scambiare colpi quando la stanchezza lo aveva ormai sopraffatto.
 
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Fino a quel momento Grant stava conducendo sull’avversario, anche se il match era stato avaro di emozioni. Infatti i giudici gli avevano concesso un vantaggio ragguardevole sul sudafricano con 108-101 di Rassie Erasmus, 107-102 di Glenn Feldman e 106-103 di Des Bloyd.

iol spt nov20 Botha

Grant, dopo undici anni dalla distruzione in due tempi sofferta per i pugni dell’inglese [Lennox Lewis], quando lo sfidò per cinture WBC,IBF ed IBO, ha conquistato la prima cintura con la scritta “world champion”. In quella occasione Grant si presento da imbattuto. Ora possiede il record di 48-4-0 (36).
Botha, vittima di Lewis appena dopo Grant e già possessore del titolo WBFederation fino alla sconfitta in otto tempi contro [Evander Holyfield], ha sommato il record di 48-7-3 (29).
 
La vacante cintura WBFederation dei pesi massimi-leggeri è andato al congolese [Ilunga Makabu] che ha vinto per knockout tecnico a 2:54 dell’undicesima ripresa sul più quotato brasiliano [Pedro Otas], 23-2-0 (19).
Makabu, 10-1-0 (10), vive stabilmente in Sud Africa dove è passato professionista, perdendo nel primo round il match del debutto, dal 2008.
 
Il vacante titolo WBFederation dei pesi superleggeri, contesa tra due sudafricani, è stata riconosciuta al 33enne [Ali Funeka] a spese del mancino 34enne [Zolani Marali].
Il verdetto ai punti in 12 riprese è stato determinato da una decisione divisa: 116-112 e 15-111 per Funeka, 115-112 per Marali.
Sia Funeka, 31-3-3 (25), che Marali, 21-4-0 (13), hanno un trascorso internazionale di primo piano ed il risultato del loro confronto lascia sperare per una rivincita bene accetta.
 
La vacante cintura WBFederation dei pesi superpiuma è andata al qualificato [Malcolm Klassen] che ha surclassato il 26enne americano di origine messicana [Daniel Lomeli], 21-3-0 (11), sulla distanza delle 12 riprese. L’unanime verdetto è stato annunciato con questi cartellini: 118-110, 117-111 e 115-113.
Il 29enne Klassen, 25-5-2 (15), dopo il titolo nazionale è stato due volte campione IBF delle 130 libbre.
 
Al limite dei pesi gallo il nuovo campione WBFederation porta il nome di [Lubabalo Msuthu],  preferito al filippino [Dennis Tubieron].
Con verdetto deciso ai punti sulle 12 riprese il 28enne mancino sudafricano Msuthu, 13-2-1 (10), ha tolto l’imbattibilità al 21enne Tubieron, 12-1-1 (4), fregiandosi del titolo di campione.
 
Il lungo programma è stato aperto dall’assegnazione del vacante titolo World Boxing Federation All-African dei pesi welter che ha visto impegnati i sudafricani [Mthobisi Buthelezi] e [Gerald Nekhubvi].
Il più esperto Buthelezi, 11-1-0 (7), ha confermato la sua dote di demolitore. L’arbitro ha fermato Nekhubvi, 5-1-1 (1), a 2:49 del settimo round.
 
Primiano Michele Schiavone