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MARAVILLA MARTINEZ RICONQUISTA IL TITOLO WBC

16/09/2012 - 17.01.16

 

L’argentino rischia nell’ultima ripresa ma si afferma

Il più grande peso medio argentino dopo [Carlos Monzon] è [Sergio Martinez], conosciuto con l’appellativo di “Maravilla”.
Il 37enne sudamericano ha confermato questa sua condizione dopo aver rifilato una lezione di boxe al messicano [Julio Cesar Chavez Jr], figlio della leggenda [Julio Cesar Chavez], giunto all’appuntamento di sabato scorso nel Thomas & Mack Center di Las Vegas, Nevada.
L’insegnamento di Martinez è durato tanto da fargli avere un ampio margine di vantaggio da parte dei tre giudici. Al termine delle 12 riprese dirette dall’arbitro Tony Weeks i giudizi finali sono stati i seguenti: due 118-109 espressi da Adalaide Byrd e Dave Moretti, un 117-110 formulato da Stanley Christodoulou. La vittoria ha riconsegnato a Martinez la cintura WBC dei pesi medi.
Nonostante la sconfitta, sono molte le qualità riconosciute al messicano. Riteniamo che i suoi requisiti di combattente lo terranno ancora al vertice del pianeta boxe.
Il largo vantaggio si è accorciato bruscamente nel corso dell’ultimo round quando l’argentino ha dovuto accusare un atterramento sotto la furia scatenata del messicano, alla disperata ricerca del colpo risolutore. Nelle due ultime frazioni del confronto Chavez Jr, consapevole che il risultato era ormai compromesso, ha cercato di realizzare una drammatica rimonta. Nel dodicesimo round è andato vicino al risultato sorprendente ma l’anima del guerriero Martinez si è ribellata e si opposta all’ingiustizia che si stava materializzando. L’argentino aveva dominato il confronto e, ad un passo dalla meta, non meritata quell’onta che si profilava all’orizzonte.
Il combattimento è iniziato con pochi scambi di colpi da parte dei due pugili. Il campione ha guadagnato il centro del quadrato ed è apparso più attivo dello sfidante, presentatosi con la guardia bassa ma in continuo movimento.
Nel secondo round l’argentino ha messo da parte ogni indugio ed ha iniziato ad attaccare il campione. La risposta non si è fatta attendere da parte del messicano che ha scambiato molti colpi al tronco.
Durante la ripresa seguente il mancino “Maravilla” ha sfoggiato un tremendo diretto destro doppiato dal gancio sinistro al tronco.
Nel quarto tempo l’argentino si è portato al centro del ring ed ha iniziato a dettar legge. Il messicano si è pericoloso con i ganci nei rari momenti in cui l’avversario si spostava lungo le corde.
La stasi del quinto round è stata caratterizzata dai destri lungi dello sfidante.
Le due seguenti frazioni sono apparse come un monologo del sudamericano. Il campione cercava di farsi valere con veloci serie ma l’impatto di Martinez era prorompente. Chavez Jr commetteva l’errore di mostrarsi troppo frontale ed esposto ai colpi dritti del pugnace sfidante.
Nell’ottavo round la confidenza dell’argentino ha messo a dura prova la resistenza del messicano, comunque sempre pronto alla lotta serrata, nonostante un fastidioso flusso di sangue dal naso.
Il nono tempo ha visto un Martinez molto abile in fase difensiva. Ha permesso al suo avversario di farsi avanti. L’insistenza dell’argentino gli ha procurato una ferita sulla palpebra destra.
La stanchezza si manifestata nella decima ripresa, fitta di interruzioni. Da segnalare uno scontro di teste ed un’ammonizione dell’arbitro all’argentino per colpo basso.
I colpi dritti di Martinez hanno scombinato la guardia frontale del messicano anche nel penultimo round.
L’emozione ha colto tutti nell’ultima frazione con Martinez sulla stuoia. Il pathos si è dissolto per l’esperienza e la capacità di sapersela cavare che l’argentino ha saputo trasferire nelle ultime fasi del combattimento.
Il ritrovato campione Martinez ha migliorato il suo palmares con 50 vittorie (28 prima del limite), 2 sconfitte e 2 verdetti di parità.
Il 26enne “Julito” Chavez Jr ha conosciuto il primo insuccesso dopo 46 trionfi (32 anzitempo), 1 pareggio ed 1 no-contest.
 
Primiano Michele Schiavone