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GALASSI E LARGHETTI INCORONATI DALL’EBU
16/06/2013 - 16.38.00
Galassi ritorna campionessa europea dei pesi mosca, Larghetti è nuovo campione dell’Unione europea dei cruiser.[Simona Galassi], dopo un lungo dominio a livello mondiale interrotto bruscamente l’anno passato per mani dell’ungherese Renata Szebeledi, è tornata sul trono continentale dei pesi mosca.
Ieri sera nella ridente località termale di Fratta Terme, alle porte di Bertinoro, l’italiana ha riconquistato la vacante cintura EBU dominando il confronto sostenuto con la più giovane [Sanae Jah], belga figlia di marocchini, che compirà 29 anni il prossimo mese.
Al termine delle 12 riprese dirette dall’arbitro italiano Massimo Barrovecchio, la giuria composta da Adrio Zannoni, Giuseppe Quartarone e Philippe Verbeke, ha formulato un identico giudizio tradotto in tre ampi cartellini con i totali di 98-92.
Dopo un inizio in sordina da parte dell’italiana, consapevole della lunga distanza da affrontare, il ritmo è aumentato con il passare delle riprese. Alla belga è toccato il compito di outsider dinanzi al dilagare della Galassi, 41 anni da festeggiare tra due settimane. La consapevolezza della buona condizione fisica e la constatazione delle superiorità tecnica ed agonistica hanno sorretto lo spirito combattivo dell’italiana, che ha continuato a migliorare ripresa dopo ripresa.
Alla fine la proclamazione del verdetto è apparsa una mera dovuta formalità.
Galassi ha migliorato il record portando la cifra dei trionfi a quota 19 (4 prima del limite) contro 2 insuccessi, 1 pareggio ed 1 no-contest.
Jah ha scritto la sconfitta numero 2 a fronte di 8 vittorie (2 anzitempo).
[Mirko Larghetti] ha avvalorato il suo nomignolo di “Toro di Frontino”, binomio lessicale che coniuga le sue qualità di combattente e la sua origine territoriale, dinanzi ad un altro combattente di razza che risponde al nome di [Vincenzo Rossitto], nel confronto valevole per il vacante campionato dell’Unione europea dei pesi massimi-leggeri.
L’imbattuto marchigiano ha avuto la meglio sul siciliano nel corso dell’ottavo round di un match previsto sulla distanza delle 12 riprese. L’intervento decisivo è stato del trainer Tanino Dresda che ha colto il momento di grande difficoltà che stava sopportando il suo allievo, a quel punto votato solo alla resistenza stoica.
Il match è iniziato con grande tensione agonistica. Il siciliano ha spinto sull’acceleratore fin dalle prime battute, forse contando sulla sua maggiore esperienza. Rossitto ha imposto il ritmo ed ha obbligato il suo avversario ad indietreggiare sulle corde. Le sue furiose bordate sono state abbondanti ma spesso inefficaci per l’imprecisione generata dalla foga.
Dalla metà del match l’ardore del siciliano si è affievolito ed ha permesso al suo avversario di trovare la misura per boxare a distanza. Colpi lunghi e ganci di Larghetti hanno trovato il tempo e lo spazio per abbattersi su un avversario che appariva sempre più svuotato. L’ennesima combinazione a due mani scagliata dal marchigiano ha fatto barcollare vistosamente il siciliano. Questo pauroso sbandamento ha indotto l’angolo di Rossitto ad intervenire per evitare il peggio. A quel punto l’arbitro Giuseppe Quartarone ha fatto il resto per assecondare la scelta del tecnico siriacusano.
Larghetti, 31 anni compiuti, ha lasciato il quadrato da imbattuto con 19 successi (13 prima del limite).
Rossitto, 37 anni compiuti, ha riportato la sconfitta numero 8 a fronte di 43 vittorie (25 anzitempo) e 2 risultati di parità.
La serata professionistica è iniziata con due successi del Team OPI 2000, organizzatore della serata in collaborazione con Cristiano Ragni e il Comune di Bertinoro, ad opera dei pesi welter [Antonio Moscatiello] ed [Alessandro Caccia].
Il milanese Moscatiello, 31 anni da compiere tra un mese, è tornato alla vittoria dopo la seconda sconfitta della carriera professionistica rimediata contro Gianluca Frezza per il titolo italiano. La prima l’aveva conosciuta mesi prima nel tentativo di spodestare Leonard Bundu dal trono europeo.
Il lombardo EU # 24, ha superato per arresto del combattimento il marchigiano [Andrea Sansoni]. L’arbitro Alessandro Roda è intervenuto definitivamente nel quarto tempo quando Sansoni, 31 anni di San Bendetto del Tronto, Ascoli Piceno, ha denotato segni evidenti di cedimento. I pesanti colpi al tronco doppiati al capo da parte del suo vincitore avevano procurato crepe chiare che non lasciano dubbi interpretativi sul futuro del confronto.
Moscatiello, nipote del più noto Giacobbe Fragomeni, ha trovato la via del successo che lo fatto elevare la braccia per la 15ma volta (10ma prima del limite) contro le 2 ricordate sconfitte..
Caccia, ferrarese di 25 anni, si è imposto a [Roberto Ruffini] per squalifica nel quinto round. L’arbitro Sauro Bertaccini ha deciso l’estrema penalizzazione per le reiterare scorrette perpetrate dal marchigiano. Troppi colpi irregolari sono stati sanzionati con tre richiami ufficiali che lo hanno portato alla inevitabile esclusione dalla competizione.
L’invitto Caccia, 8-0-0 (4), è professionista dal dicembre 2010.
Ruffini, 4-5-2, ha un anno in più del suo avversario ed è di San Bendetto del Tronto, Ascoli Piceno.
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