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TORNA IN AZIONE RUSLAN PROVODNIKOV

13/06/2014 - 23.37.24

 

 

Difende la cintura WBO contro Chris Algieri

di Alfredo Bruno

Ruslan Provodnikov (23-2, 16 KO’s), campione in carica, e Chris Algieri ( + 19, 8 per ko), lo sfidante. Il russo-siberiano è dichiaratamente intenzionato a concludere prima del limite il match contro un avversario più alto e più agile. Ruslan, che avrà all’angolo Freddie Roach, non fa mistero di non trovarsi a suo agio contro pugili sfuggenti. Le sue due uniche sconfitte le ha subite contro Timothy Bradley e Mauricio Herrera, pugili che utilizzano molto cervello e gambe. Il suo idolo è Mike Tyson e un po’ si ispira alla boxe dell’ex campione dei massimi. E grande è stata la sua emozione quando alla consegna degli Awards Dinner del miglior pugile dell’anno ha ricevuto il premio proprio dal suo idolo.

Ruslan Provodnikov e Chris Algieri posano dopo il peso  -  foto: Ed Mulholland/HBO

Provodnikov è un superleggero, ma i successi ottenuti contro gente del calibro di DeMarcus Corley e Emanuel Augustus, il suo modo di combattere selvaggio e spettacolare furono il biglietto da visita che presentò contro Timothy Bradley, che aveva messo in palio il titolo dei welter per una difesa volontaria. Quello che avvenne sul ring di Carson nessuno se lo sarebbe aspettato. Bradley rischiò moltissimo nei primi tre round, fu a più riprese sull’orlo del ko, ma si salvò grazie alla sua abilità e al grande mestiere. L’americano comunque nonostante la sua bravura fu contato alla 12ma ripresa. Verdetto molto in bilico con la vittoria assegnata al campione non bene accolta dal pubblico. Il match fu premiato come migliore del 2013. A ottobre dello scorso anno Ruslan divenne sfidante ufficiale nei superleggeri di Mike Alvarado, che aveva conquistato il titolo contro Brandon Rios. Parliamo quindi di grossi nomi. Il nostro “eroe senza paura” stavolta monetizzò la grande occasione distruggendo il pur forte avversario prima del limite, costringendolo ad abbandonare al 10° round. L’entourage di Provodnikov vorrebbe vedere il neo campione contro Juan Manuel Marquez e Pacquiao, anzi al primo fu offerta una borsa di 20milioni di dollari, che il messicano ha momentaneamente bypassato affrontando proprio Alvarado, da lui superato ai punti.
 

La prima difesa del titolo Provodnikov la effettuerà quindi contro Chris Algieri, americano di origini argentine, imbattuto ma senza grandi nomi nel suo carnet se si eccettuano Emmanuel Taylor e Mike Arnaoutis. Fisico longilineo e agile, volto senza segni, da attore, potrebbe avere avuto qualche problema per il peso, lui che è un welter naturale. A chi gli fa notare l’inesperienza visto l’esordio nel professionismo da solo 6 anni, il bel Chris fa rimarcare il suo precedente di campione del mondo di Kickboxe, disciplina che lo ha portato a combattere sui ring di tutto il mondo. Kickboxe e boxe sono pur sempre sport da combattimento dove ognuno compendia l’altro. La tattica di Algieri è semplice: tenere lontano il proprio avversario il più possibile con il suo jab, per la verità molto insidioso, e logicamente girare al largo senza tralasciare di colpire con il suo maggior allungo. A dirlo sembra facile…