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WSB, GRANDE ITALIA AD ASSISI
09/12/2013 - 13.25.20
Germania asfaltataPicardi, Valentino, Mangiacapre e Joyce, inarrestabiliScardina vince l’extra matchVenerdì i Dolce & Gabbana in Ucrainadi Giuliano Orlando San Francesco ha protetto l’Italia Thunder Dolce & Gabbana, che sul ring di Assisi entusiasma il pubblico presente e i telespettatori di Sky Sport, collegati per la sfida contro i panzer tedeschi, giunti nella città del Santo con ambizioni di successo. I sogni degli ospiti si infrangono di fronte ai nostri moschettieri che hanno dato il meglio, senza sbagliare un colpo. L’handicap iniziale, per il ritiro del mediomassimo Mullenberg, impossibilitato a combattere, non ha influito più di tanto, anche se è costato un prezioso punto per il wo, visto che gli altri quattro confronti hanno arriso all’Italia. A cominciare dai tre italiani Piccardi, Valentino e Mangiacapre, chiamati a compiti difficili, superati alla grande.
Vincenzo Picardi contro Maleika
Il mosca di Casoria (Na) impone subito spessore tecnico e personalità contro lo sgusciante Maleika, origini marocchine, costretto a subire la pressione di un Picardi già in buona condizione, che si aggiudica tutte le riprese e porta il primo punto in casa italiana.
Domenico Valentino contro David Joyce
Decisamente più arduo, l’impegno di Valentino nei leggeri, contro l’irlandese David Joyce, la punta dei tedeschi, nel cui carnet figurano due successi sul nostro pugile. Ci voleva il miglior Valentino per batterlo e così è stato. Joyce è un vero ariete, forte e continuo, attaccante instancabile, oltre che vincente. Stavolta il recente bronzo mondiale ha mostrato carattere e condizione, tenendo botta con repliche decisamente superiori al rivale. Si è rivisto il Valentino che porta serie sopra e sotto, che si muove sulle gambe e sul tronco. Capace di tenere a bada il guerriero del quadrifoglio. Che ha abusato con la testa, situazione che l’algerina Kheira, come in altre occasioni, ha ignorato. Vittoria importante anche per il morale. Valentino, dopo l’incontro non nascondeva la soddisfazione, aggiungendo: “Sono al 70% della forma, Con Damiani e Bergamasco stiamo lavorando per arrivare al top nella parte conclusiva della stagione. C’era solo un pugile (Lomachenko) che poteva battermi, oggi mi sento di poter arrivare in cima”.
Joseph Joyce contro Ali Kiydin
Il gigante inglese Joseph Joyce (1,97), tornava a combattere dopo i mondiali e doveva convincere il pubblico e ancor più se stesso di non aver risentito del ko subito ad Almaty. Di fronte Ali Kiydin, origini turche, vice campione tedesco, un brevilineo che vince spesso per ko. Il risultato ha dato ragione all’inglese, che ha imposto la legge dell’allungo e di una migliore base tecnica. Tre round discretamente equilibrati, al quarto la svolta e all’inizio del quinto il getto della spugna, con Kiydin in balia dei colpi di un rivale ormai padrone del ring. L’ultimo match è stato riservato ai welter.
Vincenzo Mangiacapre contro Arajik Marutjan
Di fronte il bronzo mondiale Arajik Marutjan, un armeno di 21 anni, fisico da medio e il destro micidiale contro Mangiacapre. Entrambi battuti dal campione del mondo, il kazako Yeleussinov, una sfida per redimere una superiorità diretta. Ha vinto con pieno merito il pugile di Marcianise, anche se non è stata una passeggiata. Sia pure a sprazzi, l’italiano ha mostrato quel talento che solo i fuoriclasse sanno offrire, schivate al millimetro e rientri velocissimi. Ma ha dovuto pure incassare qualche destro poco gradevole. “Non sono al meglio e questo lo sapevo. Con Valentino e Russo stiamo portando avanti un programma preciso, che guarda avanti. Il tedesco è bravo, ma è inferiore a me. Tra qualche mese rivedrete il miglior Mangiacapre”. Fatti i complimenti d’obbligo, resto dell’opinione che l’ostinazione a fare il welter sia un regalo agli avversari. Confortato dal giudizio di Francesco Damiani: “Nei superleggeri, lo dico a distanza di tre anni, Vincenzo vince l’oro a Rio. Sono sicuro che farà questa scelta, perché è un ragazzo intelligente”. Il risultato finale di 4-1, consente di mantenere il contatto col vertice di classifica, anche se l’Ucraina battendo in casa l’Argentina 5-0 sale quota sei, ma distanziando la Germania che resta ferma a 3 punti. In attesa del risultato tra Algeria e USA, che deve trovare la data. Il team leader dell’Italia, Paolo Casserà piuttosto incupito alla vigilia, per la leggerezza di Mullenberg - ha combattuto e perso nella Bundersliga tedesca – che gli costerà una bella multa, dopo la bella prova dei suoi pugili appariva più sereno: “Meglio di così non poteva andare.
Daniele Scardina contro Igor Teziev
Tutti bravi, compreso l’inedito Daniele Scardina, chiamato all’ultimo momento per affrontare il campione tedesco mediomassimi, il quotato Igor Teziev, radici russe, ha sorpreso tutti, disputando un match tutto cuore e anche intelligenza. La vittoria è stata la ciliegina sulla torta, ancora più bella perché insperata contro il numero uno tedesco. Una scoperta piacevole che inseriremo nel team Dolce & Gabbana. Deve fare esperienza, ma ha cuore e voglia per crescere parecchio. Adesso dobbiamo andare in Ucraina con la determinazione mostrata ad Assisi e portare a casa punti”. Daniele Scardina, 21 anni, milanese, allievo di Pino Caputo il tecnico della Domino, un gym situato nella zona Sud di Milano, in Via dei Missaglia, dove oltre alla boxe, si formano i ragazzi per affrontare le difficoltà quotidiane, a sostenere i meno fortunati, con un fondo creato dagli stessi atleti. Il giovanotto dopo aver fatto esperienza negli Usa, per alcuni mesi, è rientrato a Milano e in questo 2013 ha compiuto il salto di qualità, vincendo il Guanto d’Oro a Marcianise e le Cinture Lombarde. Secondo agli assoluti regionali, vittima di un verdetto condizionato da un richiamo nel terzo round, dell’arbitro signora Premoli, ingiustificato ma decisivo per la vittoria del rivale Oberti. Non tutto il male viene per nuocere e l’opportunità di Assisi conferma la tesi.
Venerdì l’Italia combatte a Brovary non lontano da Kiev. Gli ucraini mettono i loro migliori, da Butsenko (56) a Kyslytysin (64), Mitrofanov (75) e Karneyeu (90). Noi rispondiamo con Barnes (49) contro il titolato armeno Danielan, quindi il leggeo francese Dielkhir all’esordio, il serbo Stankovic nei superleggeri, il medio francese Tavarez chiamato ad una prova d’orgoglio e il nostro capitano Russo, che ritorna nelle WSB nelle vesti di campione del mondo. C’è fiducia nella franchigia italiana per tornare a casa soddisfatti e trascorrere le festività guardando i rivali dall’alto in basso.
Giuliano Orlando
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