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ACCADDE OGGI, NICOLA FUNARI A WHITE PLAINS
02/12/2013 - 7.26.48
Il 2 dicembre del 1952 batte Jimmy Wildedi Alessandro Bisozzi Jimmy Wilde era un forte pugile newyorchese del Bronx, dal pugno particolarmente potente.
La sua carriera professionistica era cominciata nel 1948 al termine di una discreta carriera da dilettante che lo aveva messo in luce per le doti da instancabile picchiatore.
Era un vero mastino Jimmy, uno di quegli abili collaudatori usati per saggiare le aspirazioni degli aspiranti alle alte posizioni di classifica. Un gregario certo, ma di gran classe.
Wilde conosceva alla perfezione il proprio mestiere, affinato fin da adolescente nelle strade di uno dei più turbolenti quartieri della città. La cosa più triste nella vita è il talento sprecato, ma fortunatamente per lui la disciplina di una palestra indirizzò le sue energie verso più nobili obiettivi.
Nicola Funari, il forte peso piuma di Civitavecchia, era alla sua seconda uscita in terra americana. Alcune settimane prima aveva battuto Jimmy Cooper a Washington, suscitando l'ammirazione degli addetti ai lavori e del pubblico.
Doveva vincere ancora Nicola, ne aveva bisogno perché voleva restare negli Stati Uniti e cercare di mettersi in luce.
Il 2 dicembre del 1952, nel bellissimo impianto del Westchester County Center di White Plains a New York, [Nicola Funari] sale sul ring e affronta [Jimmy Wilde].
L'americano è un osso duro e Nicola deve ricorrere fin da subito a tutto il suo mestiere per tenerlo a bada. Lanciando ripetute combinazioni di sinistro destro, alternate a rapidi spostamenti, l'italiano riesce a portarsi in netto vantaggio nelle due prime riprese. Wilde sembra soffrire le veloci incursioni dell'avversario che riesce a sfuggire alle sue repliche con un'abilità sorprendente.
È veloce Nicola e picchia duro. Verso la quarta ripresa il match si accende, Wilde contrattacca e il combattimento si fa particolarmente violento.
L'italiano è una furia scatenata, forse non si aspettava la reazione così feroce dell'americano e allora intensifica gli attacchi per cercare la conclusione. Un potentissimo diretto destro si abbatte sul pugile di casa aprendogli un profondo taglio sopra l'occhio sinistro.
Alla sesta ripresa Wilde restituisce la cortesia con gli interessi e squarcia l'arcata sopraccigliare di Nicola con un gancio di striscio che sembra una coltellata. La lotta tra i due sembra una rissa in piena regola, i colpi sono durissimi e molto precisi. Funari è raggiunto da un sinistro micidiale che gli lascia un taglio netto all'angolo della bocca. È uno dei match più sanguinosi della stagione visti a White Plains.
La battaglia si fa epica tra le grida dei cinquemila spettatori entusiasmati dallo spettacolo offerto dai due irriducibili pugilatori ormai completamente coperti di sangue.
Al termine di otto appassionanti riprese condotte ad un ritmo forsennato, i due giudici a bordo ring danno il vantaggio a Funari, mentre l'arbitro, George Walsh, assegna due punti di scarto a favore di Wilde.
Funari vince la sua seconda sfida americana, un combattimento durissimo e cruento contro un avversario che si è dimostrato un lottatore di razza e che più volte lo ha messo in seria difficoltà.
Il bravo pugile civitavecchiese si è imposto mettendo in luce doti tecniche davvero eccezionali e dimostrando soprattutto la qualità unica dell'autentico combattente: la tenacia.
Alessandro Bisozzi
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