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A ROBERTO CAMELIA, ARBITRO, IL PREMIO CANDIDO CANNAVÒ

24/05/2013 - 13.09.11

 

 

Premio Candido Cannavò per l’arbitro Roberto Camelia

di Vincenzo Cicilese

Qualche mese fa Roberto Camelia (nella foto), un arbitro giudice effettivo del Comitato regionale FPI Sicilia, per aiutare un’automobilista che si è trovato in difficoltà sulla strada statale della zona periferica di Siracusa, è stato investito. Le ferite riportate durante l’incidente gli hanno procurato l’amputazione di una gamba all’altezza del ginocchio.
Chi lo ha conosciuto ha potuto apprezzare le sue doti umane e la sua particolare sensibilità verso il prossimo. Qualità esaltate durante l’espletamento della comune passione per l’arbitraggio, in occasione degli incontri di boxe.
Tale nobile gesto, che lo ha portato a mettere a repentaglio la propria vita per aiutare gli altri, non è passato inosservato all’Associazione Siciliana della Stampa aderente all’Unione Stampa Sportiva Italiana (USSI) che a tale proposito lo ha voluto gratificare con il premio Candido Cannavò.
Il conferimento del premio è stato motivato con le seguenti citazioni:
Il gesto ed il sacrificio da Ella mostrati rappresentano motivo di orgoglio e vanto per tutti i siciliani.
Il Suo impegno ed il Suo modo di interpretare i valori dello sport nella vita quotidiana, sono da esempio per chi ama dedicarsi con passione, altruismo e solidarietà per il raggiungimento dei risultati attraverso una quotidiana applicazione fatta di sacrifici e rinunce.
Il Suo indubbio talento, unito alla Sua indubbia qualità umana, hanno indotto i giornalisti sportivi siciliani aderenti all’Ussi a conferirLe il riconoscimento oggetto della presente”.
Il Premio sarà consegnato a Roberto Camelia nel corso della cerimonia che si terrà il giorno 29 maggio 2013, alle ore 11, presso il Casale Papandrea situato in Via della Chiesa in Fiumefreddo di Sicilia.
La comunicazione, datata a Palermo il 22 aprile 2013 è stata sottoscritta dal Segretario generale Nino Randazzo e da Roberto Gueli, presidente dell’Associazione Siciliana della Stampa.
 
Fonte: Alfredo Bruno