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INAUGURATO A LAVINIO L'IMPERIUM BOXE
09/02/2014 - 22.57.13
Stappato lo spumante inauguraleImperium Boxe finalmente ha la sua sede ufficiale a Latina Scalo, in pratica scendi dal treno e dopo pochi minuti ti trovi in una palestra nuova di zecca dipinta con colori vivaci. E' un giorno di festa per i palazzi di via dell'Acquario, alle ore 18 dell'8 febbraio si stappa lo spumante inaugurale. Salvatore Sarchioto corona il suo più grande desiderio, una palestra propria dove i figli Giovanni e Francesco, ormai decisamente qualcosa di più di due promesse, martelleranno sacchi e si cimenteranno in figure con un allenamento continuo nel proseguire una tradizione non solo di famiglia, ma di una zona Anzio-Lavinio-Nettuno che hanno scritto pagine importanti nella storia della boxe. Tradizione di famiglia con radici profonde iniziata negli anni ‘80 quando Salvatore Sarchioto, mediomassimo dal pugno pesante seguiva gli insegnamenti di Scipione Taurelli e Nando Onori nella Nettunense. Tradizione che riguarda soprattutto Anzio, lo capisci dalla presenza del sindaco Luciano Bruschini, fratello di Massimo, che nel lontano 1964 partecipò alle Olimpiadi di Montreal, e successivamente da professionista fu campione italiano dei superwelter, ma che lasciò un vuoto incolmabile ancora giovane per un male improvviso quanto incurabile. da sx il sindaco Bruschini, Francesco, Salvatore e Giovanni Sarchioto, Aschi, presidente del Lazio e Renzo Frisardi “Sono particolarmente soddisfatto – dichiara il primo cittadino di Anzio- Devo dire che il tutto è andato bene, al di là di qualsiasi aspettativa. La boxe è uno sport che aiuta molto i ragazzi, parliamo anche di ragazzi disagiati che hanno la possibilità di dedicare più tempo allo sport e sicuramente insieme con loro faremo qualcosa di importante. Io sono uno che si lascia trascinare dai ragazzi bravi che fanno sport, è sempre una lezione di vita. Bisiogna imparare a saper perdere, imparare le regole e il rispetto. Speriamo che la tradizione pugilistica di Anzio continui, mi sembra che siamo sulla strada buona grazie anche a Giovanni e Francesco Sarchioto”. Fonte: Alfredo Bruno |