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SUCCESSI DI DI KOLAJ, BUCCHERI, RICCI, LANCIA E RANALDI

16/03/2013 - 11.38.42

 

A Roma una bella serata senza Titoli e TV

di Alfredo Bruno

L’assenza di titoli in palio non ha certo influito per il successo di una bella serata, organizzata dalla BBT di Davide Buccioni. Il Palazzetto dell’impianto Sportivo del Tor di Quinto, dato dal Patron Massimo Testa, ha retto bene l’urto di un pubblico numeroso (posti in piedi in questo caso deve essere preso alla lettera) e appassionato. Un bello spot per la boxe e un segnale che questa disciplina, se ben indirizzata, entra facilmente nel cuore della gente.
 
La serata si è aperta con un match dilettantistico che ha visto di fronte Muratovich e Vallorani. Match condotto secondo canoni classici: Muratovich sempre all’attacco e Vallorani ben in linea, pronto ad evitare le sfuriate dell’avversario per poi piazzare colpi dritti d’incontro. Dopo una prima ripresa favorevole a Vallorani nelle altre due Muratovich ha accentuato la sua iniziativa, sempre ben contenuta dall’allievo di Angelucci. Il verdetto veniva assegnato a Muratovich, che veniva premiato per aver tenuto costantemente l’iniziativa.
 
[Valerio Ranaldi] è stato una piacevole sorpresa agli ultimi Assoluti, disputati a Roma. Il suo passaggio tra i pro era seguito con una certa curiosità. Il romano non ha certo deluso a differenza del suo avversario [Stelian Voicu], 35enne con il marchio della sconfitta. Dopo un’iniziale prudenza appena il romano ha forzato i tempi con un gancio destro in successione ad un sinistro si vedeva il romeno crollare platealmente al tappeto, quando si rialzava non era più in condizioni di continuare e l’arbitro Derasmo fermava il match. Logicamente l’allievo di Fiermonte e Di Gianfresco è da rivedere al più presto. Impossibile per ora giudicare pregi e difetti.
 
Per [Manuel Lancia] (+ 7, = 1) un’altra serata di lavoro duro e straordinario, perché questo [Michael Escobar] (+ 7, -5) non ha voluto saperne di interpretare il ruolo della vittima. Il nicaraguense ha tenuto all’erta il pugile di Setteville dal primo secondo fino alla fine. Lancia non aveva terreno fertile per piazzare le sue mazzate su un avversario sgusciante e furbo. Oltretutto dove non potevano i pugni Escobar faceva intervenire pericolosamente la testa, cosa che gli costava ben due richiami da parte dell’arbitro Ramacciotti. L’allievo di Fiori comunque risicava punto dopo punto su un avversario che in alcune occasioni lo anticipava facendo leva su una buona velocità. Nelle ultime due riprese, comunque, il massiccio lavoro al corpo e al volto dalla corta distanza coglieva i frutti per una nuova vittoria e un’ esperienza in più per questo promettente leggero.
 
[Mirco Ricci] rientrava dopo la “disfatta di Barletta” (non è il titolo di un romanzo stavolta) sostenuto dai suoi numerosi fans che esibivano una maglietta con la fluorescente scritta The Predator. Il francese [Fouad Nasri] (+ 6, - 6, = 1) si dimostrava un valido avversario, per cui l’idolo di Fiumicino doveva mettercela tutta per venirne a capo. Stavolta l’allievo di Sordini commetteva pochi errori e soprattutto metteva al bando qualche suo atteggiamento guascone. Veniva fuori un match piacevole con Ricci che scaricava una quantità industriale di colpi, la maggior parte finiva sugli avambracci dell’avversario con una difesa a riccio. A sua volta Nasri si dimostrava pericoloso ed efficace dalla corta distanza. Le sei riprese “volavano” lisce con applausi finali al vincitore (Ricci) e molta simpatia per il corretto e bravo francese.  
 
[Massimiliano Buccheri] avrebbe dovuto incontrare Sergio Contino e invece ha dovuto fare i conti con [Attila Kiss] (+ 10, - 65, = 3), un ungherese dalla grande esperienza che ha dato sempre filo da torcere ai nostri pugili. Il romano che aveva all’angolo Zonfrillo e Federici sembra incamminato sulla strada buona e prosegue nella serie positiva. Dopo una prima ripresa di studio dal secondo round il “Bum Bum” romano prendeva quota assumendo decisamente l’iniziativa, sia pure fatta con raziocinio. Kiss dimostrava nel corso delle sei riprese il suo mestiere e la sua abilità, armi che gli son servite a uscire indenne da situazioni pericolose. Vittoria senza discussioni per Buccheri.
 
Kolaj vincitore di Velecky  /  foto di Renata Romagnoli
 
Per l’entrata di [Orial Kolaj] (+ 11, - 5) mancano solo i fuochi d’artificio e l’albanese, ormai entrato nel cuore dei romani, sale sul ring tra gli applausi. [Jindrich Velecky] (+ 17, -14) ha buon record e buona esperienza per aver incontrato gente di valore. Non è certo un rodaggio per Kolaj, ma è un gradino in più da salire nella scala dei valori europei. Inizia subito a gran ritmo l’albanese, ma Velecky incassa con disinvoltura e replica con decisione, anche se in chiusura deve subire un destro che gli fa piegare le gambe. L’azione di Kolaj è devastante, i suoi colpi partono a raffica. Dal terzo round Verecky, con una mascella a prova di bomba, dà segnali di cedimento. Il pugile di Buccioni non conosce soste, la sua continuità è impressionante. La quinta ripresa nella sua tranquillità è un preludio ad un ultimo round in cui Verecky barcolla sotto le mazzate, ma resiste stoicamente fino alla fine.
 
Ospite d’onore insieme a molti altri pugili è [Emiliano Marsili] che riceve i complimenti e gli applausi da tutto il pubblico. Ci sono anche volti istituzionali dove svetta Alessandro Cochi, assessore al Comune con Delega allo Sport.        
 
RISULTATI
Dilettanti
J/Y Kg. 70 Leonardo Muratovic (Phoenix Gym) b. Giacomo Vallorani (Pol. A. Jacopucci).
Professionisti
Supermedi: Valerio Ranaldi ( Kg. 75,600) b. Stelian Voicu (Kg. 76,400) kot 1.
Leggeri: Manuel Lancia (Kg. 63) b. Michael Escobar (Kg. 61,200) a.p. 6.
Mediomassimi: Mirco Ricci (kg. 78,800) b. Fouad Nasri (Kg. 79) a.p. 6.
Mediomassimi: Massimiliano Buccheri ( kg. 78,500) b. Attila Kiss ( Kg. 789 A.P. 6.
Massimi Leggeri: Orial Kolaj (Kg. 82) b. Jindrick Velecky (Kg. 87) a.p. 6.
Commissario di Riunione: Lorenzo Casentini.
Arbitri/Giudici: Ramacciotti, Derasmo, Stipa.
Medico: dott. Massimiliano Bianco.