Sydney, Australia, 27 novembre 2013 – L’australiano Anthony Mundine ha sconfitto lo statunitense Shane Mosley per abbandono, quando il leggendario ex campione mondiale dei pesi leggeri, welter e superwelter ha deciso di rinunciare alla lotta nell’intervallo tra la sesta e la settima ripresa, accusando problemi alla schiena che non gli permettevano di combattere in piena efficienza.

Mark Metcalfe/Getty Images

 

Il pugile di casa ha iniziato bene il confronto con il pluri campione iridato, lasciando intendere di trovarsi in serata di grazia. L’americano ha fatto vedere lampi della sua squisita scherma pugilistica nel terzo round. La ripresa seguente è stata caratterizzata da azioni molto combattute dai due pugili.

 

Mundine ha ripreso a mulinare pugni con vantaggio nel quinto tempo. Nella sesta frazione ha infittito gli attacchi per dimostrare di essere il migliore in campo.

 

Poi nell’intervallo il dolore alla schiena accusato da Mosley ha privato il numeroso pubblico presente nella All Phones Arena di Sydney di uno spettacolo che diventava sempre più interessante. Il pugilato espresso dai due antagonisti fino alla sesta ripresa aveva infiammato il confronto e la platea che lo seguiva.

 

Mundine cercava la vittoria a tutti i costi per vedersi aprire le porte dei programmi statunitensi. Di contro Mosley voleva dimostrare che i suoi giorni migliori non erano andati. Fino al sesto round questi opposti pigli avevano garantito la buona riuscita dell’abbinamento pugilistico.

 

Con la vittoria all’australiano è andata la cintura WBA International dei pesi medi jr.