Domani giovedì 14 novembre, nella York Hall in Bethnal Green, Londra, il promoter britannico Eddie Hearn con la sua Matchroom Boxing proporrà il ricorrente Torneo Prizefighter.

Questa volta, per la categoria dei pesi massimi, di troveranno di fronte rappresentanti del pugilato britannico opposti a colleghi statunitensi, per conquistare il Trofeo “Prizefighter International Heavyweights”.

Sulla carta il risultato finale sembra scontato a favore degli americani che schierano James Toney (75-8-3, 45 KO), Brian Minto (37-6-0, 24 KO), Damian “Bolo” Wills (31-3-1, 24 KO) e Jason Gavern (23-15-4, 11 KO).

I loro avversari britannici sono Michael Sprott (37-21-0, 17 KO), Larry Olubamiwo (10-3-0, 9 KO), Tom Little (3-1-0, 0 KO) e Matt Legg (6-1-0, 2 KO).

 

Sullo stesso ring salirà anche Anthony Joshua, medaglia d’oro supermassimi alle ultime olimpiadi, impegnato nel suo terzo confronto a torso nudo contro il croato Hrvoje Kisicek (5-6-1, 1 KO), che ha retto il confronto con Hughie Fury lo scorso mese. La stampa specializzata inglese è pronta a verificare le qualità di Joshua attraverso il risultato che saprà ottenere con il prossimo avversario, prefigurando una futura sfida con Hughie Fury, pugile di belle speranze e cugino del più famoso Tyson Fury. Joshua (2-0-0, 2 KO), spera di conseguire il terzo risultato prima del limite per affermare la superiorità sul connazionale Hughie Fury. (Anthony Joshua con James Toney  /  foto: Lawrence Lustig)

Intanto Joshua ha parlato del rapporto con il suo trainer e dei consigli che gli riserva per farlo migliorare. Al momento Joshua, anche se ampiamente pubblicizzato, appare realistico circa il suo livello e non si lascia andare a dichiarazioni fuori luogo. Il campione olimpico ha dato l’impressione di voler tenere i piedi per terra, pensando che ci sono molti pugili che sono migliori di lui. Per questo ha bisogno di continuare a lavorare molto in palestra. Pur apprezzando le cose buone che vengono dette sul suo conto, Joshua vuole fare un passo alla volta per percorrere una lunga strada.

 

Primiano Michele Schiavone