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UN SABATO PIENO DI PUGNI

09/09/2013 - 19.11.35

 

 

 

BURNS PAREGGIA CON BELTRAN

7 settembre, Glasgow, Scozia
Il titolo WBO dei pesi leggeri è rimasto al campione Ricky Burns, 36-2-1 (11), dopo il controverso pareggio decretato al termine delle 12 riprese combattute con il messicano Ray Beltran, 28-6-1 (18). Un giudice ha preferito Burns con 115-112, un altro ha scelto Beltran con 115-113 mentre il terzo ha sommato 114-114.
Il pugile britannico è stato abile nelle riprese iniziali mentre lo sfidante ha iniziato a pressare il campione dalla metà del match. Beltran ha spedito sulla stuoia Burns nel corso dell’ottavo round con un preciso e potente gancio sinistro. Da quel momento il campione ha iniziato a combattere sulla difensiva con la tattica del clinch. Il messicano è calato di tono nelle due ultime frazioni nelle quali la tattica dello scozzese ha prevalso.

WBO lighweight champion Ricky Burns, left, looked apologetic after the draw was announced in Glasgow

Una fase tra il campione WBO Ricky Burns e lo sfidante Ray Beltran. foto: Scott Heavey/Getty Images
 
Nello scontro tra due imbattuti massimi-leggeri si è scelto il nuovo campione WBC International Silver della categoria. Parliamo del britannico Stephen Simmons, 9-0 (4), rimasto invitto al termine delle 10 riprese combattute con il tedesco David Graf, 10-1 (7). Il verdetto è stato unanime come sanzionato dai tre cartellini dei giudici: 99-91, 98-92 e 97-92.
Nell’altro match valevole per il vacante titolo WBC International Silver dei pesi piuma il britannico Jon Slowey, 14-0-0 (0) è rimasto imbattuto dopo aver superato lo spagnolo Angel Lorente, 5-4-1 (3), con decisione unanime in 10 tempi. Questi i tre cartellini 99-90, 98-91 e 97-92.
Tra gli altri confronti della serata segnaliamo la vittoria ai punti in 8 riprese dell’invitto peso leggero Scott Cardle, 12-0 (2) nei confronti di Gary Fox, 11-2 (2), ed il successo nella prima ripresa del supermedio Callum Smith, 7-0 (5), ai danni di Kirill Psonko, 10-27-2 (6).

