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A ROMA È TORNATA AD ORGANIZZARE L'AUDACE
07/05/2012 - 18.55.53
Bella serata dell’Audace: Ranaldi impressionadi Alfredo Bruno
Torna ad organizzare l’Audace e lo fa in un impianto nuovo e interessante, pugilisticamente parlando, come può essere definito il Tendone di Viale Tor di Quinto 57/B. Nonostante il tempo piovoso e la concomitanza con il calcio la riunione ha registrato il tutto esaurito, oppure posti in piedi, se preferite. Un bel programma corposo che comprende gli junior per arrivare agli Elite I serie, ha accompagnato la bella manifestazione.
Il primo gong suona per Costantino Spada e Ionut Danaila: due quindicenni che mettono in luce un pugilato pulito con colpi precisi, bene in linea anche come impostazione difensiva. Un match piacevole che vede assegnare la vittoria a Danaila, apparso più continuo e incisivo nell’ultima frazione del match.
Ionut Danaila vince su Costantino Spada
È la volta di Paliotti e Benedetti, altri due junior alle prime armi. I due ragazzi ce la mettono tutta disputando tre riprese equilibrate con verdetto assegnato a Paliotti più preciso. Esordio per Marconicchio, allievo di Gabriele Venturini, di fronte a Travisano. Il match si rivela subito interessante con Marconicchio, guardia raccolta, che cerca di imporre la sua aggressività all’avversario che lo frena con i diretti. Il pugile dell’ Audace aumenta il ritmo, ma soprattutto trova la strada con colpi al corpo che costringono alla difensiva l’ avversario e fanno numero per ottenere il verdetto.
È la volta di un altro pugile dell’Audace: Cucugliato affronta Iolli, che sembra avere le sue stesse caratteristiche. Si tratta di due longilinei bene impostati. Il match però si ferma a metà strada nel secondo round per un infortunio alla spalla di Cucugliato, che costringe il medico a intervenire. Macci Roman non utilizza il suo maggiore allungo su De Paolis, che lo costringe sulla difensiva, provando a replicare solo nel terzo round, quando ormai è troppo tardi.
Mazzotta contro Cortesi mette subito sul piatto della bilancia la sua potenza e aggressività, sebbene il suo avversario lo tenga a bada soprattutto con colpi d’incontro. Mazzotta è un rullo compressore non facile da contenere, anche se termina il match un po’ in affanno ma da vincitore.
Francesco Lomasto se la vede con l’abruzzese Ranalli, che ha all’angolo l’ex campione Caioni. L’allievo di D’Alessandro parte subito in quarta per imporre la sua maggiore potenza. Ranalli lo contiene con colpi d’incontro. Nel terzo round Lomasto accentua il ritmo e a Ranalli non rimane altro che difendersi incassando qualche duro colpo anche al corpo.
È la volta di un altro Lomasto, per la precisione Vincenzo, a salire sul ring per affrontare un beniamino dell’Audace come El Harraz. Quest’ultimo passa sotto il maggiore allungo dell’avversario per portare colpi al corpo e al volto. Lomasto, in guardia destra, cerca di imporre la sua maggiore potenza, ma El Harraz gli impone la corta distanza e lo blocca nelle intenzioni. La tattica intelligente di El Harraz ottiene la vittoria.
Khalil El Harraz vincitore di Vincenzo Lomasto
Finalmente si arriva al match clou della giornata con la sfida tra Ranaldi, allievo di Di Gianfrancesco, e l’abruzzese Di Giacomo. Ranaldi parte bene con un preciso e secco uno-due. Non si ferma certo lì l’azione di Ranaldi che mette con efficacia sulla bilancia il suo maggiore allungo, ma soprattutto la sua velocità e scelta di tempo. Di Giacomo cerca di chiudere alle corde l’avversario, che dimostra, da pugile completo qual è, di sapersi districare anche in quel frangente. Ranaldi mantiene un ritmo elevato e Di Giacomo deve incassare colpi duri fino alla fine con verdetto senza appello a favore dell’allievo di Di Gianfrancesco.
Tra Gavrilita e Melillo, due longilinei, la strada scelta è quella della corta distanza e del corpo a corpo. Match a tratti confuso con vittoria di Melillo, apparso più preciso.
Chiudono la serata due pesi massimi. Barsotti, fisico scultoreo, incrocia con il destro Vinciguerra, che lo attacca: è un colpo preciso e l’arbitro giustamente scandisce il conteggio. Vinciguerra riprende comunque bene e mantiene l’iniziativa su Barsotti, più propenso a colpire d’incontro che ad attaccare. Il finale del pugile di Cassino è in crescendo e Barsotti è costretto a incassare qualche duro colpo oltre al verdetto contrario.
È la chiusura di una bella serata che ha visto tra gli ospiti Antonio del Greco, vicepresidente della Federazione, e Marcello Stella, Consigliere Federale. C’è stato pure un intervallo musicale con danza del ventre ad allietare la serata, che costituisce decisamente un round favorevole all’Audace di Venturini.
RISULTATI
Kg. 75
Valerio Ranaldi (Italian Boxing Academy) b. Matteo Di Giacomo (Abruzzo).
Kg. 64
Francesco Lomasto (Phoenix Gym) b. Alessandro Ranalli (Abruzzo).
Kg. 75
Simone Melillo (Phoenix Gym) b. Vladimir Gavrilita (Audace).
Kg. 69
Khalil El Harraz (Audace) b. Vincenzo Lomasto ( Phoenix Gym).
Kg. 69
Marco De Paolis (Phoenix Gym) b. Yifru Macci Roman (Roma Tricolore).
Kg. 50
Ionut Danaila (Phoenix Gym) b. Costantino Spada (Roma Tricolore). Junior
Kg. 75
Daniele Paliotti (Fortitudo Boxe Roma) b. Alessio Benedetti (Sordini Boxe). Junior
Kg. 91
Virginio Vinciguerra (Training Boxe) b. Nicolò Barsotti (MMA Boxing Center).
Kg. 75
Alessio Mazzotta (Audace) b. Daniele Cortesi (Italian Boxing Academy).
Kg. 69
Jhun Carlo Marconicchio (Audace) b. Giovanni Travisano (Training Boxe).
Kg. 75
Andrea Cucugliato (Audace) b. Salvatore Iolli ( Training Boxe) rsci 2.
Commissario di Riunione: Lorenzo Casentini.
Arbitri/Giudici: Massimiliano Bianco, Roberto Scali, Raffaele Derasmo, Francesco Ramacciotti.
Medico: dott. Oreste Candelori
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