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FRAGOMENI E LA GALASSI ALLA PROVA DEL FUOCO

06/12/2013 - 15.42.07

 

 

Fragomeni e la Galassi alla prova del fuoco

Il primo a Chicago contro Wlodarczyk per i massimi-leggeri WBC

La romagnola a Stoccarda sfida l’armena Kentikian per i mosca WBA

Diretta su Italia 1

di Giuliano Orlando

Questa notte per l’inossidabile Giacobbe Fragomeni e domani sera per Simona Galassi sono attesi alla prova del fuoco. Sulla carta impresa imposssibile. Combattono in trasferta, contro avversari col fattore campo, il pronostico e l’età a loro favore. Giacobbe (31-3-2) a Chicago nell’Illinois, contro il campione cruiser WBC, Krzysztof Wlodarczyk (48-2-1) che gioca praticamente in casa. Nella metropoli, si concentra la più numerosa comunità polacca d’America. Inoltre il bilancio tra i due premia il titolare che vanta un pari e una vittoria prima del limite. Tutto questo per capire quanto sia difficile la sfida per l’italiano. Ma il bello della boxe è che qualche volta il previsto salta e arriva la sorpresa. Fragomeni e il maestro Maurizio Zennoni, grande motivatore, sono giunti sul posto credendo nel miracolo. Perlomeno hanno lavorato duramente perché avvenga. “Il campione troverà un Fragomeni diverso da quello di Lodz, dove perse prima del limite, – assicura il tecnico – abbiamo capito che essere bersaglio fisso non avrebbe funzionato. Così ci siamo impegnati al massimo per realizzare una tattica diversa. Sarà uno sfidante più mobile e veloce, quindi meno inquadrabile. Non nascondiamo le difficoltà, ma neppure ci sentiamo battuti in partenza”. Lo spirito giusto per tentare la scalata all’Everest polacco, che dal 2010 impera tra i massimi leggeri e ha difeso la cintura ben cinque volte, battendo due volte il portoricano Palacios, il modesto Robinson (Usa) entrambi in casa, ma ha pure sconfitto l’australiano Green a casa sua e lo scorso giugno sul ring di Mosca, il locale Rakhim Chakhkiev, oro a Pechino, battendo il nostro Russo in finale. Il campione inizia in modo disastroso, contato alle 3° ripresa, sembra destinato alla sconfitta. Nel settimo round ritrova energie e costringe il russo alla resa in quello successivo, tra la delusione del pubblico che pensava ad un facile successo del ragazzo di casa. Il polacco, passa professionista nel 2000 a 19 anni, dopo una breve carriera dilettantistica, comunque di vertice. Campione nazionale U.20 nel 1999, secondo nel 2000, nello stesso anno debutta nei pro e inanella una striscia di 20 successi, con 17 ko. Compreso quello inflitto a Vincenzo Rossito nel 2001 in Italia, per l’Intercontinentale IBF. La prima sconfitta al debutto in Germania nel 2003 ad opera di Pavel Melkomyan, un russo residente ad Amburgo, una meteora. Sale sul podio iridato IBF, il 25 novembre a Varsavia battendo (split decision) Steve Cunninghan (Usa) che 6 mesi dopo sempre in Polonia si prende rivincita e titolo. Ci riprova a Roma nel maggio 2009, contro Fragomeni, ma non va oltre il pari dopo una battaglia intensa, con l’italiano kd al 9° tempo, capace di un recupero incredibile. Dodici mesi dopo a Lodz, Giacobbe deve cedere la corona, per kot all’8° round. Quello di Chicago è dunque il terzo confronto. Sia il campione che lo sfidante sono dotati grande resistenza, anche se morfologicamente agli antipodi. Il polacco ha un fisico da massimo e braccia lunghissime. Picchia duro e incassa tutto. Psicologicamente è invece fragile. Un anno fa aveva paventato l’ipotesi del ritiro, caduto in depressione per investimenti sbagliati, azzerando ciò che le ricche borse gli avevano assicurato. Quello che fa la differenza sono i 12 anni di età: 32 contro 44. Un handicap che pesa eccome.

Giacobbe Fragomeni e Simona Galassi alla vigilia degli appuntamenti mondiali 2013

Domani sera alla Porsche Arena di Stoccarda in Germania, nel sottoclou del mondiale medi IBF, tra l’inglese Darren Barker (26-1) e lo sfidante di casa Felix Sturm (38-3-2) 34 anni, alla ricerca di una nuova opportunità dopo quasi un decennio (2003-2012) di dominio, spazio per la grande boxe femminile. La piccola ma esplosiva armena Susi Kentikian (31-2-1nc) residente da anni ad Amburgo concede alla forlivese Simona Galassi (19-2-1-1nc) l’opportunità mondiale mosca WBA. Anche in questo caso l’età è tutta per la titolare: 26 contro 41. Ma il gioco vale la candela, perché tra le donne la potenza pesa meno. L’armena indicata come la sostituta della Halmich, l’icona della boxe tedesca per anni, pur mantenendo il vertice, ha mostrato qualche crepa, come indicano le due sconfitte subite in casa. La Galassi comunque vada, resta un simbolo positivo per il movimento pugilistico italiano al femminile. Ha cambiato il tecnico, passando da Valerio Nati a Alessandro Duran, che ha dichiarato di averla cambiata. Il ring tedesco darà la risposta. La OPI2000 dei Cherchi sa di patire con l’handicap, ma in una situazione economica italiana non certo al top, almeno ha assicurato ai due suoi amministrati borse consistenti. Che non è poco.
Entrambi gli incontri verranno trasmessi da Italia 1 e 2. Domani mattina dalle 4:45 da Chicago il mondiale di Fragomeni su Italia 1 in diretta, sempre sabato, ma alle 23.25 da Stoccarda su Italia 2, prima la replica di Chicago e poi la sfida della Galassi da Stoccarda.
 
Giuliano Orlando