New York, la prima giornata da sindaco di De Blasio
«Chiederemo ai ricchi di pagare più tasse»
Ha giurato pochi secondi dopo la mezzanotte davanti alla sua piccola casa di Brooklyn a Park Slope. Alla cerimonia ufficiale il nuovo sindaco arriva in metro e promette più tasse per i più ricchi.
I segnali della svolta: niente auto blu. Alla City Hall il primo cittadini è giunto in metro. Il «grazie» alla famiglia italiana
Il «grazie», detto in italiano, è rivolto alla famiglia, alla moglie Chirlane e ai figli Dante e Chiara, per averlo «sempre guidato e sostenuto». Con il nuovo anno, New York ha inaugurato ufficialmente l’era De Blasio. Questo pomeriggio cinquemila persone hanno sfidato il freddo davanti alla scalinata della City Hall di New York, sede del comune, per la cerimonia ufficiale di insediamento del nuovo sindaco, il 109esimo nella storia della Grande Mela e il quarto italoamericano a guidare la città (prima di lui Rudolph Giuliani, il Fiorello La Guardia degli anni Trenta e Vincent Impellitteri, eletto nel 1950).
I quattro anni di Bill De Blasio a Mansion House iniziano con il giuramento sulla Bibbia appartenuta a Franklin D. Roosevelt, nelle mani dell’ex presidente democratico Bill Clinton. Ieri sera, poco dopo la mezzanotte americana, il giuramento “informale” davanti alla sua casa di Brooklyn, dove un anno fa aveva lanciato la sfida all’uscente Bloomberg che passa il testimone dopo 12 anni. «Dico a tutti, questo è l’inizio di una strada che faremo insieme», ha detto De Blasio, promettendo di lanciare una nuova era per New York, dopo 20 anni di governo di sindaci repubblicani o indipendenti. Un segnale per quei cittadini che non vivono nella ricca Manhattan e vogliono un sindaco che si occupi anche di loro.
Arrivato con la famiglia sulla metro, come anche il suo precedessore, il miliardario de Blasio ha annunciato: «Chiederemo ai molto ricchi di pagare un po’ più di tasse in modo da poter offrire asili nido gratuiti a tempo pieno e programmi dopo scuola per ogni studente delle medie. Non chiediamo di più ai ricchi per punire il loro successo ma per creare più storie di successo». Aumento delle tasse che pero’ deve ottenere il via libera del governatore dello Stato di New York, sempre italo-americano e democratico, ma più prudente, Andrew Cuomo.
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