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KLITSCHKO ANNIENTA MORMECK

04/03/2012 - 12.29.27

 

 

WLADIMIR KLITSCHKO DISTRUGGE JEAN-MARC MORMECK

L’ucraino domina un confronto senza storia

L’ucraino Wladimir Klitschko, attuale campione del mondo in possesso del maggior numero di cinture, ha messo in palio i suoi allori contro il francese Jean-Marc Mormeck, ex mediomassimo diventato campione WBA e WBC dei pesi massimi-leggeri, che ha tentato inutilmente di toccare la vetta più alta della massima divisione di peso.

La notte del 3 marzo nella Esprit Arena di Düsseldorf in Germania, terra di adozione sportiva dell’ucraino, alla presenza di oltre 50mila spettatori paganti, il campione ha faticato poco per imporsi allo sfidante di turno.

Wladimir Klitschko, prossimo a compiere 36 anni, ha usato il suo lungo sinistro per offendere e tenere a bada il più piccolo francese.
L’ucraino con la sua guardia troppo bassa ha trovato posto al centro del quadrato per imporre la sua azione. Il suo avversario ha saputo muoversi sul tronco con la guardia ermetica nel tentativo di limitare i danni, ma ha portato pochissimi colpi. Si sono visti alcuni ganci fuori misura scagliati dal francese a corta distanza. Mormeck non ha saputo costruire un’azione degna di questo nome.
Mentre il campione ha messo in pratica una tattica tesa a disturbare il suo avversario, lo sfidante è apparso senza alcuna strategia.
Klitschko scagliava il sinistro e con la stessa mano portava il francese fuori misura, avvicinandolo ed abbassandolo per evitargli qualsiasi rezione.
Il match è stato un monologo dell’ucraino. Già nel seconto tempo Klitschko ha fatto toccare il tappeto a Mormeck con un lungo diretto destro. Dopo il conteggio mancava, quando ancora un minuto alla fine della ripresa, il campione non ha voluto infierire con la consapevolezza di avere l’avversario in pugno.
La terza ripresa è stata recitata dai due protagonisti con la stessa condotta, senza punte di spettacolarità. Sul finire i due sono caracollati sulla stuoia perché avvinghiati ma instabili.
Nel quarto round l’ucraino dominava ampiamente dalla vetta della sua torre, usando tutta la maestria che il suo avversario gli permetteva. Poi ha trovato il varco per toccare con una veloce combinazione di diretti sinistro-destro doppiati da un gancio sinistro ed il francese è ripiombato sul tappeto.
Mormeck si è fatto trovare in piedi all’otto pronunciato dall’arbitro portoricano Luis Pabon ma è stato fermato perché malfermo.
Wladimir Klitschko ha riportato la vittoria numero 57 (50 prima del limite) contro 3 sconfitte.
Mormeck, che compirà 40 anni il prossimo giungo, si è inchinato alla superiorità di un suo avversario per la quinta volta a fronte di 36 successi (22 prima del limite).
Nella conferenza stampa del dopo-match Klitschko, con in mano le cinture WBA super-champ, WBO, IBF ed IBO, ha dichiarato la sua disponibilità ad afforntare avversari come Tyson Fury (17-0-0, 12 KO), David Price (12-0-0, 10 KO), Alexander Povetkin (24-0-0, 16 KO), Seth Mitchell (24-0-1, 18 KO) and Chris Arreola (35-2-0, 30 KO).
 

AFOLABI CAMPIONE WBO INTERIM

Il campionato del mondo dei pesi massimi è stato preceduto da una sfida valida per il vacante titolo WBO interim dei pesi massimi-leggeri, accordato in attesa di conoscere le intenzioni del campione, il tedesco Marco Huck, recente avversario del russo Alexander Povetkin per la cintura WBA dei pesi massimi. Se Huck confermerà l’intento di rimanere nella massima divisione di peso abbandonando la cintura WBO, la corona interim assumerà la validità universale per l’organismo portoricano.
A contendersi questo importante primato cono stati chiamati il britannico Ola Afolari, a pochi giorni dal suo 32mo compleanno, ed il russo Valery Brudov, 35 anni compiuti.
 
