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DALLA SARDEGNA, SARRITZU-YANCHY ED ALTRI PROTAGONISTI

28/10/2013 - 15.37.43

 

 

Un europeo molto combattuto ed il suo contorno

di Giuseppe Giallara

TORTOLI' (Sardegna), 26.10.2013 – Il match che valeva l'assegnazione del vacante titolo europeo dei pesi mosca, in palio fra il trentasettenne Andrea Sarritzu (34-8-5, 13 ko) e il bielorusso-iberico Valery Yanchi (22-3-2, 7 ko) si è concluso con un risultato di parità che ha lasciato le cose come stavano. Questo il responso dei giudici: 114-114, 117-112 per l'italiano, 117-114 per il fighter di stanza in Galizia. Un verdetto sostanzialmente accettabile ma che, tutto considerato, è sembrato togliere qualcosa a Yanchi il quale, a differenza di Sarritzu, nel corso del match non ha palesato segni di evidente difficoltà. In ogni caso, i cartellini della giuria non possono non lasciare perplessi poiché sono stati emessi tre giudizi diversi e contrastanti fra loro: pari (Lades), 5 punti per Sarritzu (Davies), 3 punti per Yanchi (Rukavina).
 
Valery Yanchy con i suoi secondi  /  foto: Giuseppe Giallara
 
Ma veniamo al fight. Attestatosi subito al centro del ring, il trentaseienne co-challenger bielorusso con passaporto iberico ha puntato a comandare le operazioni allo scopo di mantenere il combattimento sulla media distanza. Più alto e più rapido dell'antagonista, il peso mosca nativo di Lida ha arginato l'offensiva di Sarritzu con il jab destro, con i diretti e con il gancio sinistro ai quali ha fatto seguire abbastanza spesso il montante al corpo. Il boxeur isolano ha attaccato nel tentativo di accorciare le distanze, ha portato a segno precisi diretti e ganci soprattutto nella terza e nella settima ripresa, ha scambiato a viso aperto nell'ottava, si è prodotto in un finale veemente ma non ha mai variato i temi, diventando non di rado prevedibile e consentendo a Yanchi di prenderlo sul tempo per poi sottrarsi con rapidi spostamenti nelle gambe e sul tronco. Nella nona ripresa il peso mosca di stanza a La Coruna ha intensificato le sue azioni e ha caricato maggiormente i colpi in quella successiva, nel corso della quale ha raggiunto spesso il bersaglio con diretti, ganci e montanti al corpo e al volto che hanno messo in seria difficoltà Sarritzu il quale ha chiuso il round provato e scoraggiato. Nelle due tornate conclusive, incitato a gran voce dal pubblico, il generoso pugile di Quartu Sant'Elena ha gettato nella mischia le ultime energie, approfittando del fatto che Yanchi puntava a non correre troppi rischi per evitare di mettere a repentaglio quanto di buono aveva fatto sino a quel momento. Così facendo, il boxeur galiziano di adozione ha lasciato più spazio del dovuto a Sarritzu il quale ha chiuso il match in crescendo, mentre avrebbe dovuto darsi più da fare soprattutto nell'ultimo round. Da sottolineare, infine, che il match non è venuto meno sul piano della spettacolarità e che è stato assai corretto, tanto che l'arbitro, l'inglese Mark Green, non è quasi mai dovuto intervenire. 
Alla lettura dei cartellini, Valery Yanchi si è limitato ad abbozzare un sorriso sottilmente ironico, quasi divertito, con il quale ha espresso il suo disappunto per non essersi visto assegnare il verdetto e con esso il titolo. Nessuna protesta plateale da parte sua, a dimostrazione che il suo nick-name di “Gentleman” è giustificato.
Il match è da rifare, il titolo va assegnato. Sarritzu e Yanchi, pertanto, si troveranno di fronte ancora una volta per dirimere una questione di superiorità rimasta in sospeso.
