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III TORNEO FEMMINILE DEL LAZIO, DOSSIER DELLE FINALI
03/06/2013 - 11.00.59
Velletri incorona le vincitrici del Torneodi Alfredo Bruno Va in Archivio e per certi versi entra nella storia della boxe femminile anche il III Torneo Regionale Femminile disputato a Velletri, organizzato con caparbia determinazione dalla Pugilistica Volsca, chiudendo un altro bel capitolo del romanzo…senza fine, scritto dal gruppo del Lazio Women Boxing sotto la regia di Franco Piatti, Daniela Valeri e Francesca Giordano, gli ideatori a cui il Comitato Regionale sta dando il suo solido appoggio, come dimostra la presenza alle finali di Roberto Aschi, l’attuale Presidente. Torta sulla ciliegina oltre alla tregua concessa dal maltempo è stata la presenza della Nazionale Italiana Femminile al completo con il suo coach Emanuele Renzini, che ha avuto parole di elogio e di riconoscenza per il lavoro che sta facendo il gruppo del Lazio, una sorta di virus che ormai sta colpendo molte altre regioni.
Le finali del Torneo si sono disputate nello spazio davanti all’Alterego, un locale di via Salvo d’Acquisto, assai conosciuto nella ridente cittadina dei Castelli. Le due giornate sono scivolate via senza intoppi, soprattutto senza annoiare, perché la boxe femminile, cosa impensabile fino a poco tempo fa, piace e interessa ad un pubblico senza limiti d’età. Nella seconda giornata si sono disputate 6 finali e due match fuori Torneo che hanno svolto il ruolo di un aperitivo a tasso alcolico concentrato, visto che sul ring saliva l’ex campionessa italiana Nunzia Patti, accompagnata dal maestro Brillantino, entrambi marchio inconfondibile di Marcianise, diventata ormai cittadina onoraria della boxe.
Roberta Margani, una beniamina nella zona dei Castelli Romani, non ha accettato di svolgere il ruolo di vittima designata, anzi con la sua solidità ed efficacia ha costretto la campionessa a tirare fuori il meglio del suo repertorio, fatto di serie con perfetta scelta di tempo. Il fatto che la Patti non combatte da più di un anno viene appena sfiorato. Il match successivo vedeva l’esordio di Chiara Dei Giudici e Maria Rita D’Alfonso, esordio per modo di dire, visto che le due ragazze hanno messo al bando l’emozione e si sono gettate nella mischia senza pensarci due volte. Chiara combatte in casa e ci tiene a far bella figura, non dà tregua alla sua avversaria, che dopo un inizio guardingo replica con efficacia. Il match prosegue con capovolgimenti di fronte senza un attimo di sosta. La Dei Giudici in guardia destra preferisce attaccare più che badare a difendersi, cosa che la espone ai colpi d’incontro come avviene al terzo round quando viene contata. L’allieva di Feuda, tiene con più costanza l’iniziativa, ma si deve guardare dalla maggiore potenza della D’Alfonso, a cui viene assegnato il verdetto, pur avendo subito un richiamo.
Dopo questi due match inizia lo show delle finali del Torneo. Salgono sul ring due prima serie, tra l’altro avversarie storiche: Francesca Gratta ed Emanuela Barbati, una sorta di sfida proverbiale come gli Orazi e i Curiazi. Francesca parte bene con l’efficacia dei suoi colpi che suonano l’allarme per l’allieva di Arioti. Le prime due riprese sono sue, ma dalla terza il match viaggia su binari paralleli con le risposte di Emanuela e un po’ di affanno per l’allieva di Pietrella, che vince comunque, sia pure di misura.
Valentina Colabucci contro Silvia Bello
E’ la volta delle “tascabili”, con i loro 51 kg., Silvia Bello e Valentina Colabucci. Quest’ultima incamera le sue prime due vittorie in carriera e vince nella sua categoria. Silvia Bello cerca di tenere l’iniziativa contro un’ avversaria che non ne vuole sapere dimostrando di non volersi fermare al colpo isolato, ma producendo serie che confondevano le idee alla pur battagliera pugile dell’ Indomita. Vittoria meritata per Valentina, che porta come souvenir oltre al Diploma di vincitrice anche un bel segno nero sotto l’occhio destro, “tatuaggio” rilasciato dalle due avversarie sconfitte.
