La Campagnano Boxe nasce nell’anno 2009, da un gruppo di ragazzi che si riuniscono per dar vita ad una palestra di pugilato; pochi anni di duro lavoro da parte di tutti, coordinato da Valentino Tazza, tecnico della Federazione Pugilistica Italiana, ci ha permesso di veder realizzato il nostro vero sogno, una palestra di solo pugilato , tutta nostra. Oggi godiamo della partecipazione di più di 100 ragazzi di ogni fascia d’età; il tutto in una struttura idonea, un ottimo ambiente per poter perseguire le nostre ambizioni. Già da subito, alcuni elementi si sono distinti con il loro impegno, determinazione e capacità, realizzando i primi risultati positivi con un primo posto ai regionali, un secondo posto all’ interregionale, con la partecipazione ai campionati Italiani e ai Nazionali Universitari.

 

L’ ambizione non si ferma, punta nel confronto diretto “ sotto il profilo sportivo” anche con paesi confinanti che si sono sempre affermati in questa disciplina e che vantano una dignitosa storia. Al fine di arricchire le nostre esperienze in questo contesto nasce l’idea di un evento con un ring in piazza, al centro del paese.

 

ITALIA – SLOVENIA a Campagnano di Roma, il tutto organizzato dalla Campagnano Boxe, coordinata dal Comitato Regionale Lazio, con il finanziamento del Comune, della Regione e Società del luogo … con tanto di bandiere e banda musicale per l’inno italiano e sloveno. Sullo stesso ring presenteremo personalità come il Primo Cittadino del nostro paese, il presidente del Comitato Regionale Pugilato Lazio, e Nicola Cirelli, ex campione italiano e sfidante al titolo europeo nonché presidente della Campagnano Boxe.

 

L’evento che farà conoscere la nostra realtà anche oltre confine, ci permette di poter avvicinare due popoli, mantenendo alto il livello di sportività per cui la nostra disciplina si è sempre distinta; non ultimo far conoscere il pugilato con tutti i suoi valori, regole, sacrifici ed impegni, a coloro che sono all’oscuro o che non conoscono l’esistenza di questo splendido “mondo”. L’idea di una manifestazione di questo spessore ha come fine di poter permettere a chiunque, anche ai meno interessati di vedere e capire il pugilato.

 

 

Fonte: Alfredo Bruno