Nel sotto-clou, il trentatreenne romano Emanuele “Ruspa” Della Rosa (33-1-9, 9 ko), quarto nella classifica mondiale Wbc, sfidante al titolo europeo e attualmente campione Intercontinental Ibf, ha sconfitto ai punti in sei round il lettone ventisettenne Semjons Moroseks (18-22-1, 7 ko), un mestierante battagliero e dal destro secco che talvolta riserva ai suoi antagonisti delle spiacevoli sorprese. Della Rosa, ha attaccato incessantemente, senza badare troppo alla difesa, con il chiaro intento di spedire ko il rivale. Così facendo si è però esposto ai maligni diretti e montanti del boxeur di Riga scagliati al volto e al corpo, finendo per incassare colpi che avrebbe potuto evitare. A lungo andare, tuttavia, la costante offensiva di Della Rosa ha finito per dare i suoi frutti, anche se Moroseks, richiamato ufficialmente nella quinta ripresa, per quanto nettamente battuto, non si è mai dato per vinto sino al termine. Acquisito il successo numero 34 della sua carriera a torso nudo, Della Rosa continuerà a pensare ai grandi match internazionali e al titolo europeo in possesso dell'imbattuto bielorusso Sergey Rabchenko.
La serata, organizzata dalla Promosport Sardegna di Tonino Puddu con la collaborazione della OPI 2000, ha ospitato il rientro sul ring della “Mamba Negra” italo-iberica Luca Giacon (22-1-0, 20 ko) dopo la sconfitta per il titolo europeo dei leggeri da questi subìta per ko tecnico alla seconda ripresa contro Emiliano Marsili. Giacon, per la prima volta da superleggero, ha affrontato il lungo ungherese diciottenne Mate “Long rifle” Hornyak (9-2-1, 3 ko) la cui unica sconfitta portava la firma del polacco Patryk Szymanski per il vacante titolo WBO Youth dei welter. Tranquillo e con la guardia alta, il boxeur nativo di Fuengirola (Malaga) ha preso subito a saggiare la consistenza del rivale che si dava da fare scagliando diretti e montanti d'incontro per tenerlo a distanza. Poi, nella seconda tornata Giacon ha incominciato a caricare i colpi e “Lungo fucile” Hornyac si è venuto a trovare in gran difficoltà. Raggiunto da un potente gancio destro al volto, il boxeur magiaro ha sbandato, è stato contato e ha ripreso la lotta, ma solo per essere investito da una serie al corpo e da un gancio sinistro alla mascella che lo ha fatto inginocchiare sulla stuoia. Hornyak ha trovato le energie per concludere il round, ma non quelle necessarie per riprendere il combattimento al gong della terza ripresa. Il venticinquenne Luca Giacon (che è un beniamino del pubblico sardo) è così ritornato alla vittoria e riprenderà a puntare gradualmente ai grandi obiettivi internazionali.
Il ventiseienne foggiano Andrea Scarpa (12-2-0, 7 ko), campione italiano dei superleggeri, ha battuto il magiaro ventisettenne Mate Sebok (2-8-1), costringendolo alla resa nel secondo round. Una conclusione che ribadisce la potenza di Scarpa il quale, dopo essersi aggiudicato il titolo tricolore, farà in modo di provare a dire la sua anche in Europa.
RISULTATI. Professionisti - Superleggeri: Luca Giacon (OPI 2000) b. Mate Hornyac (Ungheria) kot 3; Andrea Scarpa (OPI 2000) b. Mate Sebok (Ungheria) kot 2; superwelter: Emanuele Della Rosa (OPI 2000) b. Semjons Moroseks (Lettonia) p. 6. Campionato Europeo pesi mosca: Andrea Sarritzu (OPI 2000) e Valery Yanchi (Spagna) pari 12. Arbitro: Mark Green (Inghilterra); giudici: Jerome Lades (Francia), Richard Davies (Inghilterra), Zvonko Rukavina (Croazia). Supervisore: Marco Giuliani (Belgio).
 
Fonte: Alfredo Bruno