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ANGOLO ROSA, MARTINA GIUDICI
16/02/2014 - 18.32.33
Martina Giudici: la boxe a 18mmdi Alfredo Bruno
Foto di Luigia Giovannini
Martina Giudici (+ 6, - 6, = 5), 23 anni, ha iniziato nella palestra di Giuseppe Simiele ad Anguillara Sabazia.
Martina non ha un record eclatante, ma è diventata con pieno merito una I serie, si è fatta conoscere vincendo il Torneo Nazionale di Roseto degli Abruzzi di due anni fa dove mise in riga tre avversarie di non trascurabile valore.
La sua boxe essenziale e precisa risultava l’ideale per le macchinette segnapunti. Non si parla solo di colpi dritti e pungenti, si parla anche di buona tecnica appresa nella Gimnasium Sabatia.
Martina nella vita quotidiana, per chi non la conosce, appare come una ragazza riservata e per certi versi timida, sul ring mette in luce invece un carattere freddo e per certi versi spietato quando intravede una lacuna difensiva nella sua avversaria.
Come è iniziata la tua conoscenza con la noble art?
“Ho iniziato nel 2010 ad Anguillara nella palestra dove insegna il maestro Simiele. La boxe era uno sport che mi incuriosiva e sono andata per conoscerla e per provare, avevo 19 anni”.
Cosa fai nella vita?
“Faccio la videoperatore per una Società”.
Ti piace il cinema, quali sono i generi che preferisci?
“Il cinema mi appassiona, non ho preferenze, mi piacciono tutti i generi”.
Che cosa ti da il pugilato?
“Tutto, è la vita”.
Che cosa critichi nel pugilato?
“Per le donne c’è ancora poco, le possibilità sono scarse. E’ ancora troppo marcata la distinzione di trattamento”.
Da cosa dipende?
“E’ un argomento generale, un po’ dipende dal maschilismo e dalla società”.
Il tuo colore preferito?
“Il rosso e il verde. Il rosso è la passione, il verde la speranza. Sono due colori che sento interiormente”.
Ti piace leggere e cosa?
“ Leggo molto, soprattutto romanzi e biografie”.
Libri sul cinema?
“ Di rado. Ho studiato tanto su questo argomento, per cui non ne sento bisogno tranne in casi eccezionali”.
Il giorno più brutto e il giorno più bello?
“Il giorno più bello è stato quando ho vinto il Torneo Nazionale a Roseto degli Abruzzi”.
E’ stata una sorpresa?
“Per certi versi si, ma ho imparato ad avere più fiducia nelle mie qualità. Il giorno più brutto pensandoci non mi viene”.
Vai d’accordo con il tuo maestro?
“Molto, è una grande spalla. Sono stata fortunata ad incontrarlo e lo ringrazierò sempre”.
Ti interessi al pugilato anche in generale?
“ Sì, anche se non tantissimo. Un po’ lo seguo e vedo qualche incontro, poi anche, grazie al maestro, sono venuta a conoscenza di un po’ di storia. Mi piace rivedere i video vecchi”.
Paura?
“Qualcosina prima del match c’è, ma forse la parola giusta è ansia. Penso che sia normale, ma quando stai la sopra passa tutto”.
Alfredo Bruno
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