BRAEKHUS E NIELSEN SI CONFERMANO CAMPIONI

7 settembre, Frederikshavn, Denmark:
La norvegese Cecilia Braekhus, 23-0, ha mantenuto le cinture WBA, WBC e WBO dei pesi welter imponendosi alla dominicana Oxandia Castillo, 12-1-2, per arresto del combattimento nel nono round. La Castillo è giunta in Europa con una buona reputazione, sia per il possesso della cintura WBO medi jr che per la ragguardevole potenza. La campionessa europea ha inteso sfatare l’alone di popolarità che l’avversaria si era guadagnato nell’area centroamericana e ci è riuscita fino in fondo. La Braekhus ha dominato il confronto fino all’intervento finale dell’arbitro inglese Mickey Vann, intervenuto a 1:51 della penultima ripresa. Fino al round precedente i cartellini riportavano un netto vantaggio per la First Lady europea: un 79-73 e due 78-74.
Il danese Patrick Nielsen, 20-0, ha mantenuto la cintura WBA I/C ed ha conquistato la vacante WBO I/C dei pesi medi a spese di Patrick Majewski, 21-2, polacco residente negli Stati Uniti. Nielsen ha ottenuto il risultato al termine di 12 riprese. Il verdetto è stato unanime con due 119-108 ed un 118-109. Majewski ha iniziato il confronto con molta cautela. Nel quinto tempo è caduto su un sinistro ed è stato contato. Il polacco-americano ha tentato poi di attaccare l’avversario ma non è stato in grado di sbarrargli la strada. Solo nell’undicesima ripresa è riuscito ad andare a segno con solidi sinistri. Nielsen ha saputo guadagnare la distanza nell’ultimo round e chiudere in bellezza il match.
Ha fatto ritorno sul ring il superwelter Ahmed "Babyface" Kaddour, 27-2-1, che ha regolato in 6 riprese l’estone Aleksei Tsatsiasvili, 4-5.
Tra i pesi leggeri danesi Dennis Ceylan, 7-0, e Tommi Schmidt, 6-7, il confronto si è concluso a 1:55 della prima ripresa. Schmidt è caduto due volte ed è stato fermato dai suoi secondi con il lancio dell’asciugamani.
Il mediomassimo svedese Oscar "Golden Boy" Ahlin, 8-0 (8), ha dominato il lettone Egidijus Kakstys, 3-16-2, fino all’intervento arbitrale a 2:13 della seconda ripresa. Kakstys, che ha sostituito l’indisposto Artem Solomko, è caduto due volte prima di essere fermato.
Il supermedio norvegese Simen Smaadal, 7-0, ha superato con verdetto unanime in 6 riprese il lettone Olegs Fedotovs, 16-13. Durante il confronto Smaadal ha accusato un infortunio alla mano destra.
Pure il welter svedese Anthony Yigit ha ottenuto un largo verdetto in 6 tempi. Il mancino Yigit, 5-0, si è imposto al bielorusso Andrei Staliarchuk, 11-20-2.
Il supermedio norvegese Tim-Robin Lihaug, 4-1, si è sbarazzato nella prima ripresa del bulgaro Tzvetovar Iliev, 2-2. Combinazioni a due mani hanno fatto accartocciare il bulgaro che è stato contato out dopo 57 secondi dall’avvio. Lihaug, dopo l’amara sconfitta contro Oscar Ahlin si è affidato alle cure del trainer Joey Gamache, ex campione WBA dei pesi leggeri.
Anche il leggero danese Rashid Kassem, 3-0, ha percorso tutta la distanza delle 6 riprese per avere ragione del bulgaro Iordan Vasilev, 14-30-2. Il pugile locale ha vinto all’unanimità con tre 60-54.
Il peso Massimo svedese Otto Wallin, 2-0, ha imposto all’estone Valery Semishkur, 18-29-1, due atterramenti che hanno richiesto lo stop dopo 55 secondi dall’inizio del match.

SERATA DI GALA PER LA CONVENTION WBF

7 settembre, Saarbruecken, Germania
L’annuale Convention della World Boxing Federation si è chiusa con una serata pugilistica imperniata su alcuni campionati della sigla mondiale.
Bernard Donfack, 17-11-3 (9), coloured del Cameroon di casa a Berlino, ha conquistato la vacante cintura WBF International dei pesi mediomassimi imponendosi per knockout tecnico a Said Mbelwa, rappresentante della Tanzania. I due pugili si sono affrontati nella prima ripresa senza scoprire le batterie. Nel secondo round Donfack è venuto allo scoperto ed ha creato seri problemi a Mbelwa, 23-13-4 (15), che è caduto al tappeto una prima volta. Ha ripetuto l’esperienza nella terza ripresa ed è stato fermato dall’arbitro nella quarta frazione quando non aveva argomenti da opporre allo scatenato Donfack.
Dopo appena un mese dalla conquista della cintura WBF femminile dei pesi superleggeri la campionessa Rola El Halabi ha effettuato la sua prima difesa contro l’imbattuta Sopo Putkaradze, giunta dalla Georgia. La campionessa El Halabi, 13-1-0 (7), non ha concesso alcuna chance alla sfidante di turno e le ha imposto le regole della supremazia fin dalle prime battute. Putkaradze, 6-1-2 (1), ha subito due conteggi nelle due prime riprese. Poi ha adottato la tattica ostruzionistica che le ha permesso di giungere fino al sesto round quando l’arbitro ha preferito toglierla dalla gara per manifesta inferiorità.
Nell’altro match femminile della serata l’imbattuta Raja Amasheh, 16-0-1 (4), è salita nella categoria dei pesi supermosca ed ha conquistato il vacante titolo WBF femminile della categoria contro Eva Voraberger, 16-3 (8). Al termine delle 10 riprese combattute il verdetto è stato unanime come riportato dai cartellini: 98-92, 97-94 e 96-94.
Il campione WBF Intercontinental dei pesi supermedi Juergen Doberstein ha difeso con successo la sua cintura dagli attacchi portatigli dal sudafricano William Gare, 27-17 (5). Il confronto è stato combattuto per tutte le 12 riprese programmate ma la superiorità di Doberstein, 15-1-1 (4), è stata premiata con un netto vantaggio. Questi i cartellini della vittoria: 120-108, 119-107 e 118-109.
Il comunicato stampa riporta che sono intervenuti, in qualità di ospiti, l’ex campione mondiale Donny Lalonde ed i campioni WBF quali Anne Sophie Mathis, Anne Sophie Da Costa, Gogi Knezevic, Lucia Morelli and Nikki Adler, tra gli altri.

