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LA POTENZA DI FIORDIGIGLIO AFFONDA VARON

29/03/2014 - 10.48.21

 

 

Difesa UE e vacante WBC International

Arezzo, 28 marzo 2014 – Il beniamino locale Orlando Fiordigiglio ha incastonato un altro elemento prezioso nel suo immacolato carnet, imponendosi allo spagnolo Ruben Varon per fuoricombattimento nel settimo round.

 
La svolta del match, Fiordigiglio travolge Varon
 
Il superwelter italiano ha mantenuto per la prima volta la sua cintura dell’Unione europea ed ha conquistato il vacante titolo WBC International. Questo risultato consolida la sua posizione nel vecchio continente e lo ribalta oltre i confini europei per la nuova cintura verde-oro che può vantare.
Il campione si è misurato con un avversario molto più esperto che si giocava forse l’ultima carta di una lunga carriera. Dopo questa prova Varon ha dimostrato che i suoi giorni migliori sono passati e deve riflettere sul suo futuro.
Il risultato è apparso compromesso per lo spagnolo fin dalle prime battute. Un gancio sinistro lo trova impreparato e lo obbliga al tappeto con conseguente conteggio. La maggiore altezza del campione ed il suo lungo fioretto di sinistro hanno buon gioco su un avversario che stenta a carburare. Fiordigiglio ha cercato di approfittare intensificando i suoi attacchi nella seconda frazione ma la competenza dell’iberico insieme al suo cuore hanno scongiurato un epilogo così breve. Il campione ha continuato ad azionare il lungo sinistro mentre il suo sfidante diventava più dinamico. La dimestichezza messa in campo da Varon richiedeva una diversa pratica da parte dell’italiano, sempre intento a cercare il colpo risolutore. Il confronto stava diventando un vero combattimento di boxe dove i tatticismi dovevano lasciare spazio alla concretezza. Con il passare delle riprese il recupero fisico dello spagnolo dava una connotazione diversa al match. Varon sanguinava dal naso e Fiordigiglio mostrava un gonfiore sotto l’occhio sinistro. A quel punto si poteva parlare di un combattimento tra due pugili che si affrontavano per un unico obiettivo: la vittoria. I due pugili continuano a misurarsi sul piano atletico. Fiordigiglio ha trascurato incautamente l’uso del jab sinistro ed ha permesso all’avversario di infierire con determinazione. Questa nuova fase ha dato a Varon l’abbaglio e la speranza di trovarsi sulla strada giusta per contenere la foga dell’italiano fino a passare dalla parte del vincente. La chimera è passata come un vento quando nella settima ripresa una combinazione a due mani del campione, al tronco ed al capo, costringono lo sfidante a cadere tra le corde. L’arbitro francese Robin Dolpierre interviene nel secondo conteggio della serata e decreta la fine per le instabili condizioni dello spagnolo.
A quel punto Fiorigiglio ha esultato trascinando nel tripudio la frotta di sostenitori che ha affollato il Palasport D’Agata.
Fiordiglio ha dimostrato di avere raggiunto la maturità necessaria per affermarsi a livello internazionale. La conquista del titolo dell’Unione europea, ottenuta contro un connazionale, è arrivata appena dopo il titolo italiano. La vittoria su Varon ha una valenza diversa, di sapore extraterritoriale; compirà 30 anni il primo luglio e vanta il record immacolato di 18 vittorie (9 prima del limite) accumulato in 4 anni di professionismo.
Varon di anni ne farà 35 il prossimo mese; dopo 14 anni esatti di pugilato a torso nudo ha conosciuto la sconfitta numero 8 a fronte di 42 trionfi (20 anzitempo).
 
Nei combattimenti preliminari si sono affermati Giammario Grassellini, Emanuele Pinzi, Carmine Tommasone e Simone Federici. Il superwelter Grassellini si è imposto a Giuseppe Rauseo per squalifica nel quinto round. Per la stessa divisione di peso Pinzi ha prevalso su Michele Esposito in sei tempi mentre tra i superpiuma Tommasone ha regolato Giuseppe Bargantino sulla stessa distanza. Tanto è bastato al massimo-leggero Federici per avere ragione del croato Marko Rupcic.
 
Primiano Michele Schiavone