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QUANDO MOORE E MAXIM SI AFFRONTARONO PER LA TERZA VOLTA
27/01/2012 - 8.36.08
27 gennaio 1954: terzo match fra Moore e Maximdi Alfredo Bruno Il 27 gennaio del 1954 all’Orange Bowl di Miami erano di fronte per la terza volta [Archie Moore] e [Joey Maxim].
I due si contendevano il titolo mondiale dei mediomassimi e parliamo di due dei più grandi campioni che questa categoria abbia avuto. Entrambi arrivarono a battersi per il titolo quando avevano già alle spalle una lunga attività.
Giuseppe Berardinelli, origini abruzzesi, cambiò nome e cognome in Joey Maxim, dove Maxim derivava dal nome di una mitragliatrice che venne usata in guerra.
Joey possedeva una grande tecnica e all’improvviso partiva con serie così veloci da sembrare una mitragliatrice.
In precedenza non era stato certo fortunato visto che aveva trovato sul suo cammino un fuoriclasse come [Ezzard Charles].
Poi Charles passò nei massimi dove divenne campione e Maxim finalmente nel 1950 ebbe la sua chance liquidando l’inglese [Freddie Mills].
La fama di Maxim comunque sarà sempre legata alla sua vittoria prima del limite, l’unica subita, su [Sugar Ray Robinson] in un match epico.
Archie Moore si presentò nella prima sfida con Maxim all’età di 34 anni, anche se in molti giurano che la “Vecchia Mangusta” ne avesse qualcuno in più. Parliamo comunque di un grandissimo campione che ha scritto pagine leggendarie nella boxe.
Archie Moore vs Joey Maxim
Moore conquistò il titolo battendo Maxim e così fece anche nella rivincita, dove il suo successo non fu del tutto convincente. Fu così che venne organizzata la terza sfida tra i due.
Moore arrivò al terzo match con un record di 132 vittorie, 19 sconfitte e 8 pari.
Il pugile di colore, guardia aperta, faceva leva su un sinistro veloce quanto potente come dimostra la quantità di avversari finita a gambe levate.
Tutti pregustavano un grande combattimento, ma non fu così. Moore fece il suo match, ma chi mancò all’appello fu un Maxim apatico, senza idee.
Moore dominò fin dal primo round e anzi all’ottavo si tolse la soddisfazione di inviare al tappeto l’avversario con un perfetto gancio sinistro. Il match proseguì senza storia e all’undicesimo una bella serie di Moore costrinse Maxim ad ascoltare il secondo conteggio, che arrivò quasi al limite su un pugile rialzatosi traballante.
Forse Moore, ormai al sicuro, non infierì sull’avversario, che potè udire il suono dell’ultimo gong ricevendo una scafetta in segno di rispetto.
Questo incontro dimostrò che per Maxim era iniziato un precoce “viale del tramonto”, come dimostreranno i successivi incontri costellati di sconfitte fino al suo ritiro avvenuto nel 1958.
Non fu così invece per Archie Moore: la sua vittoria su Maxim, ma soprattutto il suo dominio nei mediomassimi, furono il lasciapassare per la famosa sfida con [Rocky Marciano] nei massimi. Moore combatterà ancora fino al 1963.
Il tempo non sembrava avere intaccato la sua classe e la sua potenza, molti giovani furono costretti ad inchinarsi di fronte a lui.
Una curiosità lega questi due campioni con l’Italia. Entrambi vi hanno disputato un incontro perdendolo: Joey Maxim fu sconfitto da "Mino" [Giacomo Bozzano] a Milano nel 1958 e Archie Moore fu battuto da [Giulio Rinaldi] a Roma nel 1961.
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