Arianna Salatino, “no titoli” negli sport da combattimento, come tiene a precisare il maestro Agnuzzi, ma padronanza di ring non indifferente. Lo dimostra anche contro Alice Isaza Querini, ragazza “tignosa” che migliora in maniera evidente match dopo match. Quello di Arianna e un vero e proprio show di efficacia e precisione, un filo, da mettere davanti al suo nome, necessario a trovare l’uscita verso la boxe che piace agli esteti. La sua vittoria è stata netta, ma “Colombia” l’ha costretta a guadagnarsela più che round dopo round, minuto dopo minuto.
Francesca Mandola fa della potenza e dell’aggressività sua virtù, Martina Giudici la contrasta con la sua boxe lineare e incontrista, due modi di vedere il combattimento, dove il risultato non è mai scontato. Francesca costringe l’allieva di Simiele ad accettare lo scambio e accumula un buon vantaggio nelle prime riprese. Quest’ultima cambia disco con successo nel quarto round aspettando l’avversaria per contrarla con bei diretti, ma è troppo tardi.
Roberta Mostarda, miglior pugile del Torneo, posa con Emanuele Renzini
Tocca quindi alle più giovani, alle Youth. Non è fortunata Giulia Rossi a trovare sul suo cammino un rullo compressore come Roberta Mostarda. Rimaniamo quasi increduli nel vedere una longilinea che attacca a tutto spiano, ma questo diventa un marchio della casa, scolpito da Emiliano Rotondi, tecnico della New Boxe. La ragazza ha numeri, vede gli spazi liberi per piazzare le sue fiondate, non dà tregua. Che altro si vuole? Giulia Rossi avrebbe meritato miglior sorte con un’avversaria differente, ma se Roberta a fine serata è stata premiata come miglior pugile del Torneo, il merito è anche suo, visto che non ha mollato mai.
La serata di Velletri sembra non avere mai fine, nel senso positivo delle liete sorprese, e te ne accorgi assistendo alla “guerra” tra Federica Albani e Desirè Galli. Federica, più bassa, costringe la sua avversaria a incassare bordate indigeste, ma la biondina ha all’angolo Giorgio Perreca, un mito negli sport da combattimento, e non è un caso, quindi, quando la vedi replicare con efficacia tanto da costringere Federica a subire due conteggi. La quantità sta dalla parte dell’inesauribile Albani, ma l’incisività sposta la sua lancetta della vittoria dalla parte di Desirè Galli. Morale della favola: a guadagnarne è il Lazio che trova altre due promesse.
RISULTATI
Elite
Kg. 51 Valentina Colabucci (Body Fight Liberati) b. Silvia Bello (Indomita).
Kg. 54 Arianna Salatino (Pro Fighting Roma) b. Alice Isaza Querini (Lupa Boxe).
Kg. 60 c. Francesca Gratta (Boxe in Progress) b. Emanuela Barbati ( Boxe Roma San Lorenzo).
Kg. 60 Francesca Mandola (Body Fight Liberati) b. Martina Giudici (Gymnasium Sabatia).
Youth
Kg. 51 Roberta Mostarda (New Boxe) b. Giulia Rossi (Action Boxe).
Kg. 57 Desirè Galli (Bellusci Boxe Promotion) b. Federica Albani (Second Out).
Fuori Torneo
Kg. 64 Chiara Maria Rita D'Alfonso (Dubla Boxe 2005) b. Dei Giudici (Pugilistica Volsca).
Kg. 69 Nunzia Patti (Excelsior Boxe) b. Roberta Margani ( Boxe Castelli Romani).
Commissario di Riunione: Orfeo Mollicone.
Arbitri/Giudici: Sivia Corradi, Fulvia Godeau, Silvia Giacomini, Vincenzo Stipa.
Medico: dott. Emiliano Bonanni.
La Nazionale Femminile con il Tecnico Emanuele Renzini |