di Gabriele Fradeani

 

Ancona - Conclusi i campionati regionali terza serie marchigiani con una affluenza di partecipanti record per la nostra regione. 64 gli atleti che hanno costretto ad organizzare ben quattro giornate: le prime due a Collemarino per l’organizzazione della Pugilistica Dorica, la terza a Porto San Giorgio siglata dalla Nike di Fermo e la quarta a Macerata edita della locale Accademia Pugilistica.

Un record quantitativo dicevamo ma anche un indice di qualità veramente notevole. Cinque le categorie interessate: 60, 64, 69,75 ed 81 kg.

Nei 60 kg il titolo è andato a Gianmarco Campanari della Boxe Castelfidardo che non ha avuto avversari in finale per il forfait per motivi di salute dell’altro finalista Martinelli della Acc. Maceratese. Un vero peccato perché il combattimento si preannunciava equilibrato.

Nei 64 kg il titolo è andato al sanbenedettese Lis Kamil della Boxe Kaflot che ha avito la meglio in finale contro Marco Grilli della Nike di Fermo. E’ un atleta che adopera colpi lunghi e diritti, deciso e ben preparato che va tenuto d’occhio per le sue buone possibilità

Nei 69 kg la vittoria è andata a Jacopo Monaldi della Audax Boxe, anche lui molto promettente.

Nei 75 kg si è aggiudicato il titolo Francesco Morichetti della Accademia Maceratese. Ha battuto in finale Di Giacinto Simone della Olimpia. Il ragazzo boxa veramente bene ed è una sicura promessa.

Negli 81 kg Stefano Casci Ceccacci della Body Harmony ha vinto tutti i matches prima del limite dimostrando una potenza non comune anche se ancora grezza ma non poteva essere altrimenti in un giovane all’esordio.

Due le note salienti di questi campionati unitamente al fatto della grossa partecipazione: i titoli siano andati a pugili di società di relativamente nuova costituzione o non di grossa caratura il che dimostra come queste si stiano muovendo veramente bene e si stiano impegnando sulle nuove leve. La qualità espressa che porta soprattutto i nomi di Casci Ceccacci, in primis, e di Morichetti e Kamil. Tutti elementi di cui sentiremo parlare in prosieguo e non solo in regione.

 

Fonte:  Alfredo Bruno