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ERITTU HA SALDI PROPOSITI DI RIENTRO

11/02/2012 - 15.20.31

 

Salvatore Erittu si apre e parla del passato e dei disegni futuri

di Giuseppe Giallara

[Salvatore Erittu] (21-0-0) sta per rientrare sul quadrato dopo la sconfitta prima del limite subìta contro il romeno [Giulian Ilie] (18-4-2) il 16 settembre dello scorso anno ad Arzachena, in Sardegna. Il match era valido per il vacante titolo Inter-Continental IBF dei cruiser.

Erittu in azione con il sinistro / foto Giuseppe Giallara

L'ex campione italiano e del Mediterraneo IBO e IBF, smaltita la delusione per la prima sconfitta della sua carriera a torso nudo, ricomincerà da sfidante al tricolore dei massimi leggeri che attualmente è in possesso del siracusano [Vincenzo Rossitto] (41-7-2).
Prima, ovviamente, sosterrà un match di rientro per riprendere confidenza con il ring.
Rossitto dovrebbe lasciare vacante la corona per contendere il titolo dell'Unione Europea al finlandese [Juho Haapoja] del quale è lo sfidante ufficiale.
Nel caso, Erittu affronterà il challenger supplente, ossia il reggino [Francesco Versaci] (18-1-0).
Il fighter di Porto Torres in forza al “Boxing Professional Team” non sembra avere preferenze nei confronti dell'uno o dell'altro pugile.
 “Non importa chi sarà il mio avversario, – fa presente – voglio ritornare alla vittoria e riconquistare il titolo italiano. Nel match con Ilie ho commesso degli errori, e il mio avversario è stato bravo ad approfittarne. Volevo fargli sentire la potenza dei miei colpi e invece alla seconda ripresa mi sono lasciato sorprendere da un gancio destro che mi ha spento le luci. Mi servirà di esperienza per il futuro.”.
E dopo il match tricolore?
“Chiederò che mi facciano incontrare nuovamente Ilie. Voglio affrontarlo di nuovo non perché ritengo che il pugile romeno sia meno bravo di me, ma perché voglio mettere alla prova me stesso. Contro di lui ho perso senza avere avuto il tempo di lottare, per cui sono curioso di vedere come andrà a finire se potrò esprimermi al meglio delle mie possibilità.”
In che cosa pensa che la sua boxe debba migliorare?
“Innanzitutto devo badare a tenere il sinistro più alto, e poi devo affidarmi all'elasticità e alla mobilità senza cercare troppo il colpo duro. Sono errori che  cercherò di non ripetere.”
E i malanni fisici?
“Per fortuna li ho superati. Ho avuto un problema di aritmia cardiaca che mi ha tenuto un anno fermo. Adesso che ho nuovamente la salute, dopo quello che ho passato, provo una sensazione di gioia e non vedo l'ora di ricominciare. Nella preparazione sono seguito da uno staff tecnico qualificato. Oltre ai miei insegnanti Alberto e Gianni Mura, ho come preparatore atletico il campione di triathlon Fabrizio Baralla. Presto ritornerò anche a Parma dal maestro Maurizio Zenoni, dove potrò allenarmi con Giacobbe Fragomeni, il campione italiano Matteo Modugno e altri bravi professionisti. Io credo nel lavoro di squadra che permette di avere dei risultati; da soli non si va molto lontano.”
E lei lontano ci vuole andare...
“Ci proverò. Se tutto andrà per il meglio, farò un pensierino anche alla chance europea, poiché il mio sogno è quello di riuscire a lasciare una traccia nella boxe sarda e nazionale. Ho 31 anni; oggi per un pugile non sono molti. Prima di appendere i guantoni al chiodo cercherò di ottenere quanto più possibile. Vorrei anche riuscire a trovare un'occupazione stabile che mi consenta di fare il professionista con una certa serenità. Un pugile fa i sacrifici in palestra, ma ha anche una famiglia cui pensare e deve lavorare per vivere.”

Giuseppe Giallara