ARREOLA STORDISCE MITCHELL IN UN ROUND

7 settembre, Indio, California
L’importante sfida tra i pesi massimi Seth Mitchell, statunitense classificato WBC #2, e Chris Arreola, americano-messicano classificato WBC #3, è finita a 2:26 del primo round. Arreola, 36-3, (31) ha scosso Mitchell, 26-2-1 (19), al primo scontro. Ha continuato a tenerlo sotto pressione fino a farlo cadere ed essere proclamato vincitore. Arreola ha conquistato la cintura WBC International della massima divisione di peso.
La serata ha registrato il tramonto di Rafael Marquez, ex campione mondiale in due diverse categorie, che si è dovuto arrendere alla potenza di Efrain Esquivias, 17-2-1 (10). Il 38enne Marquez, 41-9 (37), è caduto nella nona ripresa su un diretto destro ed è stato fermato dall’arbitro.
L’ex campione mondiale Rico Ramos, 22-3 (12), ha riportato uno spettacolare knockout nel decimo ed ultimo round a spese del portoricano Carlos Ivan Velasquez, 15-1 (11).  Il confronto è stato definito “thriller” da chi lo ha seguito a bordo ring. Ramos ha poggiato il ginocchio sul tappeto nella quinta ripresa, costretto da una combinazione di diretto destro-gancio sinistro. Questi si è ripagato abbondantemente nell’ultima frazione con un potente gancio sinistro che ha spento il circuito di Velasquez, dichiarato out dal referee.
Ronnie Rios, 21-0 (10), ha dominato il veterano Angel Beranza, 36-27-2 (28), sulla distanza delle 8 riprese.

FUENTES SBRIGATIVO CONTRO DE LA ROSA

7 settembre, Tapachula, Chiapas, Messico
In un confronto valevole per il titolo WBO interim dei pesi minimosca il messicano Moises Fuentes, 18-1-1 (9), ha colto una fulminea vittoria contro il colombiano Luis De La Rosa, 22-3-1 (12).
Il capitolino Fuentes ha affrontato con decisione il suo avversario e lo ha picchiato duramente fino all’intervento arbitrale giunto a 2:40 del primo assalto.
Tra i pesi supergallo messicani l’ex campione mondiale Tomas Rojas, 41-14-1 (27), ha colto un successo ai punti in 10 tempi contro Enrique Bernache, 20-6 (11). Il successo è stato unanime con un 96-92 e due 05-93.

LOCOMOTORA CASTRO CHIUDE CON IL RING

7 settembre, Buenos Aires, Argentina
Lo stadio Luna Park della capitale argentina ha ospitato l’addio pronunciato dall’ex campione mondiale Jorge “Locomotora” Castro, che ha scambiato gli ultimi pugni tra le corde del leggendario palcoscenico sudamericano con i connazionali Marcelo “Gordo” Dominguez, ex campione mondiale dei cruiser, ed il massimo Omar “Paton” Basile. Ospite dell’eccezionale evento il panamense Roberto “Mano de Piedra” Duran, due volte avversario di “Roña” Castro.
La campionessa IBF dei pesi supermosca Deborah “La Gurisa” Dionicius, 14-0 (4), ha custodito la sua cintura contro Olga “La Monita” Julio, 15-15-1 (10), con decisione unanime. Questi i cartellini al termine delle 10 riprese: un 100-88 e due 99-88.
Per il titolo WBO Latino dei pesi Medi Jr Javier “The Beast” Maciel, 27-2 (20), ha riportato una vittoria prima del limite contro Alejandro “El Flaco” Falliga, 23-10-4 (10). Nel quinto assalto il vincitore, ex sfidante mondiale, ha imposto all’avversario due conteggi prima di levare le braccia in segno di trionfo.
 
Primiano Michele Schiavone