 
La palma della vittoria è andata al coloured inglese per knockou tecnico nel quinto round. Afolabi è stato capace di imporre la sua boxe più efficace ed ha obbligato il suo avversario a due cadute, nella terza e quinta ripresa, non condedendogli scampo fino allo stop deciso dall’arbitro Gino Rodriguez.
Afolabi, cresciuto professionalmente negli Stati Uniti e già sfidante per il campionato WBO delle 200 libbre contro Marco Huck, ha registrato la vittoria numero 19 (9 prima del limite) contro 2 sconfitte e 3 parità.
Brudov, sempre sconfitto nei suoi 4 combattimenti mondiali, vanta 39 successi (28 prima del limite).
 
Il peso massimo Alexander Ustinov, bielorusso di 35 anni, ha voluto dimostrare all’ampia platea che è pronto per una sfida mondiale con un’autorevole prestazione contro Kertson Manswell, coetaneo di Trinidad e Tobago.
L’invitto Ustinov, 26-0-0 (20), ha piegato Manswell, 20-5-0 (15), per knockout tecnico nel terzo round.
 
 Primiano Michele Schiavone
 

Facile difesa per Klitschko

Dusseldorf 3.3.2012- Alla Esprit Arena Jean Marc Mormeck (+ 36, – 5) in sede di presentazione era il solo che giustificava la sua validità nell’affrontare un campione del calibro di Wladimir Klitschko (+ 57, – 3) per il mondiale dei massimi (WBA, WBO, IBF, IBO). I dubbi apparsi lampanti alla vigilia si sono rivelati azzeccati. Peso, altezza, allungo, età, potenza erano tutti dalla parte dell’ukraino. Il match ha avuto l’epilogo alla quarta ripresa quando l’arbitro Luis Pabon interrompeva il conteggio per decretare il successo del campione per kot. Del combattimento c’è poco da dire perché è stato a senso unico fin dall’inizio dove un terrorizzato Mormeck ha fatto la sua magra figura. Quando si disputano match del genere viene sempre a galla la polemica della proliferazione delle sigle.

Diciamo subito che è l’ accoppiamento quello che fa la sigla e non viceversa. C’è un discorso organizzativo e remunerativo per i vari pugili e questo avviene solo quando c’è un titolo in palio. Oggi non esiste quasi più il match valido sulle 10 riprese, ci deve essere in palio un titolo per giustificarlo. Se poi si vuol trasformare tutto in polemica diciamo subito che anche mondiali del passato con una o due sigle hanno avuto lo svolgimento tra un campione e uno sfidante sui generis. Nei massimi non sono sfuggiti a questa regola grandi campioni come Joe Louis, Mouhamed Alì, Larry Holmes, Floyd Patterson, Ezzard Charles che hanno difeso il loro titolo dall’assalto di pseudo sfidanti. Non una regola ma è avvenuto. Su tutti mi piace ricordare una difesa di Floyd Patterson nel 1957 che affrontò Pete Rademacher e vinse per ko alla sesta ripresa. Ebbene questo Rademacher contro Patterson fece il suo esordio da professionista, giustificato solo dal fatto di aver vinto le Olimpiadi nel 1956. Ma non finì lì perché come secondo match il malcapitato Rademacher affrontò subito dopo Zora Folley, classificato tra i primi cinque al mondo, finendo ko in quattro riprese. Io parlo solo di pesi massimi, ma se un giorno dovessimo posare lo sguardo anche sulle altre categorie, ne uscirebbero delle belle anche senza le proliferazioni. 

Fonte:  www.2out.it/03/facile-difesa-per-klitschko/