Notizie
TROTTA E PISANTI, RIMANDATI
12/05/2012 - 9.35.06
IL PARI TECNICO LASCIA VACANTE LA CINTURA ITALIANA DEI PESI PIUMAIeri sera a Cisterna di Latina il campionato italiano dei pesi piuma, valido per l’assegnazione della sua titolarità, è rimasto vacante dopo che i due co-sfidanti Mario Pisanti e Fabrizio Trotta sono stati accomunati dal verdetto di parità tecnica. Il risultato è stato deciso dall’arbitro all’inizio della sesta ripresa quando il medico ha ritenuto di non concedere a Trotta l’autorizzazione di proseguire il match per un vistoso taglio sotto l’arcata sopracciliare dell’occhio sinistro.
L’arbitro ha deciso la lettura dei cartellini per la proclamazione dei verdetti e la disarmonia dei tre giudici nella valutazione del confronto ha sentenziato il pareggio. Fino alla quinta ripresa un giudice aveva riportato il vantaggio per Pisanti con 59-57. Un altro concedeva il beneficio a Trotta con 58-57. Il terzo ha messo tutti d’accordo con il salomonico 57-57. Fabrizio Trotta e Mario Pisanti ritratti sereni dopo le operazioni di peso Il combattimento è stato di basso livello agonistico. Il massimo grado dei due protagonisti si è espresso attraverso l’uso di scorrettezze, propinate per la continua imprecisione.
Di pugilato si è visto ben poco mentre sono apparsi molti vizi a detrimento dello spettacolo pugilistico.
La prima ripresa è iniziata con Trotta, kg 57.100, che guadagna il centro del quadrato con l’intenzione di controllare il match. Il suo proposito non viene accompagnato da azioni. Infatti l’abruzzese continua ad andare avanti senza allungare le braccia per offendere. Il mancino Pisanti, kg 56.500, usa abilmente le gambe per tenersi alla larga dal suo avversario, percorrendo velocemente il perimetro del quadrato. Il laziale inizia ad infilare i colpi con attacchi repentini. Poi arretra immediatamente per portarsi al riparo dai colpi avversari. Sul finire del round Trotta attacca con determinazione e Pisanti si affida alla sua agilità per eludere i danni. A quel punto il confronto diventa confusionario ed i due pugili cadono sulla stuoia.
Il secondo tempo inizia come quello precedente con Trotta, EBU # 14 superpiuma, che si muove dal centro del ring ed impone al suo avversario di spostarsi lungo le corde. Pisanti parte con improvvisi guizzi e dopo aver colpito si avvicina all’abruzzese per evitargli le repliche. La pressione del lazione degenera il confronto in una rissa. La costante della disputa non è la scuola pugilistica ma un convulso movimento di corpi che annichiliscono lo sport che i due vorrebbero interpretare.
Nella terza frazione la boxe cede alla lotta senza regole. La spasmodica e confusa voglia di sopraffazione porta i due pugili ad avvinghiarsi. Trotta viene catapultato sulle corde a finisce con il tronco fuori. Pisanti lo aggredisce, sordo all’invito dell’arbitro di interrompere il suo arrembaggio, rifilandogli un calcio destro tra le gambe. A quel punto scatta il richiamo ufficiale. L’abruzzese cerca di rifarsi con i pugni ma il suo opponente è ancora lesto a pedalare all’indietro. Pisanti si affida al sinistro, troppo isolato rispetto all’incalzare di Trotta, Quando la corta distanza viene imposta la rissa ritorna ad imperare. Pisanti cade al tappeto nella confusione della baruffa.
La quarta ripresa appare meno confusionaria con Trotta che incalza e Pisanti che manifesta qualche affanno a mantenere il ritmo elevato. L’abruzzese ha abbandonato il match impostato sulle intenzioni ed è passato ai fatti ma la voglia di strafare gli fa perdere lucidità. Molti suoi colpi finiscono a vuoto sugli spostamenti scomposti di Pisanti.
Trotta torna a rendersi pericoloso nella quinta tornata quando trova gli spazi per mettere a segno colpi pesanti alla cintura del laziale. Pisanti replica con il sinistro e l’abruzzese infila sequele di colpi al bersaglio grosso ed al capo. Il confronto torna sul piano della corta distanza dove si denotano nuovi isterismi.
Trotta aveva pronosticato la sua vittoria entro la quinta ripresa ma alla fine è tornato all’angolo con una ferita sanguinante. Il match è finito lì senza il risultato clamoroso preannunciato alla vigilia.
Il titolo italiano dei pesi piuma è rimasto vacante.
Il 32enne Trotta, già campione nazionale dei pesi supergallo, ha scritto sul suo record il pareggio numero 3 a fronte di 14 successi (4 anzitempo) e 7 sconfitte.
Il record del suo coetaneo Pisanti riporta ora 10 vittorie (5 prima del limite), 1 perdita ed 1 pareggio.
Primiano Michele Schiavone
|