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DIELI CEDE LA CINTURA EUROPEAN UNION

10/11/2012 - 11.05.09

 

Per Davide Dieli una sconfitta amara

di Alfredo Bruno

Celano, 10.11.2012 – Stavolta quel piccolo “miracolo” a cui ci aveva abituati [Davide Dieli] non si è avverato perché il francese [Sofiane Takoucht] gli ha soffiato , questa è la parola giusta, il titolo dell’ Unione Europea dei piuma. E’ stata una split decision, ma durante il match 1/gancio, come è definito il romano, è stato in due o tre occasioni ad un passo dalla soluzione clamorosa, dimostrando di essere degno del titolo ma soprattutto degno di entrare definitivamente nel ranking europeo che conta. Celano, famosa per le sue “Gole”, è tornata ad assaporare il gusto della grande boxe dopo 20 anni grazie alla “De Clemente Promozioni Sportive” e l’accoglienza per l’avvenimento è stata più che buona.
 
Davide Dieli dopo la sconfitta con Sofiena Takoucht  /  foto di Renata Romagnoli
 
Sofiane Takoucht (+ 25, - 2) iniziava il combattimento a spron battuto con la chiara intenzione di intimorire Davide Dieli (+ 11, - 3). Il diretto destro del francese è una spada, a cui si accompagna un sinistro pungente. Accetta lo scambio il romano ma il primo round è del francese, come pure il secondo anche se in qualche occasione il campione riesce ad accorciare la distanza per piazzare l’uno-due.
Nel terzo round Dieli pressa il francese, che dimostra di non gradire. Lo sfidante è sempre vigile e replica coi suoi diretti. Il round appartiene a Dieli che in un paio d’occasioni fa sentire la durezza del suo gancio destro. Il romano tiene l’iniziativa, ma Takoucht lo frena coi colpi dritti e riesce anche a chiuderlo in un occasione alle corde per scaricare una serie veloce.
Nel quinto round Dieli si scatena e il francese sembra meno lucido nel replicare alle belle serie che l’avversario gli porta. Non ci sono pause e i due pugili si alternano nel prendere il sopravvento, anche se Dieli appare più continuo.
Nel 7mo round Takoucht capisce che il match non sta prendendo una buona piega per lui e prende l’iniziativa di fronte ad un avversario che si concede una tregua. Takoucht inizia bene anche nel round seguente, ma traballa di fronte ad un Dieli scatenato che porta una rabbiosa serie. Il francese appare meno sicuro e perde il round. Nel nono round il romano dopo un inizio favorevole al francese riprende le redini del match prima con un’efficace serie, poi pressando lo sfidante, che è costretto a pedalare intorno al ring. Dieli deve recuperare ossigeno, ha speso molte energie per accorciare la distanza, mentre Takoucht sembra avere ben recuperato e i suoi colpi sono più precisi.
Nel penultimo round Dieli attacca, ma manca di lucidità al contrario del suo avversario, che in un’occasione sbarella ma si riprende subito e riesce a colpire il romano indietreggiando.
L’ultimo round ha tutta l’apparenza, visto l’andamento del match di essere quello decisivo. Il francese ha l’idee chiare, mentre Dieli combatte con il cuore. Il pubblico incita il nostro campione ma il francese sembra avere l’ultima parola anche in chiusura di questo round.
 
Sofiane Takoucht in attesa del verdetto  foto di Renata Romagnoli
 
Il verdetto è per split decisioni: Ernst Salzgeber vede Dieli vincitore con 116-114, mentre   Francisco Vazquez Marcos, e Predrag Aleksic assegnano il verdetto al francese rispettivamente per 115-113 e 116-113. Buona la direzione dell’arbitro svizzero Beat Hausamman, agevolato dalla grande correttezza dei due atleti. Supervisore EBU era Antonio Del Greco, Vicepresidente Vicario della Federazione Pugilistica Italiana. Davide Dieli durante l’intervista si dichiarava contento per la sua prova. E’ arrivato a Celano dopo un duro allenamento effettuato soprattutto con mancini del calibro di Marsili, Finiello, Lancia, Di Silvio. Era amareggiato per il verdetto che riteneva giusto fino ad un certo punto visto che per buona parte del match aveva tenuto lui l’iniziativa, e di questo i giudici avrebbero dovuto tenere conto.
 
Buono anche il contorno. [Giorgio Natalizi], 35 anni, ha incamerato il suo 15mo successo battendo nettamente ai punti in sei riprese il croato [Gordan Glisic], che in pratica ha replicato alla supremazia del nostro pugile solo nel finale, quando il match si è ravvivato, visto che fino a quel momento è stato un assolo del romano.
 
[Stefano Castellucci] riprendeva la via del ring dopo la sconfitta subita per il titolo europeo dei welter ad opera di [Leonard Bundu]. L’allievo di Armando De Clemente avrebbe dovuto incontrare [Ciro Ciano], che ha dato forfeit pochi giorni fa. Il sostituto era il romeno [Mugurel Sebe], sosia in piccolo di Wladimir Klitschko, un veterano che ha sempre combattuto in maniera dignitosa. Il successo di Castellucci è stato netto e il match è da valutare come un buon test per il nostro pugile che si è presentato da superwelter.

La vittoria di [Manuel Lancia] su [Luigi Mantegna], ottenuta ai punti sulle sei riprese, più che un test è apparso un ulteriore passo in avanti per l’allievo di Pino Fiori, che si affaccia nella sua categoria come uno degli elementi più interessanti.